14.06.2013 Views

uno sguardo d'insieme - CSV Marche

uno sguardo d'insieme - CSV Marche

uno sguardo d'insieme - CSV Marche

SHOW MORE
SHOW LESS

You also want an ePaper? Increase the reach of your titles

YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.

Centro di Servizio per il Volontariato – Associazione Volontariato <strong>Marche</strong><br />

In questa sede ci sembra opport<strong>uno</strong> proporre un breve commento di stimolo e provocazione per una<br />

“lettura” condivisa dei dati raccolti.<br />

Le “cinque parole” che, in assoluto, descrivono meglio il volontariato secondo i diversi soggetti<br />

coinvolti nella ricerca sono, nell’ordine Solidarietà, Impegno sociale, Disponibilità, Gratuità e<br />

Accoglienza. È interessante sottolineare come il “valore” della Solidarietà, che il volontariato<br />

trasmette alla collettività, sia il primo descrittore; sembra essere un segno che intende descrivere sia<br />

<strong>uno</strong> dei “motori” del volontariato che <strong>uno</strong> degli “effetti” maggiormente desiderati. L’approccio<br />

“sociale” del volontariato è stato preferito a quello politico e a quello civile ed è stato preferito anche<br />

ad una logica generica di “impegno”; l’aver dato rilievo a questo aspetto pare corretto se si conoscono<br />

e riconoscono i tratti del volontariato marchigiano che si specifica maggiormente nella relazione di<br />

aiuto e in una dinamica di relazioni sociali. I tratti della disponibilità e della gratuità (peraltro con lo<br />

stesso punteggio complessivo) sono gli elementi che descrivono l’azione dei volontari marchigiani<br />

anche se (come evidenziato dalla freccia della tabella) mentre la disponibilità mantiene una posizione<br />

analoga anche nelle “classifiche di categoria”, la gratuità scende inesorabilmente (anche se si<br />

mantiene sempre nelle prime cinque posizioni) dalla classifica dei “volontari” a quella dei “referenti<br />

dei servizi pubblici”, fino a quella degli altri “portatori di interesse”, rispetto al volontariato. Quindi il<br />

volontariato marchigiano fa molto rima con disponibilità e anche con gratuità però, in questo caso,<br />

con sfumature diverse. Infine è l’accoglienza che individua il volontariato marchigiano e, anche in<br />

questo caso, appare molto significativo che sia stata preferito questo concetto e questa opzione di vita<br />

rispetto ad altre simili ma meno intense (tolleranza, tutela, rispetto…) o più “generali” (fraternità) o<br />

di difficile declinazione (condivisione). Con accoglienza si intende non solo un’azione ma un<br />

approccio e anche un valore di testimonianza; va rimarcato come questa segnalazione è vera per il<br />

“volontariato” e per il “pubblico” ma non per gli “altri soggetti” (fuori dalla cinquina anche se<br />

“nominata”).<br />

Nella “classifica” delle “cinque parole” del “volontariato” si ritrovano le stesse parole di quella<br />

generale anche se, come già rilevato, con la Gratuità in una posizione migliore. Le parole che hanno<br />

ricevuto più di una segnalazione dalle risposte del “volontariato” sono: Condivisione (3) che,<br />

verosimilmente, intende rafforzare e qualificare la dimensione dell’Accoglienza che la precede di una<br />

posizione; Impegno Civile, che si configura come un utile riconoscimento della funzione di<br />

“educazione civica” del volontariato; Collaborazione e Autogestione, due parole apparentemente in<br />

contraddizione che, invece, delineano opzioni entrambe necessarie per l’azione volontaria, da un lato<br />

la cooperazione con le altre formazioni sociali che agiscono nel territorio e, dall’altro, la necessità<br />

che, sempre più, il volontariato sia autonomo, indipendente, capace di amministrarsi con equilibrio e<br />

maturità. In questa logica, e alla luce delle risultanze dell’indagine, queste due ultime parole<br />

sembrano essere anche un forte auspicio.<br />

Probabilmente è una coincidenza ma l’ordine della “classifica” delle “cinque parole” del “pubblico” è<br />

lo stesso di quella generale. Le due parole a ridosso della “cinquina” (le altre che hanno avuto almeno<br />

due segnalazioni da parte del “pubblico”) offrono una prospettiva di lettura della concezione del<br />

volontariato da parte dei referenti degli Enti pubblici (Comuni, Zone Territoriali dell’A.S.U.R.,<br />

Coordinatori d’Ambito); Relazioni affettive e Cura sottolineano l’importanza che, in questo ambito,<br />

viene data al volontariato come servizio alla persona (cura) e alla comunità (dimensione affettiva).<br />

Rispetto a quella “generale”, dalla “cinquina” dei “portatori di interesse” scompare l’Accoglienza e<br />

compare la parola Servizio, che, complessivamente è, comunque, sesta in assoluto. Questa<br />

segnalazione appare coerente con la natura dei soggetti che l’hanno espressa in quanto più che<br />

l’approccio o l’effetto o, ancora, il valore, dal loro punto di vista è una particolare connotazione<br />

dell’“opera” dell’azione volontaria che emerge, quella, appunto dello strutturarsi in servizio erogato.<br />

Il “filo rosso” delle “cinque parole” può configurarsi anche come un “gioco” ma, almeno per le poche<br />

questioni presentate, rappresenta anche una cornice generale all’interno della quale rilassano meglio i<br />

contributi degli esperti chiamati a leggere ed interpretare i risultati della ricerca.<br />

269

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!