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RIFLETTICI - Istituto Cintamani

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Finora egli ha lavorato soprattutto col filo della coscienza; questo è ancorato nella testa ed<br />

è tramite questa coscienza che la sua personalità e la sua anima sono collegate fra loro finché<br />

non è divenuto una personalità infusa d’anima; allora ha raggiunto l’unità col suo sé<br />

superiore. Con la costruzione dell’antahkarana si aggiunge un altro filo alla personalità infusa<br />

d’anima ed il vero individuo spirituale è collegato con la Triade Spirituale e si pone sotto la<br />

sua direzione. Alla quarta iniziazione il corpo dell’anima il (cosiddetto) corpo causale,<br />

scompare, ed il filo della coscienza è occultamente spezzato; né il corpo dell’anima, né il filo<br />

della coscienza sono più necessari; ora diventano soltanto i simboli di una dualità inesistente.<br />

L’anima non è più la depositaria dell’aspetto coscienza, com’era stato finora. Tutto quello che<br />

l’anima ha immagazzinato di conoscenza, scienza, saggezza ed esperienza (raccolto nei cicli<br />

di vita di innumerevoli incarnazioni) è ora il solo possesso dell’uomo spirituale individuale.<br />

Egli li trasferisce nei corrispondenti superiori dell’apparato percettivo sensorio, la natura<br />

istintiva, sui tre piani nei tre mondi.<br />

Nondimeno possiede ancora la consapevolezza di tutti gli eventi passati ed ora sa perché<br />

egli è ciò che è; abbandona gran parte delle informazioni relative al passato; sono servite allo<br />

scopo, lasciandolo con il residuo di una saggezza vissuta. La sua vita assume una colorazione<br />

nuova, del tutto senza rapporto con i tre mondi della sua esperienza passata. Egli, la totalità di<br />

quel passato, affronta nuove avventure spirituali e ora deve percorrere il Sentiero che lo<br />

condurrà via dall’evoluzione umana normale sulla Via dell’Evoluzione Superiore. Egli è ben<br />

equipaggiato per affrontare questa nuova esperienza. (18 - 710/1).<br />

93<br />

TRAINING INTERIORE<br />

(1) L’obiettivo di tutta la preparazione è di sviluppare il senso esoterico, e quella<br />

consapevolezza sensibile interna che renderà possibile all’uomo di funzionare non soltanto<br />

come un Figlio di Dio in incarnazione fisica, ma come uno che possiede la continuità di<br />

coscienza grazie alla quale egli sarà interiormente consapevole e, allo stesso tempo,<br />

esteriormente attivo. Quando questo potere di osservazione sia stato alquanto sviluppato,<br />

l’aspirante entra a far parte del gruppo dei Comunicatori. (4 - 609).<br />

(2) Il mio movente è sempre lo stesso: mostrare il metodo dei processi viventi, ed eccitare<br />

quella divina curiosità, quel senso di raggiante avventura dello spirito e quell’acuta<br />

aspirazione a progredire che sono latenti in ogni discepolo e che, stimolati che siano, gli<br />

consentono di procedere più sereno e sicuro sulla Via del Ritorno. Altrimenti, quanto dico non<br />

avrebbe valore alcuno. (16 - 202).<br />

(3) Dovete vivere interiormente sempre più a livello mentale. L’atteggiamento meditativo<br />

deve essere conservato non per pochi minuti la mattina o in certi altri momenti, ma<br />

costantemente, con fermezza, senza discesa, per tutto il giorno. Ciò implica il costante<br />

orientamento verso la vita, e un’esistenza diretta dall’anima. Non si tratta, come sovente si<br />

dice, di “voltare le spalle al mondo”. Il discepolo affronta il mondo, ma dal livello dell’anima,<br />

guardandolo con occhio limpido. “Nel mondo, ma non del mondo” ecco il giusto<br />

atteggiamento, come è stato espresso dal Cristo. La vita normale e potente della natura<br />

emotiva, astrale, del desiderio, dell’annebbiamento, deve essere dominata sempre meglio e<br />

placata dalla vita dell’anima, tramite la mente. Le emozioni, normalmente egocentriche e<br />

personali, devono essere trasmutate, realizzando l’essere universale e impersonale; il corpo<br />

astrale deve essere l’organo che diffonde l’amore dell’anima; il desiderio deve cedere<br />

all’aspirazione e questa, a sua volta, deve fondersi nella vita di gruppo e nel bene comune; le<br />

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