uno sguardo d'insieme - CSV Marche
uno sguardo d'insieme - CSV Marche
uno sguardo d'insieme - CSV Marche
Create successful ePaper yourself
Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.
Centro di Servizio per il Volontariato – Associazione Volontariato <strong>Marche</strong><br />
1.3 - Come si diventa volontari: le fasi dell’accoglienza e della formazione<br />
In questa terza sezione vorremmo osservare come si entra nelle associazioni di volontariato, quali<br />
sono i primi passi, e come si acquisiscono le conoscenze per diventare volontari(e).<br />
Organizzeremo, anche in questo caso, l’esposizione basandoci sulla divisione tra i nostri “tipi” di<br />
volontari. A questi, però, non sono state proposte le stesse domande.<br />
- Ai dirigenti e agli “anziani”, infatti, abbiamo chiesto “cosa succede” quando un nuovo aspirante<br />
volontario bussa alla porta dell’associazione: cosa si fa, concretamente, per accompagnare il suo<br />
inserimento e per permettergli di acquisire le competenze eventualmente necessarie per svolgere il<br />
suo compito; siamo, quindi, entrati un po’ più nel dettaglio della formazione, chiedendo loro qualche<br />
informazione aggiuntiva sugli strumenti, eventuali, a cui si affida l’acquisizione delle conoscenze<br />
necessarie o auspicabili e domandando loro di formulare una valutazione sull’efficacia di questi<br />
strumenti.<br />
- Ai volontari nuovi, invece, abbiamo chiesto di raccontarci come è avvenuto il loro ingresso: in che<br />
modo hanno imparato a conoscere l’associazione, se si sono sentiti bene accolti o se, invece, hanno<br />
incontrato qualche difficoltà nell’inserimento, in che modo hanno appreso le modalità di intervento,<br />
se sono soddisfatti delle modalità con cui è avvenuta la propria formazione.<br />
In questo modo, possiamo confrontare le opinioni di chi conosce da più tempo ed è eventualmente<br />
responsabile delle modalità con cui avviene l’ingresso dei nuovi volontari con i racconti di chi ha<br />
vissuto in prima persona, recentemente, le fasi dell’ingresso, dell’accoglienza e dell’apprendimento.<br />
Le opinioni dei dirigenti<br />
Osservando le risposte che ci hanno fornito i dirigenti delle associazioni, notiamo diversi “stili” nella<br />
gestione dei nuovi arrivi così come diverse interpretazioni del valore e del significato della<br />
formazione:<br />
a) c’è, per esempio, chi lascia che il nuovo volontario si inserisca in modo piuttosto spontaneo,<br />
curando magari soprattutto gli aspetti della comunicazione ma senza pensare di mettere in<br />
atto interventi specifici per stimolarlo o indirizzarlo.<br />
b) L’ingresso in altre associazioni può invece avvenire secondo procedure magari più rigide,<br />
che permettono ai soci anziani e ai dirigenti di mettere alla prova il volontario e di vagliarne<br />
le motivazioni prima di trovargli una collocazione all’interno dell’OdV.<br />
Naturalmente, queste diverse modalità non sono del tutto estranee al tipo di associazione e di servizio<br />
erogato, anche se queste differenze, da sole, non bastano a spiegare la scelta per una gestione più o<br />
meno “interventista”.<br />
La presidente di un’associazione ci racconta le modalità di inserimento tipiche dei nuovi arrivati. Nel<br />
racconto è evidente il modo spontaneo ed in buona misura autonomo con cui le persone si avvicinano<br />
all’associazione, cominciano a prendere parte alle attività e scelgono come e quando intendano<br />
diventare volontari(e). Questo non significa che si trascurino le attenzioni per i nuovi arrivati,<br />
semplicemente l’accoglienza viene in questo caso intesa e declinata come capacità di tenere informati<br />
i volontari sulle attività che si svolgono e sui problemi che si intendono affrontare e metterli nelle<br />
condizioni di potere capire e prendere parte alle discussioni e quindi alle decisioni.<br />
“A volte fanno solo delle tessere, per noi rimangono solo un numero e un nome sulla tessera,<br />
non li vediamo neanche in faccia, questi proprio sono quelli più esterni, proprio lontani anni<br />
luce. Altri invece, se (…) hanno la loro motivazione interna, quindi credono in quello che fanno,<br />
prima o poi te li vedi che ti arrivano da qualche parte, qualche cosa fanno… non è neanche<br />
tanto necessario stimolarli, perché se sono determinati arrivano per conto loro. Forse quando<br />
varcano la soglia, poi certo il benvenuto… tanto il direttivo è aperto a tutti i soci, non è solo una<br />
129