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uno sguardo d'insieme - CSV Marche

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Centro di Servizio per il Volontariato – Associazione Volontariato <strong>Marche</strong><br />

Altre testimonianze rivelano atteggiamenti meno decisi, con più ampi margini di incertezza e di<br />

ambiguità. Un intervistato, per esempio, ci ha raccontato di avere intrapreso un percorso dentro<br />

un’associazione per il rispetto quasi “maniacale” nei confronti del presidente. A distanza di tempo,<br />

ciò che lo spinge ad andare avanti è l’amicizia che gradualmente è nata nei confronti di altri soci ed in<br />

particolare dei giovani.<br />

“Adesso forse anche i rapporti con le altre persone dell’associazione. Il presidente resta la<br />

figura di riferimento, adesso con persone, il parlare anche con persone di 25 anni (…) per me è<br />

come se io attaccassi una spina, come se mi ricaricassi, il parlare con la gioventù, essere capito<br />

e condividere ideali con i giovani è una grande forza…questo è il meccanismo. (intervista 13,<br />

Patrizio, 41 anni)<br />

Quando gli chiediamo, però, in che modo l’incontro con una realtà organizzata come l’associazione<br />

abbia inciso sulle sue motivazioni iniziali, il bilancio si fa più complesso:<br />

“Andiamo al 50%, ci sono stati casi che mi hanno penalizzato molto di quello che credevo, ci<br />

sono stati casi che invece mi ha dato la forza per andare avanti, la cosa è altalenante, non è tutto<br />

rosa e fiori.” (intervista 13, Patrizio, 41 anni)<br />

Un altro intervistato, attivo da circa sei anni nell’OdV, ci racconta come il volontariato abbia preso un<br />

posto progressivamente più grande nella sua vita. Da impegno “esteriore”, che doveva svolgere<br />

periodicamente, ha cominciato a sentirsi mano a mano più coinvolto, a sentirla come una cosa sua, di<br />

cui sentiva sempre di più anche la responsabilità.<br />

“È più strutturata come esperienza, sicuramente, conosci bene… tutto. Prima magari era un<br />

posto nel quale venivi a fare volontariato una volta al mese, poi diventa una cosa che, un po’<br />

perché le robe ti piovono addosso, ti suona il telefono, ti chiamano e quindi la senti una cosa più<br />

tua, un impegno importante e una tua realtà quotidiana.” (intervista 14, Claudio, 22 anni)<br />

Nel caso seguente, però, il maggiore coinvolgimento che nasce e progredisce con l’azione agisce in<br />

direzione opposta rispetto a come abbiamo visto finora: questo ragazzo, infatti, ci parla di un<br />

cambiamento nello spirito con cui affronta la sua esperienza di volontario; ci racconta, cioè, che<br />

sebbene continui a condividere le finalità dell’associazione, vede, ora, le diverse situazioni con un<br />

occhio più critico. Si rende conto, peraltro, che questo suo atteggiamento non è più tanto adatto al<br />

ruolo che ricopre, per cui cerca, con la presidente, di pervenire ad una soluzione, quale quella di<br />

occuparsi di questioni diverse, più nel retroscena, piuttosto che in prima linea, dove l’associazione<br />

incontra i destinatari della sua azione (e dove, quindi, l’entusiasmo conta di più).<br />

“Adesso ho un impegno diverso, mi sento più responsabilità addosso. Però devo essere sincero<br />

ho perso un po’ l’entusiasmo iniziale, vedo con occhio un po’ più critico le varie situazioni,<br />

infatti prima ne parlavo con il Presidente perché stavo pensando di cambiare, di lasciare un po’<br />

il turno di accoglienza a persone con più entusiasmo, e curare magari di più aspetti diversi come<br />

pulizia, cucina ecc…per questo motivo, tanto comincia ad essere parecchio tempo che lo faccio<br />

per cui, un po’ ho paura di perdere l’entusiasmo, un po’ per problemi miei. (…) io adesso sono 6<br />

anni che sto qui e conosco bene regolamento, varie situazioni e tutto, però adesso non mi<br />

dispiacerebbe fare un po’ di pausa e occuparmi di qualcos’altro, a parte il discorso CDA che<br />

quello mi piace, sono preso e tutto, ma proprio all’interno dell’associazione.” (intervista 14,<br />

Claudio, 22 anni)<br />

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