14.06.2013 Views

uno sguardo d'insieme - CSV Marche

uno sguardo d'insieme - CSV Marche

uno sguardo d'insieme - CSV Marche

SHOW MORE
SHOW LESS

Create successful ePaper yourself

Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.

Terza parte Volontariato e … bisogni, opportunità, territorio<br />

Tabella 20 - Facendo riferimento alla situazione della vostra organizzazione di volontariato indicate, per<br />

ognuna delle affermazioni seguenti sulla collaborazione con altri soggetti del territorio, quanto siete<br />

d’accordo.<br />

Risposta Valutazione<br />

(scala 1-4)<br />

Ci sono molte difficoltà da superare per migliorare la collaborazione tra i soggetti 2,93<br />

del territorio legate alla diffidenza di alcuni di essi.<br />

Una maggiore collaborazione tra i diversi soggetti del territorio è realizzabile se 2,90<br />

gli enti locali promuovono adeguate occasioni di incontro e confronto.<br />

Una maggiore collaborazione tra i diversi soggetti del territorio è realizzabile se 2,86<br />

gli organismi del terzo settore promuovono adeguate occasioni di incontro e<br />

confronto.<br />

L’ostacolo maggiore alla collaborazione tra soggetti diversi del territorio è la<br />

2,72<br />

scarsità di tempo per incontrarsi.<br />

Una maggiore collaborazione tra i diversi soggetti del territorio è facilmente<br />

2,53<br />

realizzabile data la buona predisposizione a lavorare insieme da parte di tutti.<br />

L’ostacolo maggiore alla collaborazione tra soggetti diversi del territorio è<br />

2,21<br />

diversità di tipo culturale/ideologico.<br />

Non è possibile migliorare la collaborazione tra i diversi soggetti del territorio a 2,20<br />

causa della chiusura e dello spirito di competizione che c’è tra essi.<br />

Non è importante trovare momenti e occasioni di collaborare tra i soggetti del<br />

1,68<br />

territorio in quanto ogn<strong>uno</strong> deve sviluppare autonomamente le proprie attività.<br />

Di seguito la selezione di alcune affermazioni effettuate dai rappresentanti delle cooperative<br />

incontrare durante i focus group.<br />

“Fin’ora ci sono stati scambi con singolo volontari pochi, molto pochi, con le organizzazioni. La<br />

nostra relazione appare come un percorso ancora tutto da scoprire.<br />

Prima di tutto il volontariato dovrebbe stare dentro la rete dei servizi di un territorio e non da una<br />

parte. A volte non c’è un’informazione efficace sul ruolo e le azioni che il volontariato svolge sul<br />

territorio. L’impressione è ogni associazione sia un mondo a se, ritagliato sul bisogno per cui nasce,<br />

e da qui nasce la difficoltà di conoscerle per chi è fuori da quel bisogno.<br />

Credo che oggi sia necessario riflettere sulle origini della cooperazione e volontariato, chiarendo i<br />

ruoli dei due soggetti.<br />

Ogni volta che si aprono equivoci tra i ruoli questo crea problemi a non finire.<br />

Si rileva una difficoltà nel fare incontrare le associazioni e le cooperative sociali, al di là di<br />

occasioni episodiche legate a progetti specifici. E anche queste occasioni sono sempre calate<br />

dall’alto (es. dall’Ambito) e mai proposte dalla base.<br />

Il tipo di collaborazione che dovrebbe unire queste due realtà, permettendo ad ognuna delle due di<br />

continuare a svolgere il proprio mandato, dovrebbe essere legata ad una distinzione di ruoli: da una<br />

parte le coop. che dovrebbero curare la parte contenutistica, teorica, di ricerca e di definizione di<br />

benessere sociale, dall’altra il volontariato che dovrebbe decidere ed organizzarsi autonomamente<br />

sul come fare la propria parte in questo contesto: questo tipo di elaborazione può nascere però solo<br />

da frequentazioni personali, da opportunità di “contaminazioni” informali tra appartenenti alle due<br />

parti.<br />

320

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!