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uno sguardo d'insieme - CSV Marche

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Centro di Servizio per il Volontariato – Associazione Volontariato <strong>Marche</strong><br />

Le figure dei presidenti, inoltre, sembrano essere molto amate dai nuovi volontari, colpiti soprattutto<br />

dalle grandi capacità che questi dimostrano nell’OdV.<br />

I volontari che hanno abbandonato l’associazione<br />

I volontari che hanno lasciato le associazioni con cui sono stati impegnati in attività spesso portano<br />

con sé i motivi che li hanno spinti verso l’abbandono. Nella maggior parte dei casi, i fuoriusciti che<br />

abbiamo intervistato ci hanno raccontato di aver avuto problemi personali, legati magari a un nuovo<br />

lavoro o a nuove esigenze familiari. E ci parlano di un clima positivo e collaborativo<br />

“I rapporti con la dirigenza diciamo che erano ottimi, perché sempre all’interno del direttivo<br />

c’era sempre una ricerca (…) sostanziale, dell’accordo, discussioni sempre con il rispetto di<br />

opinioni diverse; c’era <strong>uno</strong> spirito collaborativo, per raggiungere <strong>uno</strong> scopo insieme, c’era<br />

sempre il momento di confronto e poi di sintesi, di mediazione tra le varie anime che vivevano lì<br />

dentro.” (intervista 19, Guido, 55 anni)<br />

Per altri ex volontari c’è stato invece un vero e proprio scontro con il presidente, che si conferma<br />

come figura chiave del buono (o cattivo) andamento dell’associazione. Esemplare, a questo<br />

proposito, è il caso di Giada, che racconta…<br />

“Divergenze più che altre ce l’ho avute con il presidente dell’associazione, perché questo è una<br />

persona che pretende e da poco, è una persona sterile e pensa solamente al suo tornaconto<br />

personale e (…) l’altro socio F.N., alla fine mi ha molto deluso perché anche (…), nell’ultimo<br />

(attività volontaria, NDR) che ho presentato lui praticamente è stato completamente assente, ci<br />

sono dei termini per la presentazione, loro mi dicevano devi farlo entro una settimana, io mi<br />

dovevo fare un mazzo così per presentare e poi magari chiedevi loro cose anche tecniche legate<br />

all’associazione e loro non si facevano trovare.” (intervista 31, Giada, 36 anni)<br />

Un diverso modo di intendere il ruolo dell’associazione nel contesto territoriale e dei rapporti<br />

personali resi difficili da incomprensioni e divergenze di opinione sembrano essere i motivi<br />

dell’abbandono di alcuni volontari. Anche i rapporti con la dirigenza, in questo caso, sembrano aver<br />

influito in modo sostanziale sulla decisione di abbandonare l’OdV<br />

“Non c’era chiarezza all’interno di questa associazione, chiarezza intesa come….a me piacciono<br />

molto le persone che dicono le cose in faccia mentre lì non ti veniva mai detto niente in faccia,<br />

tutto alle spalle. Questo sarebbe il punto fondamentale per cui io sarei potuta tornare indietro,<br />

diciamo. Perché ti dico questo presidente è un burocrate e non va bene [risata, ndi]…poi magari<br />

sarà bravo (…) nel suo piccolo sarà bravo, però anche nell’ultimo corso (…) lui quando io ho<br />

fatto la presentazione (…) insisteva molto sul fatto di chiamare gente brava perché non voleva<br />

fare una figuraccia, perché c’era la presentazione dell’assessore…a me questa cosa mi fa schifo.<br />

Ma io ammetto anche che io sono molto estrema in questa cosa, magari ci deve essere, a me però<br />

non piace (…) l’ultimo corso che abbiamo fatto, l’ho seguito io da sola e loro non si sono fatti<br />

neanche vedere in tre settimane, non ce n’è stato <strong>uno</strong> che è venuto che ne so a salutare quelli del<br />

corso, a presentarsi, niente. Hanno fatto la presentazione iniziale della (nome associazione), due<br />

palle così un’ora, diapositive sulla (nome associazione)., e poi è venuto lì. Per tre settimane non<br />

si è visto più ness<strong>uno</strong> neanche l’ultimo giorno per salutarli. Quindi secondo me è tutta una cosa<br />

di immagine.” (intervista 31, Giada, 36 anni)<br />

All’interno del processo decisionale, inoltre, si possono sempre verificare scontri nel momento in cui<br />

coesistono diverse visioni anche dello stesso obiettivo, semplicemente perché si osserva lo stesso<br />

problema (la protezione ambientale, in questo caso) da due prospettive diverse:<br />

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