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RIFLETTICI - Istituto Cintamani

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(10) Altro fattore decisivo per me, è il saggiare la vostra capacità di serbare il silenzio finché<br />

non sia più necessario. Il silenzio è uno dei requisiti per l’iniziazione e ogni discepolo deve<br />

necessariamente impararlo. (5-79)<br />

(11) Impara così a discernere quando parlare e quando stare in silenzio, ricordando che abolire<br />

la possessività e il riferimento a se stessi ridurrà la parola al suo valore spirituale essenziale.<br />

(6-551)<br />

162<br />

SPIRITO<br />

(1) La natura dello spirito può essere rivelata in modo intelligibile solo agli iniziati di grado<br />

superiore, ossia a coloro che (per mezzo del lavoro effettuato alla terza iniziazione) sono stati<br />

messi in contatto cosciente con il loro “Padre nei Cieli”, la Monade. Gli studiosi di<br />

esoterismo, i discepoli e gli iniziati di grado inferiore sviluppano il contatto con l’anima o<br />

secondo aspetto, e solo quando questo contatto sia stabilito fermamente ci si può accostare al<br />

concetto superiore. (3-1229)<br />

(2) La meta della realizzazione per l’uomo è la coscienza della natura dell’Anima, mezzo<br />

mediante il quale lavora sempre l’aspetto Spirito. Di più non può fare. Dopo aver imparato a<br />

funzionare come anima, distaccato dai tre mondi, l’uomo diventa parte attiva e cosciente<br />

dell’Anima che permea e pervade tutto ciò che è in manifestazione. Allora, e soltanto allora,<br />

la pura luce dello Spirito in sé gli diviene visibile mediante la giusta valutazione del Gioiello<br />

celato nel cuore del suo stesso essere; allora soltanto diventa consapevole di quel Gioiello più<br />

grande che è celato nel cuore della manifestazione solare. Anche allora, a quello stadio così<br />

avanzato, tutto quello di cui può essere consapevole, con cui può entrare in contatto e che può<br />

visualizzare, è la luce che emana dal Gioiello e la radiosità che vela la gloria interiore.<br />

… È pertanto inutile che noi studiamo e consideriamo ciò che anche l’iniziato d’alto grado<br />

può percepire solo debolmente; è inutile che cerchiamo dei termini per esprimere quello che<br />

sta ben nascosto dietro tutte le idee e tutti i pensieri, quando il pensiero stesso non è compreso<br />

perfettamente, ed il meccanismo della comprensione non è ancora perfezionato. L’uomo<br />

stesso - una grande e specifica idea - non conosce la natura di quello che sta cercando di<br />

manifestare.<br />

Tutto quanto possiamo fare è apprendere che esiste QUELLO che per ora non può essere<br />

definito, comprendere che sussiste una vita centrale che permea e pervade l’Anima e cerca di<br />

utilizzare la forma con la quale l’anima si esprime. Si può affermare che questo vale per tutte<br />

le forme, tutte le anime, umane, subumane, planetari e solari. (3-1231/2)<br />

163<br />

L’EVOLUZIONE SPIRITUALE DELL’ UOMO<br />

(1) Dapprima è la forza della sostanza del piano che lo dirige, inducendolo ad identificarsi con<br />

la sostanza più grossolana ed a considerarsi un uomo, un membro del quarto regno, ed a<br />

convincersi quindi ch’egli è il Non-Sé. Più tardi, con l’affluire della forza dall’Ego, prosegue<br />

l’evoluzione psichica (uso qui la parola “psichica” nella sua connotazione più alta) ed egli<br />

comincia a considerarsi come l’Ego, il Pensatore, Colui che usa la forma. Infine l’energia<br />

della Monade, comincia a trovar risposta, ed egli sa di non essere né l’uomo né l’angelo, ma<br />

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