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RIFLETTICI - Istituto Cintamani

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Questi metodi insegnano al paziente a cooperare quanto più gli riesce con lo psicologo, per<br />

comprendere bene se stesso e sradicare le condizioni interne coattive che producono il male<br />

esterno. Lo si educa ad essere positivo e attivo, e questo è un gran progresso nella giusta<br />

direzione. La tendenza a combinare le cure psichiche e fisiche è giusta e opportuna.<br />

Terzo: evocazione dell’azione positiva dell’anima — metodo più elevato e più nuovo. La<br />

vera guarigione sarà in futuro ottenuta facendo si che la vita dell’anima fluisca libera e senza<br />

ostacoli in tutti gli aspetti della forma. Essa vi infonde allora il suo potere vitale, ed elimina<br />

congestioni e ostruzioni, cause feconde di malattia.<br />

Sono cose su cui riflettere a lungo. (17 – 16/7).<br />

(4) Vi prego inoltre di notare che le malattie che colpiscono le moltitudini, o l’individuo<br />

singolo, o l’intellettuale, o i discepoli differiscono grandemente — non tanto nella forma che<br />

assumono, quanto nel campo d’espressione implicato. È, questa, una vera difficoltà per il<br />

guaritore in genere; infatti, non gli è facile né possibile, di norma, cogliere queste distinzioni e<br />

valutare il livello evolutivo del paziente. Certe infermità devono essere curate dal piano<br />

mentale, e richiedono opera mentale da parte sua; altre esigono da lui una concentrazione<br />

d’energia emotiva; infine, in altri casi egli deve semplicemente trasmettere energia pranica al<br />

corpo eterico del malato, tramite il suo proprio… Ben pochi si rendono conto, ad esempio,<br />

che un discepolo non può rimettersi alle cure del guaritore normale, magnetico o radiante che<br />

sia, né di nessun psicologo di nessun genere! Egli non osa esporsi alle emanazioni auriche di<br />

un guaritore sconosciuto, né ricorrere alle capacità dello psicologo inesperto, per celebre che<br />

sia. Potrebbe, invece, avvalersi di un medico o di un chirurgo, se saggio e abile, giacché, per<br />

lui, il corpo fisico non è che un automa. Può quindi ricavare un beneficio da quei mezzi fisici.<br />

(17 – 25/6).<br />

(5) Il guaritore dell’Era nuova riconoscerà limiti, circostanze e destino: ciò favorirà in lui lo<br />

sviluppo di quei poteri che conferiscono la conoscenza. Inoltre, egli sarà spiritualmente<br />

consapevole che non sempre la salute fisica è il massimo bene; sovrastimare il corpo fisico,<br />

dedicare attenzioni preminenti alla forma non sono le cose che più importano. (17 – 538).<br />

(6) Il guaritore deve sempre tenere a mente che:<br />

1. L’anima e una realtà che agisce tramite:<br />

a) La mente e il corpo astrale, le cui energie condizionano:<br />

b) Il corpo eterico, vortice di energie focalizzate in molti centri, maggiori e minori.<br />

2. Esistono sette centri principali che controllano aree specifiche del corpo, mediante:<br />

a. le nadi<br />

b. i nervi<br />

c. le ghiandole endocrine<br />

d. il sangue. (17 – 548).<br />

(7) Chiunque — uomo o donna, che abbia vero interesse per quest’opera e sia animato<br />

dall’impulso a servire — chiunque sia capace di pensare e amare, può essere un guaritore, è<br />

ora che lo si sappia. Tutto il processo risanante è diretto dal pensiero; concerne l’emissione e<br />

l’estrazione di correnti energetiche, il che è come dire radiazione e magnetismo. Chi è iniziato<br />

è sempre un guaritore, e quanto più è elevato, tanto meno si attarda sulle complessità dei<br />

centri, delle forze, delle energie, della direzione. Egli risana in maniera spontanea, come<br />

Pietro, l’iniziato: “la sua ombra, passando, guariva gli ammalati”. (17 – 601).<br />

(8) Solo un essere come il Cristo seppe guarire usando la volontà, e ben raramente lo fece; gli<br />

episodi riferiti nel Vangelo furono occasioni per dimostrare che è possibile risanare, ma, se vi<br />

ponete attenzione noterete che Egli non impartì alcuna istruzione in merito ai Suoi discepoli<br />

— il che è rilevante.<br />

La volontà personale del guaritore (per elevata che sia), e l’impegno con cui cura il<br />

paziente creano in lui una tensione che può ostacolare gravemente il flusso dell’energia. (17 –<br />

676/7).<br />

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