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RIFLETTICI - Istituto Cintamani

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(3) L’Amore fu il movente che diede impulso alla manifestazione, ed è l’amore che mantiene<br />

tutto in successione ordinata; l’amore porta tutto sul sentiero del ritorno in seno al Padre;<br />

l’amore perfeziona infine tutto ciò che esiste. (3 - 594).<br />

(4) Col procedere dell’evoluzione si dimostra come espansione graduale della facoltà di<br />

amare, passando per gli stadi di amore per il coniuge, amore per la famiglia, amore per i<br />

collaboratori, all’amore per tutto il proprio ambiente; il patriottismo lascia più tardi il posto<br />

all’amore per l’umanità, spesso l’umanità rappresentata da uno dei Grandi Esseri. (3 - 595).<br />

(5) Un uomo... nel servizio impara il potere dell’amore, nel suo significato occulto. Dà, e<br />

conseguentemente riceve; vive la vita di rinuncia e la ricchezza dei Cieli si riversa su di lui:<br />

egli dà tutto ed è pieno fino alla completezza; egli non chiede nulla per sé ed è l’essere più<br />

ricco della terra. (4 - 117).<br />

(6) Quest’energia d’amore si concentra soprattutto a scopo di attività gerarchica, nel Nuovo<br />

Gruppo di Servitori del Mondo. Questo gruppo è stato scelto dalla Gerarchia come suo canale<br />

principale d’espressione. Composto di tutti i discepoli e di tutti gli iniziati operanti, ha<br />

rappresentanti in ogni gruppo di idealisti e di servitori, ed in ogni insieme di persone che<br />

pensano, specie nel campo del miglioramento e dell’elevazione degli uomini. Per loro mezzo,<br />

la potenza dell’amore-saggezza si può esprimere. Sono frequentemente fraintesi, perché il<br />

loro amore è molto diverso dall’interesse affettivo, sentimentale e personale. Essi curano<br />

soprattutto il bene di tutto il gruppo al quale sono associati; non si occupano per prima cosa<br />

dei meschini interessi dei singoli, assorti nei loro piccoli problemi e difficoltà. Questo fa sì<br />

che siano criticati dai singoli, e devono imparare a vivere in queste critiche e a non prestarvi<br />

attenzione. Il vero amore di gruppo è più importante dei rapporti personali, sebbene anche<br />

questi siano curati quando sorga la necessità; dico necessità. I discepoli imparano a capire la<br />

necessità dell’amore di gruppo ed a correggere i loro modi secondo il bene del gruppo; ma per<br />

chi è interessato a se stesso non è facile afferrare la differenza. Per mezzo dei discepoli che<br />

hanno imparato a distinguere i meschini interessi individuali e di sé, dalle necessità e dai<br />

bisogni del lavoro e dell’amore di gruppo, la Gerarchia può produrre i necessari cambiamenti,<br />

che sono soprattutto cambiamenti di coscienza. (9 - 20/1).<br />

(7) L’amore, per molti, invero per i più, in realtà è una mescolanza del desiderio di amare e di<br />

essere amati, e della disposizione di fare qualcosa per dimostrarlo ed evocarlo e quindi sentirsi<br />

interiormente appagati.<br />

Questo pseudo amore si basa principalmente su una teoria dell’amore e del servizio tipica di<br />

tanti rapporti umani, fra coniugi, fra genitori e figli. Illusi dal proprio sentimento e poco<br />

sapendo dell’amore egoico, che è libero e lascia liberi, vagano in una fitta nebbia, spesso<br />

trascinando con sé coloro che vogliono servire, per averne affetto in ricambio. Studiate la<br />

parola “affetto” e scopritene il vero significato. Affetto non è amore, ma un desiderio espresso<br />

con un’attività del corpo astrale, che influenza i rapporti; non un moto spontaneo dell’anima,<br />

privo di desiderio, che nulla chiede per il sé separato. L’illusione del sentimento imprigiona<br />

ed inganna tutte le brave persone sensibili, imponendo loro doveri inesistenti e causando un<br />

annebbiamento che dovrà poi essere dissolto da vero amore disinteressato. (10 - 76/7).<br />

(8) Ti offro un pensiero, da ripetere quando ti senti scoraggiata, stanca o debole:<br />

“Sono al centro di tutto l’amore, dove nulla può toccarmi, e da questo centro mi espanderò<br />

per amare e servire”. (5 - 527).<br />

(9) L’amore sia la nota fondamentale di tutti i rapporti, poiché il potere che deve salvare il<br />

mondo è la precipitazione dell’amore. (13 - 333).<br />

(10) L’amore non è sentimento, né emozione, né desiderio o movente egoistico di retta<br />

condotta quotidiana. L’amore è la forza che guida i mondi e li conduce all’integrazione,<br />

all’unità e all’inclusività, costringendo la Divinità stessa all’azione. È difficile da coltivare -<br />

tanto è l’egoismo proprio della natura umana; è difficile da applicare alle condizioni di vita, e<br />

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