RIFLETTICI - Istituto Cintamani
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evitare molti pericoli. Di qui la decisione di estendere il piano di questo libro fino ad includere<br />
informazioni più dettagliate sull’evoluzione dei deva. (3-908).<br />
(11) Pur tuttavia nessun uomo è mai posto in circostanze insormontabili, una volta che si sia<br />
posto intelligentemente dal lato dell’evoluzione, o di Dio. Prima di ciò potrà essere, e sarà,<br />
trascinato dai venti delle circostanze; la pressione del karma di gruppo e di quello razziale lo<br />
costringerà in situazioni necessarie per il processo di risveglio alle proprie possibilità innate.<br />
Una volta diventato egli stesso il costruttore cosciente, che cerca di dominare le forze ed i<br />
costruttori della sua natura inferiore e di costruire il Tempio di Salomone, allora non è più<br />
soggetto alle condizioni precedenti. Diviene un governante, un costruttore ed un trasmettitore,<br />
finché viene il momento in cui egli è tutt’uno con gli Angeli solari, ed il lavoro<br />
dell’evoluzione umana è compiuto. (3-946).<br />
(12) Cosicché occorre un veggente di grande saggezza ed esperienza per precisare lo stadio in<br />
cui ogni unità particolare della famiglia umana si trova. Il saggio si astiene sempre<br />
dall’affermare finché non sa. (3-968).<br />
(13) Solo chi è libero può controllare ed utilizzare coloro che sono prigionieri. (3-1023.)<br />
(14) Come l’uomo nelle incarnazioni iniziali non può concepire gli effetti che l’evoluzione<br />
avrà su di lui, né rendersi conto della natura dell’uomo sul Sentiero, così non è possibile<br />
nemmeno per le grandi esistenze concepire (se non nei termini più ampi e generali) la natura<br />
del Logos solare e l’effetto che l’evoluzione avrà su di Lui. (3-1152).<br />
(15) Chi ha una visione che altri, sprovvisti dei necessari requisiti, non possono percepire, è<br />
spesso tacciato di visionario e mistificatore. Tuttavia, quando tale visione è percepita da molti,<br />
ne viene ammessa la probabilità; quando poi l’occhio dell’umanità stessa è risvegliato e<br />
aperto, non si parla più di visione, ma si afferma un fatto e si enuncia una legge. Tale è stata la<br />
storia della conquista della conoscenza nel passato e tale sarà nel futuro. (4-16).<br />
(16) Ogni gradino della via deve essere scavato nella roccia dall’uomo stesso e non vi è via<br />
breve o facile per passare dalle tenebre alla luce. (4-60).<br />
(17) Tutto il segreto del successo sul sentiero occulto dipende da un atteggiamento mentale; il<br />
materialismo concreto, la concentrazione sulla forma e il desiderio delle cose dell’immediato<br />
presente non consentono un grande progresso nell’apprendimento della verità esoterica<br />
superiore. (4-84).<br />
(18) Cercate di arricchire il vostro strumento, imparate ad operare nella quiete, ad adempiere<br />
ai vostri obblighi e doveri, a contenere le vostre parole, a mantenere il contegno equilibrato<br />
che deriva dal movente di vita scevro di egoismo, dimenticate la soddisfazione egoistica che<br />
può sgorgare dal cuore quando giunge un segno di riconoscimento della vostra fedeltà da<br />
parte della Gerarchia che osserva. (4-129).<br />
(19) Nulla, sia in cielo che all’inferno, in terra o altrove può impedire il progresso dell’uomo<br />
che si è risvegliato dall’illusione, che ha intravisto la realtà oltre l’inganno del piano astrale e<br />
che ha udito, non fosse che una sola volta, il richiamo della propria anima. (4-223).<br />
(20) La riuscita del bene è inevitabile e si tratta di rendersi conto più o meno rapidamente<br />
della grande illusione mondiale e di liberarsene. Ogni aspirante è esortato a operare<br />
strenuamente a tal fine e a prestare il suo aiuto. Ogni uomo che libera se stesso, che vede con<br />
chiarezza e si sottrae al fascino dell’illusione contribuisce alla Grande Opera. (4-224).<br />
(21) Che la visione interiore sia nostra, che l’occhio veda chiaramente la gloria del Signore,<br />
che la voce parli solo per benedire e le mani siano usate solo per aiutare, questa possa essere<br />
la preghiera di ciascuno di noi. (4-253).<br />
(22) In senso esoterico, in futuro tutto diverrà più leggero, più rarefatto e più eterico. (4-390)<br />
(23) Coloro che sanno e che sentono la guida della mano interiore della Gerarchia, sono<br />
consapevoli che il cuore dell’umanità è sano e che dal caos presente, forse proprio a causa di<br />
questo caos, emergeranno le persone competenti in grado di affrontare la situazione e portare<br />
all’unificazione e alla sintesi. (4-409).<br />
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