RIFLETTICI - Istituto Cintamani
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4. Il grande Ashram è formato da sette Ashram principali e da quarantadue Ashram<br />
secondari che si stanno gradualmente formando.<br />
5. L’intero Ashram è un’unità, poiché la vita ashramica nei suoi gruppi differenziati è<br />
protetta da un anello invalicabile.<br />
6. Questo anello invalicabile è creato dalla radiazione.<br />
7. I quarantadue Ashram minori sono tenuti insieme dall’interazione magnetica del tutto.<br />
8. Gli aspiranti sono posti in rapporto con l’Ashram mediante la sua radiazione e infine<br />
entrano nel suo campo magnetico.<br />
9. Nel grande Ashram esiste un duplice flusso d’energia o di forza:<br />
a. La vita energizzante proveniente da Shamballa o ciò che è chiamata “illuminazione<br />
senza impedimenti”.<br />
b. L’energia dell’intelligenza attiva proveniente dall’umanità, che permette così ai<br />
Maestri di formulare il Piano.<br />
10. I sette Ashram si occupano tutti del Piano.<br />
11. Il Maestro Morya è il capo di tutte le scuole esoteriche che preparano veramente gli<br />
aspiranti al contatto e al lavoro ashramico. La ragione per cui ne è Capo un Maestro di<br />
primo raggio sta nel fatto che è l’aspetto volontà, che viene sviluppato nell’Ashram.<br />
12. È il servizio al Piano che lega in un unico grande Ashram i sette Ashram e i loro Ashram<br />
sussidiari.<br />
13. È soltanto all’interno dell’Ashram del proprio raggio, che viene sviluppata la volontà del<br />
discepolo.<br />
14. La dinamica energia magnetica del primo aspetto della divinità si trova nel cuore di<br />
ciascuno dei sette Ashram, alimentata dal serbatoio d’energia della volontà che si trova<br />
nel cuore del grande Ashram stesso.<br />
15. I quarantadue Ashram sussidiari sono energizzati dal serbatoio d’energia che si trova nel<br />
cuore di ciascuno degli Ashram principali.<br />
16. Ciascuno dei sette Ashram esprime la qualità del proprio raggio; uno dei sette tipi di<br />
raggio.<br />
Se terrete presenti questi punti, riconoscerete e interpreterete correttamente l’intero tema<br />
gerarchico. (18 – 379/80).<br />
(10) Questa Gerarchia di Anime e del Suo Capo supremo, il Cristo, è oggi ammessa<br />
coscientemente da migliaia di uomini, ma è negata dagli ortodossi. Molti la conoscono, molti<br />
collaborano coscientemente con i Suoi Membri. L’umanità sta liberandosi dalla sottomissione<br />
all’autorità dottrinale per passare all’esperienza spirituale diretta. (7 – 145).<br />
(11) Per milioni d’anni, quale risultato del trionfo del male a quei tempi, la Gerarchia è<br />
rimasta in silenzio dietro gli eventi del mondo, occupata nell’opera indicata qui di seguito, che<br />
infine sarà proseguita exotericamente invece che esotericamente.<br />
1. La Gerarchia sta come una muraglia fra l’umanità e il male eccessivo. Non dimenticate<br />
che come l’umanità è così protetta, la protezione si estende a tutti i regni subumani, dei quali<br />
il quarto regno, l’umano, è il macrocosmo. Per impedire che il male eccessivo, emanante da<br />
fonti cosmiche, ci inondi in modo disastroso, sono necessari la capacità competente della<br />
Gerarchia e il “fiat” di Shamballa.<br />
2. La Gerarchia opera costantemente al compito di risvegliare l’aspetto coscienza in tutte le<br />
forme, in modo che sia risvegliato, ampliato e usato con intelligenza.<br />
3. La Gerarchia dirige gli eventi mondiali nella misura in cui il genere umano lo consente<br />
(poiché il libero arbitrio e la libertà di decisione del genere umano non possono essere<br />
ignorati), in modo che la coscienza in sviluppo possa esprimersi sviluppando forme sociali,<br />
politiche, religiose ed economiche adeguate. Essa dà l’indirizzo: getta luce, esercita<br />
un’impressione su coloro che sono in contatto con essa, e mediante l’afflusso di idee e con la<br />
rivelazione influenza in modo definito la tendenza degli affari umani.<br />
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