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RIFLETTICI - Istituto Cintamani

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assimilarla correttamente, ed anche usarla a beneficio dell’umanità. Ora si tenta l’esperimento<br />

di consentire all’uomo di riceverne l’impulso, indipendentemente dalla mediazione della<br />

Gerarchia. Potrebbe essere uno sforzo prematuro ed abortivo; ma gli effetti non sono ancora<br />

definiti, ed il Signore, di Shamballa, insieme ai Suoi Assistenti e con l’aiuto dei Membri della<br />

Gerarchia non è scoraggiato dai risultati iniziali. L’umanità risponde bene, in modo<br />

inaspettato. Molto è stato il successo, ma non appare con chiarezza agli umani intelligenti,<br />

perché rifiutano di vedere altro che l’aspetto distruttivo e la scomparsa delle forme alle quali<br />

avevano finora ancorato le emozioni, il desiderio e le percezioni mentali. Non riescono per<br />

ora a vedere l’irrefutabile evidenza dell’attività costruttiva e creativa. Il tempio dell’umanità<br />

dell’Era Nuova si eleva rapidamente; ma i suoi contorni non si vedono, perché gli uomini<br />

sono completamente assorti nel loro egoismo, nei loro impulsi ed istinti personali e<br />

nazionali…<br />

Gran parte della risposta all’attività di Shamballa è caratterizzata dalla paura e dal terrore,<br />

dalla sensibilità e dalle reazioni angosciose alle forze dell’odio e della separazione. Solo<br />

alcuni, qua e là, afferrano veramente la visione del futuro e capiscono quel che avviene,<br />

vedendo giustamente la bellezza del piano che affiora. È con questi pochi che i Membri della<br />

Gerarchia possono operare, perché (anche se carenti d’intelletto) non nutrono malevolenza né<br />

odio verso gli altri. L’amore è il grande unificatore e interprete. (9-17/20)<br />

(6) L’umanità è il risultato di tutte le forme d’espressione e d’esperienza subumane e<br />

dell’attività di esseri sovrumani.<br />

Questi Esseri superumani sono il prodotto di passati sistemi evolutivi e sono Essi stessi la<br />

totalità del grande Sacrificio divino che si focalizza nella nostra vita planetaria. Avendo<br />

attraversato tutte le fasi d’esistenza precedenti e perfezionato in se stessi l’aspetto coscienza<br />

tramite le esperienze umane, Essi hanno trasceso tutto ciò che l’uomo può conoscere e tutti gli<br />

stati di coscienza che gli sono o gli saranno familiari, ed ora esprimono una fase della divinità,<br />

di cui non possiamo sapere nulla. Essi VIVONO. Sono l’energia stessa, e nella loro totalità<br />

formano “il centro splendente ancora molto distante”. (Shamballa) (18-78/9) Vedi anche: (6-<br />

404, - 519/20)<br />

156<br />

VISTA<br />

(1) Vista: visione interiore prodotta dal processo iniziatico che è tuttavia solo il<br />

riconoscimento di una facoltà sempre presente seppure ignorata. Come il bambino dagli occhi<br />

perfettamente normali e dalla vista chiara sin dalla nascita ad un tratto riconosce ciò che vede,<br />

così è nello sviluppo spirituale. Lo strumento della visione interiore è sempre esistito e ciò che<br />

può essere veduto è sempre presente, ma la maggioranza non lo riconosce ancora.<br />

Tale “riconoscimento” da parte dell’iniziato è il primo grande stadio della cerimonia, e deve<br />

precedere tutti gli altri. (1-114)<br />

(2) La fede si trasforma in visione ed ora egli vede e conosce le cose che prima erano<br />

invisibili. Non può più dubitare poiché, grazie ai propri sforzi, è diventato un conoscitore. (1-<br />

118)<br />

(3) L’immortalità dell’anima e la realtà dei mondi invisibili sono dimostrate ed accertate.<br />

Mentre prima dell’iniziazione questa fede era basata su fugaci e transitorie visioni e su salde<br />

convinzioni interiori (risultato del ragionamento logico e del graduale sviluppo<br />

dell’intuizione) ora è fondata sulla visione e sul riconoscimento indiscutibile della propria<br />

natura immortale. (1-119)<br />

(4) La vista eterica è relativamente comune già ora. Ma se ne parla raramente per timore di<br />

critiche. (3-453)<br />

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