RIFLETTICI - Istituto Cintamani
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(5) Gradualmente trova la felicità nel mondo del significato e delle cause, ed infine i veri<br />
valori dello spirito condizionano la scelta dei suoi interessi e l’uso che decide di fare del suo<br />
tempo e delle sue facoltà. L’uomo inizia allora il sentiero dell’illuminazione. (14 – 340).<br />
(6) Gli sforzi compiuti dall’uomo in meditazione hanno aperto una porta attraverso la quale<br />
può passare a volontà (ed infine con facilità) in un nuovo mondo di fenomeni, di attività<br />
diretta e di ideali diversi. Ha schiuso una finestra e la luce entra, rivelando ciò che è, e sempre<br />
è stato, nella sua coscienza, e illuminando gli angoli oscuri della sua vita, altre vite, e<br />
l’ambiente in cui si muove. Ha scatenato in sé un mondo di suoni e di impressioni a tutta<br />
prima talmente nuovi e diversi che non sa che farne. La sua situazione è allora tale da<br />
richiedere molta attenzione e un assetto equilibrato.<br />
È ovvio che se la mente è sana, e vi sono buone basi educative, esisterà un senso delle<br />
proporzioni equilibrato, capacità di interpretare, pazienza di attendere lo sviluppo della giusta<br />
comprensione e felice senso di umorismo.<br />
In caso contrario (secondo il tipo e la visione) vi saranno confusione, incapacità di<br />
comprendere quel che succede, indebito rilievo delle reazioni e dei fenomeni della<br />
personalità, orgoglio per il successo, un terribile senso di inferiorità, troppe parole, un correre<br />
a destra e a sinistra in cerca di spiegazioni, incoraggiamenti, assicurazioni e cameratismo, e<br />
finanche il collasso completo delle forze mentali, o la distruzione delle cellule del cervello per<br />
lo sforzo cui si sono assoggettate.<br />
Fra gli effetti del contatto con un mondo nuovo e della forte stimolazione mentale vi è<br />
anche l’euforia. La depressione è altrettanto frequente, e deriva dalla sensazione di non essere<br />
all’altezza dell’occasione ravvisata. L’uomo vede e conosce troppo. Non si accontenta più<br />
della vecchia esistenza, delle soddisfazioni e degli idealismi di prima. Ha sfiorato livelli più<br />
spaziosi, idee nuove e vibranti, e una visione più ampia, e il suo desiderio arde per queste<br />
cose. È attratto e conquistato dal modo di vita dell’anima, ma la sua natura, l’ambiente e le<br />
opportunità sembra che lo frustrino senza tregua, cosicché sente di non poter avanzare verso<br />
questo nuovo mondo meraviglioso. Sente di dover temporeggiare e vivere nello stesso stato di<br />
mente di prima, o lo pensa e così decide.<br />
Le espansioni conseguite per effetto della meditazione riuscita non è detto che si<br />
manifestino nel campo religioso riconosciuto, né come cosiddetta rivelazione occulta. Si<br />
possono manifestare nel settore stesso dell’attività prescelta, perché non vi è attività,<br />
vocazione, occupazione mentale o condizione che non possa fornire la chiave della porta che<br />
introduce nel mondo più vasto desiderato, o condurre in vetta al monte donde lo sguardo<br />
coglie orizzonti più vasti e visioni più inclusive.<br />
L’uomo deve riconoscere che la scuola di pensiero preferita, la sua professione particolare,<br />
la sua vocazione e le tendenze personali fanno parte di un tutto maggiore e che il suo<br />
problema è di integrare coscientemente la piccola attività della sua vita in quella del mondo.<br />
È questo che chiamiamo illuminazione, in mancanza di un termine migliore. Qualsiasi<br />
conoscenza è una forma di luce, poiché rischiara ragioni di consapevolezza di cui prima non<br />
si era coscienti. Ogni saggezza è una forma di luce, poiché rivela il mondo del significato<br />
dietro la forma esterna. Qualsiasi comprensione è un’evocazione di luce, poiché ci rende<br />
consapevoli delle cause che producono le forme esterne che ci circondano (compresa la<br />
nostra) e condizionano il mondo del significato che esprimono. Ma quando ciò è visto e<br />
compreso la prima volta, quando si produce la rivelazione iniziale, quando si percepisce il<br />
rapporto fra la parte e il tutto e si tocca il mondo che include la nostra piccola sfera, si<br />
determina sempre una crisi e un pericolo. Poi, a mano a mano che si prende confidenza, che si<br />
entra ed esce per la porta aperta, che ci si abitua alla luce che la finestra spalancata riversa nel<br />
piccolo mondo dell’esistenza quotidiana, si delineano altre difficoltà psicologiche. Si corre il<br />
rischio di credere di aver visto tutto ciò che c’è da vedere e in tal modo, su una voluta<br />
superiore e in senso più vasto, si presentano di nuovo pericoli (già considerati) dell’enfasi<br />
indebita, della focalizzazione errata, dei pregiudizi e dell’idea fissa. Si è ossessionati dall’idea<br />
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