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RIFLETTICI - Istituto Cintamani

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1. Il centro dove la volontà di Dio è conosciuta. Questo è Shamballa, dove ha origine la<br />

volontà-di-bene. Questa volontà-di-bene è amore essenziale.<br />

2. La Gerarchia, che è il centro planetario del cuore.<br />

3. Il Cristo, vero e proprio centro d’amore nella Gerarchia.<br />

4. Gli iniziati, i discepoli e gli aspiranti, che formano il Nuovo Gruppo di Servitori del<br />

Mondo, cercando d’incarnare l’amore e la luce oggi necessari nel mondo.<br />

5. I cuori degli uomini di buona volontà in tutti i paesi, che rispondono all’amore, come<br />

può esprimersi nei giusti rapporti umani.<br />

6. Il punto focale attraverso il quale il Signore d’Amore opererà sulla terra.<br />

Se studierete questa semplice progressione dell’amore divino che parte dalla suprema<br />

manifestazione della divinità fino alla sua apparizione per mezzo di qualche punto focale nel<br />

mondo moderno, vi sarà evidente che è stata creata una ben precisa “struttura di<br />

accostamento”, e che si sta costruendo un “Sentiero di Ritorno” che porterà fra noi il Cristo<br />

lungamente atteso. Oggi nulla può arrestare o impedire il suo ritorno; l’evidenza di questa<br />

struttura può essere vista ovunque. (18-619/20).<br />

(7) la Sua riapparizione e la Sua conseguente attività non possono limitarsi ad una località<br />

ristretta che resti ignota alla grande maggioranza degli uomini, come accadde in Palestina<br />

duemila anni fa. La radio, la stampa e la diffusione delle notizie renderanno la Sua venuta<br />

diversa da quella di qualsiasi Messaggero precedente; i rapidi mezzi di trasporto renderanno il<br />

Cristo accessibile ad innumerevoli milioni di uomini, i quali per mare, per terra, per via aerea,<br />

potranno recarsi presso di Lui; mediante la televisione il Suo volto sarà familiare a tutti e<br />

invero “ogni occhio Lo vedrà”. (8-16).<br />

(8) Egli può riapparire in modo del tutto inatteso; chi può dire se si presenterà come uomo<br />

politico, economista, condottiero, scienziato o artista? (8-17).<br />

(9) Sempre, nel corso dei secoli, nel momento dell’estremo bisogno, sotto nomi diversi, un<br />

divino Figlio di Dio è venuto in risposta all’appello degli uomini. …(8-41).<br />

(10) I piani sono già pronti, ma non dicono né il giorno né l’ora, noti soltanto a due o tre<br />

membri della Gerarchia: “Il Figlio dell’Uomo verrà quando meno ve l’aspettate” (Matt. 24,<br />

44). (8-43).<br />

(11) Tuttavia, nel mondo vi è un’enorme quantità di vera bontà e di visione. Illimitato è il<br />

numero di coloro che hanno chiare idee umanitarie; la salvezza risiede nelle moltitudini e nei<br />

milioni di uomini di ogni paese che pensano correttamente, e il lavoro preparatorio per il<br />

ritorno del Cristo verrà compiuto da loro. Numericamente essi sono adeguati al compito e<br />

occorre soltanto un nuovo senso di sicurezza e una saggia coordinazione per prepararli al<br />

servizio richiesto perché il ritorno del Cristo divenga possibile. (8-162).<br />

(12) Egli verrà certamente quando sarà stabilita una certa misura di pace, quando il principio<br />

di condivisione comincerà almeno ad essere applicato nel campo economico, e quando le<br />

chiese e i gruppi politici avranno iniziato un’opera di purificazione al loro interno. Allora Egli<br />

potrà venire, e verrà; allora il regno di Dio verrà pubblicamente riconosciuto e non sarà più un<br />

sogno, un desiderio e una speranza dei credenti. (8-163).<br />

(13) Potrebbe essere interessante far notare che quando verrà Colui che gli angeli e gli uomini<br />

attendono, e la cui opera consiste nell’inaugurare la nuova era completando così ciò che iniziò<br />

in Palestina duemila anni fa, porterà con sé alcuni dei grandi Angeli, come pure alcuni<br />

Maestri. (13-508).<br />

(14) Ci si può attendere che il Cristiano ortodosso dapprima rifiuterà le teorie relative al<br />

Cristo presentate dall’occultismo; nello stesso tempo il medesimo cristiano ortodosso troverà<br />

sempre più difficile indurre le masse intelligenti ad accettare l’impossibile e fragile Cristo che<br />

il cristianesimo storico ha sostenuto. Un Cristo presente e vivente, conosciuto dai suoi<br />

seguaci, dirigente forte e abile e non vittima dolce e sentimentale, Che non ci ha mai lasciati<br />

ed ha operato per duemila anni tramite i suoi discepoli, gli uomini e le donne ispirati di tutte le<br />

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