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RIFLETTICI - Istituto Cintamani

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2. Durante quella fase, l’anima in pratica non è coscientemente identificata con la<br />

personalità. Quel suo aspetto che è racchiuso fra i vari involucri, per lunghissimo tempo<br />

è dominato dalla loro vita, e si fa sentire solo come “voce della coscienza”. Ma, col<br />

trascorrere del tempo, la vita attiva e intelligente dell’uomo gradualmente viene<br />

stimolata e coordinata dall’energia irradiata dai petali conoscitivi del loto egoico, o dalla<br />

natura percettiva intelligente dell’anima dimorante nel suo proprio mondo. Ne deriva<br />

l’integrarsi dei tre veicoli in un’unità vivente. L’uomo è allora una personalità.<br />

3. La vita personale dell’individuo così coordinato persiste per gran numero di<br />

incarnazioni, e anche essa è divisibile in tre fasi:<br />

a. Vita personale aggressiva e prepotente, egoista e molto individualista, condizionata da<br />

uno dei sette raggi.<br />

b. Periodo di transizione, distinto da un conflitto in atto fra personalità e anima.<br />

Quest’ultima vuole liberarsi dalla vita formale, eppure — in ultima analisi — la<br />

personalità dipende dal principio vitale trasmessole dall’anima. In altri termini, la lotta è<br />

fra il raggio dell’una e il raggio dell’altra, ed è quindi una guerra fra due concentrazioni<br />

energetiche. Ciò termina all’atto della terza iniziazione.<br />

c. Vittoria dell’anima, morte e distruzione della personalità. Il dissolvimento inizia<br />

quando questa, che è il Guardiano della Soglia, sta al cospetto dell’Angelo della<br />

Presenza. La luce dell’Angelo solare estingue quella della materia.<br />

Quest’ultima fase è contrassegnata dalla perfetta identificazione della personalità con<br />

l’anima: i termini, notate, si sono capovolti. È lo stesso dire che si sono integrate fra loro:<br />

sono una cosa sola. (17-506/7)<br />

132<br />

IL CORPO FISICO<br />

(1) Ogni vita umana dota l’uomo di un corpo fisico più evoluto, maggiormente responsivo, e<br />

vibrante in diversa misura… Abbiamo visto che la meta d’ogni vita… dovrebbe essere la<br />

realizzazione e l’attuazione di un preciso disegno, l’ottenimento di una forma più adeguata al<br />

servizio dello spirito; quando ciò sia raggiunto, l’entità che abita la forma ne distoglie<br />

l’attenzione, e la forma si disintegra avendo assolto la sua missione. (3-132/3)<br />

(2) L’uomo è essenzialmente uomo mentale ed uomo astrale; poi i due prendono un involucro<br />

eterico a scopo di lavoro oggettivo. Questo è il vero uomo inferiore: i due nel corpo eterico.<br />

Ma più tardi al fine di conoscere anche sul piano più basso di tutti l’uomo assume una veste di<br />

pelle, come dice la Bibbia, indossando (sul corpo eterico) l’altra forma illusoria che<br />

conosciamo tanto bene. È il suo punto più basso di oggettività ed il suo “imprigionamento”<br />

diretto. (3-188)<br />

(3) Il primo pericolo risiede nelle condizioni fisiche. Non posso soffermarmi su tale<br />

argomento, ma prego tutti i discepoli di agire con saggezza, di concedersi ore di sonno<br />

sufficienti, di nutrirsi in modo corretto (ciò che varia da individuo a individuo) e crearsi, se<br />

possibile, un ambiente che consenta loro di lavorare con maggiore facilità. La penalità per<br />

l’inosservanza di tali suggerimenti comporta mancanza di potere nel servizio e sempre<br />

maggiore schiavitù del corpo fisico. Se le condizioni del corpo fisico sono precarie, esse<br />

saranno aggravate dagli inconvenienti derivanti dall’afflusso di forza che il discepolo non è in<br />

grado di governare. (4-636/7)<br />

(4) Gli aspiranti tendono spesso a identificarli col corpo fisico più che con l’eterico ed è un<br />

errore di collocazione. Farebbero bene a evitare di concentrarsi in qualsiasi modo sul corpo<br />

fisico, spostando a poco a poco il centro dell’attenzione sull’eterico. Il corpo fisico è<br />

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