RIFLETTICI - Istituto Cintamani
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Il punto essenziale che occorre comprendere è che la sensibilità alla “impressione” costituisce<br />
uno sviluppo naturale e normale, parallelo a quello spirituale. Vi ho offerto la chiave<br />
dell’intero processo quando ho detto:<br />
“La sensibilità alle impressioni implica la formazione di un’aura magnetica sulla quale le<br />
impressioni superiori possono agire”.<br />
Vorrei che pensaste profondamente a queste parole. Quando il discepolo comincia a<br />
dimostrare la qualità dell’anima e il secondo aspetto divino s’impossessa di lui e domina e<br />
colora tutta la sua vita, la sensibilità superiore si sviluppa automaticamente. Il discepolo<br />
diviene un magnete per le idee ed i concetti spirituali; egli attrae nel proprio campo di<br />
coscienza prima lo schema e poi i particolari del piano della Gerarchia e col tempo diviene<br />
consapevole del Proposito planetario. Tutte queste “impressioni” non sono qualche cosa che<br />
egli debba cercare all’esterno ed imparare faticosamente per accertare, afferrare e trattenere.<br />
Scendono nel suo campo di coscienza perché egli ha creato un’aura magnetica che le invoca e<br />
le attira “nella sua mente”. Quest’aura magnetica comincia a formarsi fin dal primo momento<br />
in cui il discepolo prende contatto con la propria anima; si approfondisce e si sviluppa via via<br />
che quei contatti divengono più frequenti, fino a divenire un abituale stato di coscienza;<br />
allora, sempre e a volontà, il discepolo è in rapporto con la propria anima il secondo aspetto<br />
divino.<br />
In realtà la riserva di sostanza-pensiero su cui il discepolo può spiritualmente fare<br />
assegnamento è quest’aura… Un discepolo è un centro magnetico di luce e di conoscenza<br />
fintanto che mantiene l’aura magnetica in uno stato di ricettività. (11-94/6)<br />
(9) Il termine telepatia è stato usato soprattutto per indicare i molteplici aspetti di contatto<br />
mentale ed il mutuo scambio di pensieri senza l’uso di parole o segni. (11-109)<br />
(10) Per quanto riguarda un Maestro, i cinque sensi esistono e all’occorrenza sono usati, ma il<br />
contatto stabilito e mantenuto con i discepoli e gli aspiranti anziani del mondo (tramite i quali<br />
lavorano principalmente) è in gran parte telepatico; la vista e l’udito, come voi li<br />
comprendete, non sono implicati. La scienza dell’impressione, con la sua efficacia<br />
grandemente accresciuta rispetto al contatto individuale mediante i sensi, ha sostituito<br />
completamente il metodo più strettamente umano. Tranne nel caso di Maestri che operano sul<br />
piano fisico e in un corpo fisico, i sensi fisici esterni sono quiescenti, per la maggioranza dei<br />
Maestri che usano ancora questi sensi, il loro uso è strettamente limitato; il loro lavoro è quasi<br />
interamente soggettivo e il metodo di rapporto telepatico e d’impressione è praticamente<br />
l’unico mezzo che impiegano per raggiungere i loro agenti di lavoro. (13-568/9)<br />
(11) La sensibilità telepatica… Come tenere le menti libere dai desideri e dalle interpretazioni<br />
personali?... Esistono brevi regole specifiche a tale proposito? Ne darò alcune, ma rammentate<br />
che è ciò che siete che in questo lavoro conta più di tutto. Il fattore dominante è l’innocuità,<br />
nel pensiero e nella parola; la pratica di questa qualità, con appropriata osservanza, vi aiuterà<br />
molto. Viene poi il rifiuto di pensare in modo scortese o critico: è essenziale in rapporto alle<br />
menti che volete impressionare. Il silenzio completo e ininterrotto su quanto fate è anche esso<br />
fattore vitale; parlare di questo lavoro sottilissimo e confidenziale (o anche il discutere di<br />
questo lavoro con un condiscepolo) può frantumare la delicata forma-pensiero che tentate di<br />
costruire. Può rendere abortivo il lavoro di settimane. Coltivate un atteggiamento equilibrato<br />
verso i potenti del mondo: essi soprattutto hanno bisogno dell’ispirazione che scende dalla<br />
Gerarchia. (5-65/6)<br />
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