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uno sguardo d'insieme - CSV Marche

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Terza parte Volontariato e … bisogni, opportunità, territorio<br />

fortemente soggettiva che rende difficile un suo inserimento nell’ottica del lavorare assieme, di<br />

costituirsi rete…”.<br />

E’anche vero che in molte altre parti del territorio regionale esistono esperienze significative nel<br />

senso da noi riportato come leggiamo in una testimonianza dell’ambito sociale di P.S. Elpidio<br />

all’interno del quale …”ci sono associazioni di volontariato che hanno un impatto sociale importante<br />

e svolgono una attività di sostegno al protagonismo dei cittadini con un livello alto di partecipazione<br />

alla vita del territorio…”.<br />

Si tratta quindi di sostenere le esperienze più significative in tal senso sia attraverso adeguate<br />

politiche pubbliche che attraverso interventi specifici di sostegno al volontariato con gli strumenti a<br />

disposizione del Centro Servizi.<br />

6.5 - Come rendere possibile questo nella nostra regione<br />

Il percorso di implementazione delle indicazioni riportate sul “Piano regionale per un sistema<br />

integrato di interventi e servizi sociali” del Marzo 2000 ha creato le condizioni per una maggiore<br />

valorizzazione del mondo del volontariato nei termini che abbiamo sopra indicato.<br />

Queste condizioni riguardano alcuni aspetti importanti del sistema regionale deputato alle politiche<br />

sociali così come si è venuto modificando in questi ultimi cinque anni e che riassumerei in questo<br />

modo: 1. da una parte l’indicazione strategica della sussidiarietà sia in termini orizzontali riguardanti<br />

le specifiche realtà territoriali organizzate sia in termini verticali più orientati a forme di “governance<br />

multilivello”; 2. in seconda istanza le indicazioni operative concrete date ai territori per la<br />

implementazione dei Piani di ambito sociale in sede di linee guida per la predisposizione degli stessi,<br />

approvate in questi anni dalla Regione; 3. in ultima istanza le esperienze concrete attivate in questi<br />

anni nei 24 ambiti territoriali relativamente alla partecipazione del volontariato in termini di<br />

consultazione, concertazione e co-progettazione, adeguatamente normate dalla Regione <strong>Marche</strong>.<br />

Innanzitutto la “governance”<br />

Il Piano sociale regionale indica nella “governance” la modalità operativa più aderente alle<br />

caratteristiche di sviluppo democratico che un moderno welfare deve garantire per essere efficace.<br />

Laddove sono presenti “…scambi negoziati e non gerarchici tra istituzioni che si collegano a livello<br />

trasnazionale, nazionale, regionale e locale… 23 ” si parla di governance. Questo si verifica ormai in<br />

quasi tutti i paesi europei laddove sia presente la coesistenza su un medesimo territorio di numerosi<br />

governi situati a scale territoriali diverse; laddove ciascun livello di governo disponga di un solido<br />

patrimonio di competenze e di risorse finanziarie proprie; laddove infine le competenze tra livelli di<br />

governo siano condivise e sovrapposte piuttosto che rigidamente suddivise 24 . Un sistema di grande<br />

partecipazione finalizzato a 1. Rendere esplicita la negoziazione degli interessi per sottrarla<br />

all’opacità degli accordi paralleli che fioriscono all’ombra della burocrazia; 2. Dare più legittimità<br />

alle scelte sottoscritte nei patti stipulati dai diversi livelli istituzionali e non; 3. Contrastare la<br />

frammentazione delle scelte e delle responsabilità e il peso conseguente dei particolarismi 25 .<br />

Le indicazioni strategiche date da questo governo regionale in ordine alle politiche di welfare si sono<br />

esplicitamente orientate alla governance laddove è stata individuata come prioritaria la<br />

“…partecipazione, sul territorio degli enti locali, dei cittadini, del terzo settore, nella definizione degli<br />

obiettivi di salute socio-sanitari della propria comunità.<br />

La governance quindi come elemento strategico, che comporta l’adozione di azioni finalizzate ad<br />

evitare “…l’introduzione di condizioni di mercato nella produzione di beni e servizi sociali realizzata<br />

nell’ambito della commercializzazione e normalmente associata alla riduzione delle funzioni<br />

23<br />

L Bobbio “Governance multilivello e democrazia” in “La rivista delle politiche sociali n. 2/05 pp. 51-62<br />

24<br />

Ibidem pag. 55<br />

25<br />

Lavinia Bifulco (a cura di): Le politiche sociali – temi e prospettive pag. 201<br />

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