uno sguardo d'insieme - CSV Marche
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Seconda parte Volontariato e… motivazioni<br />
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“Mi affascina lavorare qui, è bello, sto bene!!! Mi realizza! Quando torno a casa, la sera, sono<br />
contento del lavoro che ho fatto…e questo penso che sia più importante di qualsiasi altra<br />
cosa…” (intervista 44, Tamara, 34 anni)<br />
Nelle parole seguenti ritroviamo un tema già accennato. Dopo che si è entrati nel mondo del<br />
volontariato, si resta colpiti dalla scoperta di una realtà diversa da quella a cui si è abituati a pensare:<br />
il volontariato può portare a scoprire un mondo fatto di valori e di significati diversi da quelli<br />
ordinari.<br />
“Per es. nel Natale (…) abbiamo venduto delle piantine (…) ed è stata un’esperienza notevole ed<br />
abbiamo visto com’è diversa la gente, perché magari lì c’era una vecchietta che aveva pochi<br />
soldi e pur essendo stata invita a prendere comunque la piantina di fatto non l’ha presa sino a<br />
quando, dopo l’uscita dalla Messa, non ha trovato la somma di denaro richiesta… (intervista 3,<br />
Giovanni, 66 anni)<br />
Anche nelle parole che seguono troviamo un segno di questa scoperta: si va incontro, attraverso<br />
questa esperienza, ad una nuova visione delle cose e ad un cambiamento che coinvolge l’identità.<br />
L’intervistata ci racconta di come la sua vita è cambiata, nell’esperienza del volontariato; questo, ora,<br />
ne è diventato una parte così importante da configurarsi come un bisogno, che la nostra intervistata<br />
deve sfogare anche oltre l’associazione, nella vita di tutti i giorni:<br />
“Sì, perché per me questa associazione ha un valore affettivo personale estremamente grande, io<br />
devo a questa associazione un cambiamento della mia vita, un momento di cambiamento della<br />
mia vita… (…) Qua (…) oltre a questo grande affetto che provo per i componenti<br />
dell’associazione stessa e per P., perché insomma tutti insieme mi hanno aiutato a fare questa<br />
svolta, insomma a vedere le cose sotto un altro aspetto, si porta avanti questo progetto. (…)<br />
Finché rimarrà in me il ricordo di quello che è stata la mia vita e di come è cambiata con<br />
l’esperienza di P., finché avrò il dono della memoria, rimarrò, (…) e le motivazioni sono:<br />
motivazioni personali, e una motivazione che è data anche da questo grande bisogno… cioè per<br />
me la vita ha senso se si aiuta gli altri. E il volontariato, cioè, lo faccio con l’associazione (…)<br />
ma nella mia quotidianità, anche tutti i giorni nelle piccole cose. Cioè, l’associazione<br />
rappresenta la sfera grossa, (…), però diciamo che per me è una essenza molto importante il<br />
potere aiutare gli altri e quindi lo sfogo anche nella quotidianità, nella praticità di tutti i giorni,<br />
con le persone anziane, per esempio.” (intervista 12, Elisa, 32 anni)<br />
Anche nel racconto che segue c’è una consapevolezza molto forte dell’arricchimento personale, dal<br />
punto di culturale e anche umano, che l’intervistato ha potuto conseguire attraverso l’esperienza del<br />
volontariato; per questo, le motivazioni che lo portano oggi a dare seguito al proprio impegno sono<br />
più mature e profonde di quelle, pure piuttosto marcate, sottese al suo iniziale avvicinamento:<br />
“Innanzitutto mi spinge l’amicizia con i tanti soci e con il presidente che è nata tanti anni fa e<br />
che continua: è una delle cose migliori che ho qua anche perché io non sono (di questa città,<br />
NDR) e con loro mi sono trovato molto bene. Io sono formato tecnicamente, ho una formazione<br />
diversa da quella che potrebbe essere la formazione ideale per (nome associazione) ma mi è<br />
sempre piaciuto il mondo dell’arte, mi sono sempre interessato. Fino a quando ci sarà (nome<br />
associazione) sarà un pretesto per me anche per poter frequentare l’associazione e potermi<br />
documentare su quelli che sono … quelle cose che io non ho avuto l’opportunità di conoscere e<br />
di sapere in precedenza: sto cercando di recuperare il tempo perduto. (…) Ho conosciuto molta<br />
gente: dai soci di I. ho ottenuto molto e ho dato poco. Mi sono culturalmente arricchito rispetto<br />
a 10 anni fa; il mio patrimonio culturale penso che sia di parecchio aumentato!” (intervista 38,<br />
Diego, 57 anni)