RIFLETTICI - Istituto Cintamani
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principio mente nell’uomo e da coloro che cominciano a essere polarizzati mentalmente.<br />
Questo senso delle proporzioni rivelerà agli uomini il loro posto sulla scala dell’evoluzione e<br />
li porterà a riconoscere il destino particolare e le mete particolari degli altri regni di natura,<br />
compreso il quinto, il regno di Dio, la Gerarchia spirituale del nostro pianeta.<br />
Anche la Gerarchia stessa si trova ad un punto di crisi spirituale. I suoi iniziati si trovano<br />
dinanzi alla Porta che conduce alla Via dell’Evoluzione Superiore e l’intero personale della<br />
Gerarchia attende, per fare insieme un movimento in avanti, parallelo, sul suo livello, al<br />
movimento in avanti al quale anche l’umanità è destinata.<br />
Ma, fratelli miei, è questo il punto interessante. Secondo la grande legge dell’espressione<br />
sintetica (da noi chiamata la Legge di Sintesi, che governa il primo aspetto divino), la<br />
Gerarchia deve andare avanti in modo tale, che lo sforzo racchiuda tanto il piano fisico quanto<br />
i piani superiori. L’attività sviluppata deve comprendere tanto i tre piani dell’evoluzione<br />
umana quanto i tre mondi della Triade Spirituale. Non dimenticate la sovrapposizione di<br />
questi due mondi che avviene sul piano mentale e giustifica la ben nota frase “i cinque mondi<br />
dell’evoluzione superumana”. Ecco dunque, la necessità dell’esteriorizzazione della Gerarchia<br />
e della dimostrazione della Loro capacità di lavorare uniti dal piano fisico fino al più alto, al<br />
fine di attraversare uniti quella Porta che conduce alla Via. Simbolicamente parlando, questa<br />
esteriorizzazione è per i Membri della Gerarchia un atto di servizio sacrificale e anche un<br />
gesto simbolico. La Gerarchia s’incarna di nuovo sulla Terra e per la prima volta dalla sua<br />
ultima incarnazione ai tempi dell’Atlantide. È però un’incarnazione di gruppo e non la<br />
incarnazione di singoli membri. Questo è probabilmente un punto sottile, per voi troppo<br />
difficile da afferrare.<br />
Perciò l’esteriorizzazione della Gerarchia e il ristabilire i Misteri non sono una cosa che si<br />
fa per l’umanità o che si attua semplicemente perché gli uomini hanno meritato un contatto<br />
più stretto, perché hanno diritto a qualche ricompensa o perché ora sono così spirituali che la<br />
Gerarchia trova utile e proficuo aiutarli. Il quadro è del tutto diverso.<br />
Quello che alla coscienza degli uomini appare tanto importante è in verità del tutto<br />
secondario rispetto alla crisi gerarchica che stiamo considerando. Questa riapparizione sul<br />
piano fisico e la conseguente vita di servizio (che implica dei fattori profondamente<br />
significativi per gli uomini) sono un’espressione dell’impulso spirituale inerente, il quale<br />
spinge l’attività gerarchica in due direzioni, ma implica un unico movimento unificato che<br />
comprende tutti e cinque i piani dell’evoluzione superumana e richiede un nuovo ripetersi del<br />
processo dell’incarnazione di gruppo.<br />
La Gerarchia ha la sua propria vita, le sue mete e i suoi obiettivi, il proprio ritmo evolutivo<br />
e la propria espansione spirituale; questi non sono gli stessi di quelli del regno umano.<br />
Queste mete e questi ritmi diverranno più familiari agli uomini che pensano, via via che la<br />
Gerarchia si avvicinerà di più al piano fisico. (18 – 333/5).<br />
(2) Noi operiamo e viviamo negli stadi iniziali del periodo nel quale si sta preparando<br />
l’emergere della Gerarchia nel mondo degli uomini. Attualmente quest’apparizione si attua<br />
puramente sui livelli mentali; ma quando la forma-pensiero dell’esistenza exoterica sarà<br />
creata dall’umanità stessa e il grido evocativo sarà abbastanza intenso, allora il Grande<br />
Ashram farà lentamente la sua comparsa sul piano fisico. (18 – 382).<br />
(3) Nel frattempo la Gerarchia si orienta verso un rapporto più stretto con l’umanità e verso<br />
una riorganizzazione interna che renderà possibile ammettere un gran numero di discepoli nel<br />
grande Ashram. (18 – 383).<br />
(4) (I membri della Gerarchia) si stanno preparando per questa manifestazione e ad uno ad<br />
uno iniziano già un’attività sul piano fisico per potersi esteriorizzare nel servizio. Essi non<br />
vengono riconosciuti per ciò che sono, ma attendono alle “cose del Padre”, dimostrando<br />
buona volontà, cercando di ampliare l’orizzonte umano, preparando la via per Colui che<br />
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