uno sguardo d'insieme - CSV Marche
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Seconda parte Volontariato e… motivazioni<br />
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cosa nostra, possono venire, noi per ogni giovedì all’inizio settimana mettiamo l’ordine del<br />
giorno, in modo che si sa di cosa stiamo parlando, (…), i nostri numeri di telefono ci sono<br />
dappertutto quindi se hanno bisogno possono chiamare in qualsiasi momento, poi adesso con<br />
Internet ed il cellulare è diventato anche più facile, quindi grande comunicazione… e stiamo<br />
lavorando tantissimo per avere tutti gli indirizzi mail dei nostri soci, perché ci rendiamo conto<br />
che via Internet è facilissimo non solo contattarli ma anche mandargli una mole di<br />
informazione…” (intervista 16, Virginia, 43 anni)<br />
Non vengono organizzate specifiche attività volte alla formazione: l’acquisizione delle conoscenze<br />
avviene nel tempo, “sul campo”. Si entra e poi se si è interessati a qualche tematica specifica, si<br />
organizza un gruppo autodidatta, che reperisce le informazioni necessarie:<br />
“Quando vengono nuovi soci e noi stiamo affrontando argomenti molto vecchi io l’ho sempre<br />
fatto per istinto chiedo che il direttivo rispieghi tutta la storia, in modo che loro si possano<br />
organizzare un po’ insomma capire quello che stanno facendo. (…) Poi c’è il fatto che a volte<br />
ci sono alcuni problemi, alcune problematiche, che li seguono alcune persone, allora formano<br />
il gruppetto e allora quello è autodidatta, diciamo, a furia di stare lì impara e va avanti, tanto<br />
qui si impara sul campo.” (intervista 16, Virginia, 43 anni)<br />
In altre associazioni, e soprattutto, almeno per quello che riguarda il nostro campione, in quelle di<br />
intervento socio-sanitario, si cerca in genere di conoscere un po’ l’intervistato e le sue motivazioni,<br />
prima di accettarlo nella struttura o per aiutarlo a orientarsi verso l’attività più congeniale. In questi<br />
casi, infatti, il volontario sarà chiamato a misurarsi direttamente con persone e, spesso, con persone<br />
vulnerabili. È naturale, quindi, che vi sia una maggiore attenzione per la personalità del nuovo<br />
arrivato e per il suo approccio con gli utenti del servizio.<br />
Nel caso che segue, per esempio, l’aspirante volontario deve svolgere un periodo di “tirocinio”; in<br />
seguito, egli apprende le modalità di intervento attraverso l’osservazione di altre persone con<br />
maggiore esperienza e la frequenza a corsi di formazione. Ci sono, però dei responsabili che possono<br />
intervenire nel caso in cui questa persona non adotti modalità di azione soddisfacenti.<br />
“Dopo il corso di formazione, c’ è un periodo di mezzo chiamiamolo di tirocinio, anche per<br />
dare la possibilità ai nuovi volontari di capire qual è il settore in cui vuole lavorare (…). Poi<br />
una volta scelto c’ è un processo di avvicinamento del volontario all’utente per valutarne la<br />
compatibilità. In caso di insoddisfazione si prendono provvedimenti per sostituire il<br />
volontario.” (intervista 28, Domenico, 36 anni)<br />
Questa attenzione si riflette anche nella consapevolezza dell’importanza dei corsi di formazione, che<br />
potrebbero, secondo il presidente di questa OdV, essere migliorati e resi più efficaci:<br />
“Potrebbero essere migliorati, in primo luogo, il corso di formazione in quanto non ci<br />
troviamo di fronte ad una realtà omogenea: ci sono persone di livelli culturali e di istruzione<br />
diversi, quindi sarebbe necessario differenziare i corsi in base alle varie modalità di<br />
apprendimento, affinché tutti possono capire.” (intervista 28, Domenico, 36 anni)<br />
Una spiccata attenzione verso le motivazioni e l’approccio che contraddistinguono un potenziale<br />
nuovo arrivato traspaiono anche dalle due interviste svolte con la presidente attuale e quella che ha<br />
assunto questo incarico precedentemente (fino a poche settimane prima dell’intervista) di un’altra<br />
associazione.<br />
“Si fa un colloquio dove si vedono un po’ le motivazioni dell’aspirante volontario, quali sono<br />
gli interessi…perché ha scelto di lavorare proprio nella nostra Associazione, con i ragazzi,