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RIFLETTICI - Istituto Cintamani

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che ha tanto zelo e usa poco il cervello per pensare a questo problema del servizio non fa che<br />

sprecare energie. Sovente non fa che un’azione distruttiva, spreca il tempo di altri più saggi e<br />

grandi di lui che dovranno correggere i suoi errori commessi a fin di bene, e non serve altro<br />

scopo se non i propri desideri. Avrà la ricompensa per la buona intenzione, ma spesso viene<br />

annullata dagli effetti di un modo di agire privo di senno. Serve con discernimento chi si<br />

rende saggiamente conto del posto, grande o piccolo, che occupa nello schema generale; chi<br />

valuta con prudenza le proprie capacità mentali e intellettuali, la portata del suo corredo<br />

emozionale e fisico e con la totalità delle sue risorse si applica a compiere la sua parte.<br />

Serve con discernimento chi giudica la natura e la misura del problema da risolvere con<br />

l’aiuto del proprio Sé Superiore e del Maestro e non si lascia guidare da suggerimenti,<br />

richieste e pretese dei suoi compagni di servizio, bene intenzionati ma spesso inopportuni.<br />

Serve con discernimento chi si rende conto del fattore tempo nell’azione e,<br />

comprendendo che ogni giorno ha ventiquattro ore e che le sue risorse gli permettono di<br />

spendere quel tanto di forza, e non di più, adatta con saggezza le sue capacità al tempo<br />

disponibile.<br />

Segue il saggio controllo del veicolo fisico. Un buon servitore non procura ansietà al<br />

Maestro a causa delle sue condizioni fisiche e si può confidare che sappia conservare e<br />

risparmiare le sue forze fisiche in modo da essere sempre disponibile per eseguire ciò che il<br />

Maestro richiede. Non viene meno a causa d’infermità fisica. Bada a che il suo veicolo<br />

inferiore abbia riposo sufficiente e le giuste ore di sonno. Si alza presto e si corica a un’ora<br />

conveniente. Si rilassa non appena possibile; si ciba di alimenti sani e adatti e si astiene da<br />

pasti pesanti. Poco cibo, ben scelto e ben masticato è molto meglio di un pasto abbondante.<br />

Oggi gli uomini di regola mangiano quattro volte più del necessario. Smettono di lavorare<br />

quando (per incidente o il ricorrere di infermità fisiche di carattere ereditario) i loro corpi si<br />

rifiutano di agire e richiedono attenzione. Allora cercano riposo, sonno, precauzioni dietetiche<br />

e cure mediche. Obbediscono ad ogni saggia istruzione concedendosi il tempo necessario per<br />

recuperare le forze.<br />

Il passo successivo comprende la cura e il controllo del corpo emozionale. Come sapete è<br />

il veicolo più difficile da disciplinare. Nessuna emozione eccessiva è permessa, possono<br />

invece inondarlo forti correnti d’amore per tutto ciò che vive. L’amore, essendo la legge del<br />

sistema, è costruttivo e stabilizzante e armonizza ogni cosa con la legge. Nessun timore o<br />

ansietà o preoccupazione scuote il corpo emozionale di chi aspira a servire il tutto. Egli<br />

coltiva serenità, stabilità e un senso di sicuro affidamento nella legge di Dio. Una gioiosa<br />

fiducia caratterizza la sua attitudine abituale. In lui non alberga alcuna gelosia, nessuno stato<br />

di grigia, cupa depressione, né avidità o autocommiserazione ma, realizzando che tutti gli<br />

uomini sono fratelli e che tutto ciò che è esiste per tutti, procede con calma per la sua via.<br />

Segue poi lo sviluppo del veicolo mentale. Nel controllo del corpo emozionale il servitore<br />

assume un atteggiamento di eliminazione. Suo obiettivo è di addestrarlo in modo che sia privo<br />

di colore, che abbia una vibrazione calma e sia limpido e trasparente come un piccolo lago in<br />

un calmo giorno estivo. Nell’adattare il corpo mentale al servizio egli usa l’opposto<br />

dell’eliminazione; cerca di fornirlo di informazioni, di ammassarvi conoscenza e fatti, di<br />

addestrarlo in modo intellettuale e scientifico sì che, con il passare del tempo, possa<br />

dimostrarsi una base stabile per la saggezza divina. La saggezza sostituisce la conoscenza, ma<br />

questa è un passo preliminare indispensabile. Dovete ricordare che il servitore deve passare<br />

per l’Aula dell’Apprendimento prima di entrare nell’Aula della Saggezza.<br />

Addestrando il corpo mentale egli tende quindi ad una ordinata acquisizione di<br />

conoscenza, a fornirlo di ciò che può mancare, ad una comprensione sequenziale delle innate<br />

facoltà mentali accumulate in vite precedenti e infine a stabilizzare la mente inferiore in modo<br />

che quella superiore possa predominare e la facoltà creativa del pensiero possa proiettarsi<br />

nella quiete. Dal silenzio dell’Assoluto venne proiettato l’universo, dalla tenebra scaturì la<br />

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