RIFLETTICI - Istituto Cintamani
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(5) Le prime tre iniziazioni maggiori devono sempre essere assunte nel corpo e nel mondo<br />
fisico, manifestando così coscienza iniziatica mediante la mente ed il cervello. È questione cui<br />
si dà poco rilievo, e talora è anche contraddetta. (5 - 95).<br />
92<br />
QUARTA INIZIAZIONE:<br />
(Crocifissione)<br />
(1) Prima della quarta iniziazione la preparazione viene intensificata e la conoscenza dovrà<br />
essere acquisita ed accumulata in modo inconcepibilmente rapido. L’iniziato ha<br />
frequentemente accesso alla biblioteca occulta e dopo questa iniziazione può mettersi in<br />
contatto non solo con il Maestro con il quale ha lavorato coscientemente per lungo tempo, ma<br />
anche (in una certa misura) con i Chohan, il Bodhisattva e il Manu, e cooperare con Loro.<br />
Egli deve inoltre conoscere intellettualmente le leggi dei tre piani inferiori ed usarle nello<br />
svolgimento del piano evolutivo. Studia i piani cosmici e deve conoscerli perfettamente;<br />
diviene esperto nelle tecniche occulte e, se già non lo ha fatto, sviluppa la visione<br />
quadridimensionale. Impara a dirigere le attività dei deva costruttori e allo stesso tempo<br />
lavora continuamente allo sviluppo della propria natura spirituale...<br />
La vita dell’uomo che consegue la quarta iniziazione, o Crocifissione, è di solito di grande<br />
sacrificio e sofferenza. È la vita in cui l’uomo fa la Grande Rinuncia, ed anche exotericamente<br />
appare di strenua difficoltà, ardua e penosa. Sull’altare del sacrificio si è rinunciato perfino<br />
alla personalità perfezionata e si è privi di tutto. A tutto si è rinunciato: amici, denaro,<br />
reputazione, qualità personali, posizione nel mondo, famiglia e persino la vita stessa. (1 -<br />
88/9)<br />
(2) Dopo la quarta iniziazione... l’iniziato è ammesso ad una comunione più stretta in seno<br />
alla Loggia e il suo contatto con i deva è più completo. Egli sta rapidamente esaurendo ogni<br />
possibilità di conoscenza dell’Aula di Saggezza ed è padrone dei piani più intricati. Ha<br />
perfetta conoscenza del colore e del suono; dirige la legge nei tre mondi e può mettersi in<br />
contatto con la Monade più liberamente di quanto la maggioranza degli uomini possa farlo<br />
con l’Ego. Svolge anche un vasto lavoro; insegna a molti allievi, collabora a molti piani,<br />
riunisce i futuri collaboratori; questo vale solo per quelli che rimangono per aiutare l’umanità<br />
su questo globo... (1 - 90).<br />
(3) Quando un uomo prende la quarta iniziazione, funziona nel veicolo del quarto piano, il<br />
buddhico, e si è sottratto permanentemente all’anello invalicabile della personalità.<br />
Questo grande atto di rinuncia (la quarta iniziazione), segna il momento in cui il discepolo<br />
non ha in sé nulla che lo leghi ai tre mondi dell’evoluzione umana. In futuro il contatto con<br />
quei tre mondi sarà puramente volontario e per scopi di servizio. (18 - 696).<br />
(4) Fin da quando ha posto inizialmente il piede sul Sentiero, egli ha cercato di costruire<br />
l’antahkarana. Anche questo significò per lui un atto di fede, e nei primi stadi egli procede nel<br />
lavoro di costruzione benché sappia appena cosa stia facendo. Segue ciecamente le antiche<br />
regole e tenta di accettare come effettivo ciò che ancora non ha provato, ma che è testimoniato<br />
da innumerevoli migliaia di persone nel corso dei secoli. L’intero processo è una sorta di<br />
trionfo culminante di quell’innato senso della Divinità che ha spinto avanti l’uomo dalle<br />
esperienze e avventure fisiche più primitive a questa grande opera di costruirsi un sentiero dal<br />
mondo materiale denso a quello spirituale. Queste energie spirituali superiori sono state finora<br />
riconosciute da lui mediante i loro effetti; ora deve imparare a maneggiarle, prima di tutto,<br />
lasciandole affluire e scorrere in lui lungo l’antahkarana, per poi dirigerle verso l’obiettivo<br />
immediato del piano divino.<br />
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