RIFLETTICI - Istituto Cintamani
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qualcuno che agirà come loro rappresentante al momento delle due feste, in modo che la<br />
distribuzione d’energia spirituale proveniente dal primo dei grandi aspetti o raggi sarà diretta<br />
dal Buddha (e più tardi da Shamballa) al Cristo, e poi dal Cristo ai discepoli di ogni paese che<br />
possono essere adombrati, e agire così da canali per la corrente diretta d’energia.<br />
Al Plenilunio di Giugno si seguirà il medesimo procedimento, tranne che la partecipazione di<br />
Shamballa sarà meno importante, e con la differenza che alla festa di Maggio sarà adombrato<br />
un discepolo di primo raggio, mentre alla festa di Giugno sarà un discepolo di secondo raggio<br />
che rappresenterà in ogni paese il Cristo. Potrà trattarsi sia del raggio dell’anima che di quello<br />
della personalità del discepolo. (13-553)<br />
(3) Nessun prezzo è troppo alto da pagare per essere utili alla Gerarchia nel plenilunio di<br />
maggio, il Wesak; nessun prezzo è troppo alto per raggiungere l’illuminazione spirituale che<br />
può essere possibile specialmente in quel momento. (5-629)<br />
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SAGGEZZA<br />
(1) La saggezza… è in rapporto con lo sviluppo della vita entro la forma, col progresso che lo<br />
spirito compie mediante i veicoli o corpi sempre mutevoli e con le espansioni di coscienza che<br />
si succedono di vita in vita. Si riferisce all’aspetto vita dell’evoluzione. Poiché la saggezza<br />
riguarda l’essenza delle cose e non le cose stesse, è l’apprendimento intuitivo della verità,<br />
indipendentemente dalla facoltà di ragionamento; è l’innata percezione che può distinguere tra<br />
vero e falso, tra reale ed irreale. Ed è più di questo, poiché anche la crescente capacità del<br />
Pensatore di penetrare sempre più nella mente del Logos, di comprendere la vera essenza del<br />
grande scenario dell’universo, di vederne lo scopo e armonizzarsi sempre maggiormente con<br />
quanto è superiore… Possiamo anche dire che è la graduale fusione del sentiero del mistico<br />
con quello dell’occultista: l’erigere il tempio della saggezza sulle basi della conoscenza.<br />
La saggezza è la scienza dello spirito, come la conoscenza lo è della materia. La conoscenza è<br />
separativa ed oggettiva, mentre la saggezza è sintetica e soggettiva. La conoscenza divide, la<br />
saggezza unifica.<br />
…La saggezza si riferisce all’unico sé, la conoscenza al non sé, mentre la comprensione è il<br />
punto di vista dell’Ego, o Pensatore, o il rapporto fra i due. (1-11/2)<br />
(2) La saggezza, mossa e motivata dall’amore, applicata con intelligenza ai problemi del<br />
mondo, oggi è molto necessaria e ancora non si trova, salvo che in poche anime illuminate di<br />
ogni nazione, d’ogni nazione, dico, senza eccezione. Occorre che gli uomini capaci di amare<br />
con saggezza e di comprendere l’aspirazione comune siano molto più numerosi, prima che si<br />
possa vedere e conoscere la prossima realtà, ed emergere dalle tenebre che stanno<br />
dissipandosi. (14-342)<br />
(3) Saggezza è abilità nell’azione, frutto dell’amore e del lume della comprensione; è<br />
consapevolezza dei requisiti e capacità di fondere in un rapporto sia l’esigenza che quanto la<br />
soddisfa. (16-494)<br />
(4) La Saggezza è l’applicazione illuminata della conoscenza, mediante l’amore, agli affari<br />
degli uomini. (13-467)<br />
(5) La saggezza prende il posto della conoscenza quando, nei fuochi di trasmutazione della<br />
lotta, del dolore e dell’arduo lavoro, l’aspirante si trasforma in discepolo attivo e viene<br />
gradualmente assorbito dalla Gerarchia. (6-395)<br />
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