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RIFLETTICI - Istituto Cintamani

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Secondo: senso di separatività, di isolazionismo, il sentirsi differenti dai propri fratelli.<br />

Terzo: cristallizzazione in un qualsiasi credo: anche se la formula della propria fede è<br />

ottima, la cristallizzazione in essa inevitabilmente produce separatività e differenziazione.<br />

Quarto: ambizione e orgoglio.<br />

Mi domanderete ancora: Quali sono i requisiti necessari? Essi sono semplici, e sono tre.<br />

Primo, imparate a praticare l’innocuità; secondo, non desiderate nulla per il vostro sé<br />

separato; terzo, cercate il segno della divinità in tutti e in tutto. Tre requisiti molto semplici,<br />

ma molto difficili ad acquisire.<br />

Dietro a questo nuovo gruppo di Mistici, che include anche i pensatori in tutti i campi<br />

dell’umano pensiero (come ho già più volte ripetuto) e della conoscenza, sta la Gerarchia dei<br />

Maestri, e fra questi due gruppi vi è anche un certo numero di istruttori, nel qual numero sono<br />

anch’io, i quali agiscono da intermediari e da trasmettitori di energia. Ripeto che i membri di<br />

questo nuovo gruppo sono tratti dai più svariati campi di attività, ove essi lavorano<br />

intelligentemente e senza moventi e scopi personali. Fino ad ora, e ciò potrà stupirvi, non vi<br />

sono molti (così detti) occultisti. Ciò è dovuto al fatto che gli occultisti sono numericamente<br />

pochi in proporzione alla grande massa degli uomini, ed anche alla loro tendenza ad essere<br />

settari, separativi, ostentatori delle proprie virtù. Gli umanitaristi scevri da egoismo<br />

appartengono a quel gruppo; gli uomini politici, economisti e scienziati vi sono anche<br />

compresi, come pure sacerdoti, uomini appartenenti a qualsiasi religione, mistici e qualche<br />

occultista. I veri occultisti sono rari.<br />

Il gruppo è e sarà mantenuto soggettivo. I suoi membri sono collegati telepaticamente,<br />

oppure si riconoscono l’un l’altro dalla qualità del lavoro compiuto nel mondo, e dalla nota di<br />

ampia comprensione che vibra in tutta la loro attività. Esso è ispirato dall’alto: dalle Anime<br />

stesse dei membri che lo compongono, e dai Grandi Esseri; riceve vita ed energia dal<br />

riconoscimento stesso del bisogno dell’umanità. Il simbolo è un triangolo d’oro nel quale è<br />

iscritta una croce greca con un diamante all’apice del triangolo. Questo simbolo non viene<br />

mai riprodotto nella forma, e splende al disopra della testa di chiunque appartiene al Nuovo<br />

Gruppo; non può essere percepito da nessun chiaroveggente che non sia anch’esso un membro<br />

del gruppo, e solo nel caso che sia necessario questo riconoscimento, per uno scopo inerente<br />

al lavoro di Servizio. Il motto del Nuovo Gruppo è “La Gloria dell’Uno”. (4 - 430/1).<br />

(6) Ora si sta compiendo un nuovo tentativo di liberare i “prigionieri del pianeta”. La<br />

Gerarchia attraverso il Nuovo Gruppo di Servitori del Mondo ora in processo di formazione,<br />

sta cercando di esternarsi, di restaurare i misteri e di ridarli all’umanità alla quale veramente<br />

appartengono. Se si vuole che il tentativo riesca, è fondamentalmente necessario che tutti voi<br />

che avete percepito, sia pur vagamente, la visione o scorto anche un frammento del<br />

predeterminato Piano Divino, rinnoviate la vostra dedizione al servizio dell’Umanità e vi<br />

impegniate nell’opera di aiutare col massimo della vostra abilità (ponderate queste parole e<br />

cercate di comprenderne il significato) tutti i servitori mondiali, sacrificando tempo e denaro<br />

per promuovere lo sforzo dei Grandi Esseri. Non cessate, soprattutto, il vostro lavoro di<br />

meditazione; mantenete saldo il vostro legame interiore; cercate la verità in ogni cosa,<br />

ininterrottamente. La necessità e l’occasione propizia sono grandi e ognuno che possa offrire<br />

un qualsiasi aiuto è chiamato a fare la sua parte. Tutti possono essere utilizzati in qualche<br />

modo se la vera natura del sacrificio sarà compresa, se si svilupperà abilità nell’azione, e se<br />

ognuno apprenderà a lavorare senza attaccamento alcuno al risultato dell’azione. (4 - 521).<br />

(7) Una delle caratteristiche che distinguono i gruppi di servitori e conoscitori mondiali è che<br />

l’organizzazione sul piano esteriore, che li mantiene integrati, sarà così fluida e sottile da<br />

sembrare inesistente a chi osserva dall’esterno. Il gruppo sarà tenuto insieme da una struttura<br />

interiore di pensiero e da uno stretto rapporto telepatico. I Grandi Esseri che noi tutti<br />

cerchiamo di servire sono collegati fra loro in questo modo, e alla minima necessità possono<br />

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