RIFLETTICI - Istituto Cintamani
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UMANITÀ<br />
(1) Il mondo è uno e la sua sofferenza è una; l’umanità è realmente un’unità; ma molti non se<br />
ne rendono conto, e tutto l’insegnamento presente è volto a risvegliare l’umanità a questa<br />
realtà, finché si è ancora in tempo per allontanare condizioni ancora peggiori. Anche i peccati<br />
dell’umanità sono tutt’uno. La sua meta è unica, come una sola è la grande famiglia umana<br />
che deve emergere nel futuro. Voglio dare risalto a questo pensiero: è una sola umanità,<br />
raffinata, disciplinata, ma illuminata e fusa, che dobbiamo far emergere in futuro. Chi non lo<br />
afferra, sia belligerante o neutrale, soffrirà profondamente per la mancata partecipazione al<br />
fato generale. Gli atteggiamenti isolazionisti o di superiorità del disorientato popolo tedesco,<br />
sono tendenze separative della forma, un errore di valutazione. Ma la stessa cosa si ritrova,<br />
velata da belle parole e da un idealismo nebuloso, in ogni potenza neutrale, isolata dagli<br />
avvenimenti attuali. La Gerarchia non è neutrale. Essa è per l’elemento giusto d’ogni nazione<br />
ed è contro tutti gli atteggiamenti separativi, isolazionisti e materialistici. Questi impediscono<br />
la comprensione dei veri valori spirituali e ostacolano lo sviluppo umano. Identificarsi con il<br />
tutto e partecipare alle condizioni del mondo - volontariamente e non per forza - è la via di<br />
salvezza per tutti i popoli. Rifletteteci. (9 – 65).<br />
(2) …all’opera da lungo tempo preordinata per l’umanità, designata come agente distributore<br />
dell’energia spirituale ai tre regni subumani. È il servizio principale che il quarto regno ha<br />
intrapreso per mezzo delle sue anime incarnatesi. L’irradiazione umana diventerà un giorno<br />
tanto potente e di tale portata che penetrerà nelle profondità stesse del mondo fenomenico e<br />
del regno minerale. (9 – 124).<br />
(3) …che lo scopo del nuovo ordine sociale, della nuova politica e della nuova religione, è di<br />
perfezionare la coscienza umana, istituire i valori più alti, proporli all’attenzione degli uomini,<br />
e porre fine al materialismo. Si tratta, in fin dei conti, della meta perseguita da tutti i veri<br />
conoscitori e dagli uomini spirituali di tutti i tempi: introdurre la legge del Regno di Dio, il<br />
dominio dell’anima, la cui natura è amore, e proseguire l’opera iniziata dal Cristo, l’era di<br />
pace in terra, e buona volontà per tutti gli uomini. Ciò è palese nell’insistenza con cui i capi<br />
politici e le chiese di tutto il mondo proclamano la necessità di pace.<br />
Per Coloro che guidano l’umanità alla nuova era, gli uomini si suddividono in quattro<br />
gruppi principali. Questa è naturalmente una generalizzazione e vi sono molti gruppi minori,<br />
che li connettono fra loro.<br />
Primo, le masse ignoranti: sono esasperate per la povertà, la disoccupazione,<br />
l’analfabetismo, la fame, la miseria, e la mancanza di agio per progredire e istruirsi. Sono<br />
evolute quel tanto che basta per rispondere al dominio mentale e alla suggestione di alcuni<br />
uomini poco più progrediti. Per questo sono facilmente inquadrate, influenzate, livellate e<br />
trascinate ad azioni collettive da chiunque sia abbastanza abile da sfruttarne emotivamente le<br />
necessità materiali, il patriottismo e l’odio per i più abbienti. È facile dominarle con la paura,<br />
e sospingerle all’azione con richiami emotivi.<br />
Ignoranti e sofferenti come sono, si lasciano trascinare facilmente dagli ardori dell’odio e<br />
del fanatismo, e rappresentano quindi una delle minacce più grandi e innocenti del momento<br />
attuale. Sono trastulli nelle mani di quelli che ne sanno di più, non possono sfuggire a chi<br />
vuole sfruttarle ai propri fini. I richiami e le promesse di natura emotiva hanno buon gioco su<br />
di loro, e per contro non reagiscono, o quasi, alle idee, in quanto sono uomini ancora immaturi<br />
per pensare da soli. Salvo poche eccezioni, sono anime giovani. Non è l’idealismo dei capi e<br />
dei demagoghi che li impressiona e li spinge all’azione (quasi sempre violenta), bensì il<br />
desiderio di vendetta, la brama di possessi materiali e la determinazione ad essere vincitori.<br />
Incarnano la psicologia, la condotta e la violenza della folla. Sono impotenti, sfruttati e, come<br />
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