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RIFLETTICI - Istituto Cintamani

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A questo punto potrebbe sorgere la domanda: come può il mistico evitare tale errore e<br />

confusione? Come può distinguere il reale dall’illusorio? Ogni mistico deve risolvere questo<br />

problema individualmente, e non vi sono regole scientifiche e perfette per guidare le proprie<br />

reazioni. Le norme che vi posso dare sono così semplici che possono non piacere a chi ora<br />

insegna e proclama ciò che ha percepito astralmente. L’atteggiamento mentale che il mistico<br />

dovrebbe assumere per salvaguardarsi dall’errore e dall’illusione astrali è il seguente:<br />

1. Coltivare uno spirito di vera umiltà. Vi è un’arroganza spirituale che si maschera dietro<br />

un manto di modestia, ed oggi è assai diffusa. Induce molti a considerarsi prescelti dalla<br />

Gerarchia per salvare il mondo; a ritenersi portavoce dei Maestri o del Cristo; ad<br />

atteggiamenti separativi nei confronti di altri istruttori e guide spirituali, rifiutandosi di<br />

riconoscere i vari aspetti del lavoro unico e i diversi metodi che la Mente di Dio ha escogitato<br />

per raggiungere le moltitudini.<br />

2. Rifiutarsi di accettare qualsiasi contatto o messaggio che abbia implicazioni personali, o<br />

che ponga chi lo riceve in condizione di privilegio, e tenda a sviluppare un complesso<br />

messianico. Questa espressione mi piace. Concisa e semplice, illustra drammaticamente lo<br />

stato mentale, e descrive la sicurezza di molti istruttori odierni. Un vero contatto con la<br />

Gerarchia ed una reale approvazione del servizio sono accompagnati dalla convinzione che<br />

esistono molti servitori nel servizio unico, molti messaggeri che portano un messaggio unico,<br />

molti che insegnano i mille aspetti della Verità unica, e molte vie che riconducono al Cuore di<br />

Dio. Se questa rivelazione che tutto abbraccia accompagna il richiamo a servire, l’inclusività<br />

si sviluppa e si può essere certi di essere stati veramente chiamati a cooperare, e convinti della<br />

realtà della visione.<br />

3. Liberarsi dall’emotività. Il vero discepolo e mistico è sempre polarizzato mentalmente.<br />

La sua vera visione è sempre esente dalle reazioni ingannevoli del centro del plesso solare.<br />

Essa risveglia il centro del cuore ed evoca la rispondenza dell’energia della personalità<br />

(focalizzata nel centro ajna), e infine determina un “accentramento nel luogo della luce”. Ciò<br />

indica la crescente attività del centro della testa. In un secondo tempo il discepolo potrà<br />

servirsi dell’appello emotivo controllato nei rapporti con le masse, ma cercherà di tenersi<br />

sempre libero dal predominio emotivo. (15-569/73)<br />

(3) La prima cosa da tener presente è che la medianità e lo psichismo negativi, privi di<br />

intelligenza, riducono l’esponente al livello di un automa; sono pericolosi e sconsigliabili,<br />

perché privano l’uomo del libero arbitrio e della positività, e gli impediscono di agire come<br />

essere umano libero e intelligente. In questi casi l’uomo non agisce come canale per la sua<br />

anima; ma è poco più di un animale istintivo, se non è addirittura un guscio vuoto che può<br />

essere occupato e usato da un’entità ossessionante. ( 13-10)<br />

(4) Nello stesso tempo vi sono medium d’ordine molto più elevato, le cui vite sono offerte in<br />

servizio ad anime avanzate che si trovano dall’altro lato del velo, e che danno se stessi<br />

affinché il loro prossimo possa imparare da loro; così, da ambo i lati del velo di separazione,<br />

le anime sono aiutate e viene loro offerta l’opportunità di udire o di servire. Ma anche queste<br />

trarrebbero profitto da un’istruzione più intelligente e da una comprensione più accurata della<br />

tecnica del loro lavoro e dell’organizzazione dei loro corpi. Diverrebbero allora canali<br />

migliori e intermediari di maggiore affidamento. (13-11)<br />

(5) Il discepolo che si occupa dei piani gerarchici per il futuro ha una mente completamente<br />

aperta riguardo alla crescita dei veri poteri psichici. Deplora e reprime tutte le condizioni e<br />

forme di pensiero negative con cui viene in contatto nel suo ambiente, ma incoraggia la<br />

crescita di tutte le forme di percezione sensoria superiore che allargano la coscienza umana e<br />

ne arricchiscono il contenuto. (13-587) Vedi anche “Spiritualismo” e (5-49/50,-741/2)<br />

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