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uno sguardo d'insieme - CSV Marche

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Centro di Servizio per il Volontariato – Associazione Volontariato <strong>Marche</strong><br />

“Tanto, è questo il punto. Il punto è che bisogna formare i giovani, perché poi hai un ritorno<br />

tra dieci anni, capito? E’ inutile che formi… un quarantenne se lo formi lo formi relativamente<br />

e comunque per un tempo determinato, perché comunque arriverà un momento in cui deciderà<br />

di abbandonare. La formazione la devi fare sui giovani, e quindi secondo me è ancora più<br />

importante addirittura che il <strong>CSV</strong> entri nella scuola, nella scuola superiore. All’università<br />

appunto come ti dico arriva per eco, un manifesto, qualc<strong>uno</strong> è interessato ma c’è già la<br />

motivazione interiore. Ma per far scattare quella, su dieci persone bisogna lavorarci su tutte e<br />

dieci.” (intervista 12, Elisa, 32 anni)<br />

Certo, l’efficacia delle iniziative nelle scuole non è uguale per tutti. Qualc<strong>uno</strong>, per esempio, ci fa<br />

presente una difficoltà, legata al fatto che si può diventare volontari solo dopo che si è diventati<br />

maggiorenni. Molti studenti, quindi, si dimenticano con il tempo della presentazione svolta a scuola:<br />

tuttavia, questa rimane un’iniziativa importante.<br />

“Il volontariato qui da noi, <strong>uno</strong> viene qui perché? Perché magari trova un amico (…), perché<br />

non vieni anche tu? (…) Quindi le conoscenze, gli amici. La scuola invece siccome noi<br />

facciamo le superiori questi non hanno 18 anni questi vengono dopo che hanno compiuto i 18<br />

anni e però siccome non hanno ancora compiuto i 18 anni qualc<strong>uno</strong> si perde diciamo tra i 17<br />

e i 18. Si perde nel senso che passati 5 o 6 mesi si dimentica. Il lavoro della scuola è quindi<br />

efficace però…è efficace perché se <strong>uno</strong> non lo fa non è efficace per niente invece se <strong>uno</strong> lo fa<br />

anche se prende poco prende lo stesso (intervista 29, Gianfranco, 54 anni).<br />

C’è, poi, chi non svolge attività nelle scuole, pur conoscendo l’iniziativa “A scuola di volontariato” -<br />

e ritenendola di per sé efficace - in quanto si occupa di argomenti che difficilmente si prestano ad una<br />

presentazione in classe: nello stralcio che segue, l’intervistata ci parla anche delle difficoltà, più in<br />

generale, di invogliare i giovani ad avvicinarsi all’OdV, a causa dei temi difficili, di natura tecnica,<br />

che vengono affrontati e del fatto che le attività principali consistano proprio nel documentarsi,<br />

discutere, elaborare proposte di natura politica e non in attività più “gratificanti”.<br />

“Io ritengo questo: noi ci occupiamo di problemi ambientali, detta proprio fra virgolette<br />

estremamente pallosi, (..) Sono argomenti difficili, non hanno un impatto pubblicitario, non<br />

sono accattivanti, insomma io capisco che andare in un bosco, pulire, inanellare gli<br />

animaletti, fotografarli… è molto più gratificante, di passare le serate qui a discutere di piani,<br />

di budget o di cose di questo genere. È così, purtroppo, e infatti una delle grosse difficoltà è<br />

anche con il <strong>CSV</strong>, molte volte ci hanno chiamato e ci dicono: ci organizzate delle lezioni a<br />

scuola? Come facciamo ad andare in una scuola elementare, cosa gli spieghiamo a ‘ste<br />

povere stelle? Li stronchiamo lì (ride, NDR), non… non lavoriamo su cose che possano<br />

invogliare… l’ambiente visto in quella maniera, che poi non sempre è così, ma è un approccio<br />

scientifico, è un approccio molto tecnico quindi freddo e difficile.” (intervista 16, Virginia, 43<br />

anni)<br />

Riassumendo…<br />

In questa sezione abbiamo focalizzato l’attenzione sulle iniziative che le OdV mettono in atto al fine<br />

di fare conoscere e promuovere le proprie attività all’esterno, ed eventualmente di incoraggiare nuovi<br />

volontari ad aderire.<br />

Abbiamo notato, in sintesi, che tutti gli intervistati ritengono che sia importante curare<br />

l’informazione, fare sapere ai cittadini il tipo di attività svolte, in modo che, se lo vogliano, essi<br />

posano decidere di aderire (o di sostenere l’attività in diversi modi).<br />

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