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uno sguardo d'insieme - CSV Marche

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I volontari nuovi<br />

Centro di Servizio per il Volontariato – Associazione Volontariato <strong>Marche</strong><br />

I volontari nuovi, rispetto ai dirigenti e ai volontari di lungo corso, sembrano mostrare una<br />

conoscenza meno precisa dei processi organizzativi e decisionali dell’OdV in cui operano.<br />

“Qui c’è un consiglio direttivo che è formato credo da 5 persone…è un anno che sono qua,<br />

quindi non è che sono proprio ben dentro all’organizzazione… (…) si fanno delle proposte al<br />

consiglio direttivo – io come socia posso fare una proposta – e viene discussa in questo consiglio<br />

e poi, se viene votata all’unanimità, passa.<br />

Per il resto, quando c’è una riunione una volta al mese, il presidente fa per alzata di mano<br />

quando dobbiamo decidere qualcosa tipo la sponsorizzazione oppure dobbiamo andare a far un<br />

servizio da qualche parte…chiede se vogliamo andare o no, e in base alle adesione e ai consensi<br />

delle persone, si arriva a prendere una decisione… (…) Non è che decide il presidente, ma è tutta<br />

l’associazione (…) viene chiesta l’opinione della maggioranza di quella sera della riunione, (…)<br />

perché è chiaro che non puoi stare lì a chiedere a tutti tutti, anche a quelli che quella sera non<br />

sono presenti.” (intervista 10, Clara, 36 anni)<br />

“Vengono elette con le votazioni, adesso non lo so perché non ho partecipato. Ci sono state circa<br />

un mese fa. Le cariche sono il presidente, il vice-presidente vicario, segretario e altri<br />

consiglieri.” (intervista 34, Adriano, 21 anni)<br />

Alcuni volontari nuovi, inoltre, sembrano mostrare un certo disinteresse per tutto quello che concerne<br />

decisioni e cariche, e tendono invece a proiettarsi maggiormente verso l’azione gratuita concreta.<br />

“C’è l’elezione del consiglio che io sappia con tutti i soci, ci sono i vari candidati. Quelli che<br />

prendono più voti vanno nel consiglio e poi il consiglio sceglie a chi attribuire le funzioni: c’è il<br />

presidente, il vicepresidente, il responsabile di servizio, di turni, di mezzi, poi gli altri non me li<br />

ricordo, sinceramente. (…) Io sono tra virgolette passivo, vengo a fare il turno, non mi interessa<br />

di come gestiscono. Non mi occupo. Non sono <strong>uno</strong> di quei tipi…” (intervista 36, Salvatore, 23<br />

anni)<br />

La presenza di un presidente attivo e importante, riconosciuto dal volontario come figura<br />

fondamentale di riferimento, sembra contribuire a creare un clima rilassato, caratterizzato da una<br />

fiducia diffusa e con il pieno coinvolgimento anche dei nuovi volontari.<br />

“Diciamo che non c’è una vera e propria elezione anche perché poi c’è una certa intimità tra<br />

volontari in particolare tra quelli sono stati fondatori anche perché molti sono parenti. N. L. è<br />

presidente e fondatrice dell’associazione ed è lei in primo piano che prende gli incarichi più<br />

importanti quando si tratta di attività, sponsor, ecc. per quanto riguarda la suddivisione dei<br />

compiti (…) non viene imposto niente (…) si parla con molta tranquillità (…) e ci si mette sempre<br />

d’accordo (…) non c’è un metodo rigoroso…chiaramente c’è un direttivo composto da 5 persone<br />

ma non so se sono stati votati, almeno da quando sono associato non ho votato ness<strong>uno</strong>”<br />

(intervista 51, Marco, 19 anni)<br />

I volontari nuovi, probabilmente ancora pieni di entusiasmo e proiettati verso il lavoro sul campo,<br />

sembrano non interessarsi della parte più organizzativa dell’associazione e sembrano concedersi del<br />

tempo per capire ed entrare meglio nei meccanismi associativi.<br />

“Sicuramente per i processi decisionali anche il fatto che conosci meglio i meccanismi, adesso<br />

anche io quando sarà un po’ di più che starò qui, sarà più facile entrare nei processi decisionali,<br />

adesso io la vedo ancora come una cosa da fare piano, piano.” (intervista 23, Roberto, 21 anni)<br />

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