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RIFLETTICI - Istituto Cintamani

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saldo in mezzo alle forze che vibrano, in quel momento egli è pronto per l’iniziazione. …Il<br />

piano astrale, quando è visto dall’“occhio aperto” dell’aspirante, appare dapprima come densa<br />

nebbia, confusione, forme mutevoli che si compenetrano e mescolano e l’apparenza<br />

caleidoscopica è tale che l’impresa sembra sopraffarlo senza speranza. Non è luce stellare o<br />

chiara. Esso appare come un impenetrabile disordine. …Inoltre, il piano astrale è il piano<br />

dell’illusione, dei miraggi e della presentazione deformata della realtà. Questo deriva dal fatto<br />

che ogni individuo è occupato in un continuo lavorio con la materia astrale e la potenza del<br />

desiderio umano e mondiale produce la costante formazione d’immagini e la costruzione di<br />

forme che si risolvono in effetti ben concreti nella materia astrale. … A queste forme<br />

aggiungete lo scenario permanente e sempre crescente della “memoria akascica” che riguarda<br />

la storia emotiva del passato, aggiungete le attività delle vite disincarnate che, uscendo<br />

dall’incarnazione o dirigendovisi, attraversano il piano astrale, e aggiungete ancora il potente<br />

desiderio, purificato e intelligente, delle Vite sovrumane che includono anche quelle della<br />

Gerarchia occulta ed avrete lo stupendo quadro di tutte le forze presenti. Tutte queste forze<br />

agiscono intorno, attraverso e su ogni essere umano, il quale risponderà secondo la condizione<br />

del suo corpo fisico e dei suoi centri, l’aspirante deve farsi strada attraverso questo panorama<br />

illusorio, trovando il capo del filo che lo guiderà fuori dal labirinto, aggrappandosi<br />

fermamente ad ogni minuscolo frammento di realtà che gli si presenti, imparando a<br />

distinguere il vero dall’illusorio, il permanente dall’impermanente e la certezza dall’irrealtà.<br />

… Nessun miraggio, nessuna illusione possono trattenere l’uomo che si è proposto il compito<br />

di percorrere il Sentiero sottile come filo di rasoio che, attraverso le lande desolate, attraverso<br />

le più dense foreste, attraverso le profonde acque del dolore e dell’angoscia, attraverso la valle<br />

del sacrificio e superando le montagne della visione conduce alla porta della liberazione. A<br />

volte camminerà nelle tenebre (e l’illusione delle tenebre è estremamente reale); altre volte in<br />

una luce tanto abbagliante e sfolgorante da scorgere a fatica il cammino; potrà provare cosa<br />

sia vacillare sul Sentiero e cedere alla fatica del servizio e della lotta; potrà temporaneamente<br />

smarrire la strada e vagare per i sentieri dell’ambizione, dell’interesse egoistico e delle<br />

seduzioni materiali, ma non saranno che brevi deviazioni. (4-221/3).<br />

(2) Il piano astrale non esiste, salvo nella coscienza del quarto regno della natura, poiché<br />

l’uomo “s’illude” in un senso diverso dalla consapevolezza cosciente di qualsiasi altro regno,<br />

subumano o sovrumano.<br />

Dispero di riuscire a rendere con chiarezza il significato di ciò che voglio dire. Come può<br />

colui che è soggetto alle illusioni dei sensi, come sono tutte le creature umane, concepire lo<br />

stato di coscienza di chi si è liberato dall’illusione del piano astrale o rendersi conto dello<br />

stato di consapevolezza delle forme di vita che non hanno ancora sviluppato la coscienza<br />

astrale? È la natura dualistica della mente che produce quest’illusione… Tuttavia, è proprio<br />

quest’illusione che alla fine restituirà all’uomo la segreta parola d’ordine per entrare nel regno<br />

di Dio e realizzare la propria liberazione. È questa stessa maya che lo guida alla verità e alla<br />

conoscenza; è sul piano astrale che l’eresia della separatività deve essere superata ed è sul<br />

campo del Kurukshetra che l’Arjuna individuale che aspira e l’Arjuna cosmico imparano che<br />

il conoscitore e la conoscenza sono una cosa sola. La scienza segreta del Maestro della<br />

Saggezza è il segreto che svela come dissipare le nebbie e le brume, le tenebre e la foschia<br />

prodotte dall’unione dei fuochi nei primi stadi. Il segreto del Maestro è la scoperta che non<br />

esiste alcun piano astrale; egli trova che il piano astrale altro non è che un’invenzione<br />

dell’immaginazione ed è stato creato usando l’immaginazione creativa in modo incontrollato<br />

e abusando dei poteri magici. L’opera della Gerarchia è soprattutto di porre fine alle ombre e<br />

dissipare l’umidità; l’intento dei Maestri è di far penetrare la luce dell’anima e mostrare che<br />

spirito e materia sono le due realtà che costituiscono l’unità e che soltanto nel tempo e nello<br />

spazio e per il ciclico abuso dei poteri magici. (4-614/5).<br />

(3) Ho affermato altrove, che in realtà il piano o corpo astrale non esiste. Come il corpo fisico<br />

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