uno sguardo d'insieme - CSV Marche
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Centro di Servizio per il Volontariato – Associazione Volontariato <strong>Marche</strong><br />
In particolare, a partire dagli anni novanta, quando l’associazionismo volontario diventa risorsa del<br />
sistema pubblico, capitale sociale. Risposta alla crisi di bilancio e di consenso delle istituzioni di<br />
governo, centrale e locale.<br />
Il problema della spesa pubblica, l’inefficienza dei servizi pubblici spingono infatti le associazioni a<br />
trasformarsi in “imprese sociali”. Tanto che, come emerge dalle interviste, i confini tra i servizi<br />
erogati dalle istituzioni e quelli assicurati dal volontariato sono poco definiti e difficili da delineare. Il<br />
volontariato spesso si sostituisce al soggetto pubblico.<br />
La realtà associativa produce servizi per la collettività, incontrando nei contesti locali la domanda di<br />
aiuto delle singole persone, delle famiglie. Si sviluppa così l’economia sociale, il “terzo settore”,<br />
l’economia del “non-profit”, dove queste imprese diventano capaci di assicurare prestazioni<br />
professionali, nell’ambito del welfare, ma anche in altre sfere del sociale, convenzionandosi (e<br />
vincolandosi) con gli enti locali.<br />
E’ la fase in cui si avvia la “professionalizzazione del volontariato”, che fa delle associazioni<br />
opportunità di inserimento lavorativo. Dalla ricerca queste tendenze emergono con chiarezza.<br />
Accanto alle ragioni di carattere espressivo, nell’esperienza dei volontari intervistati, è chiaro il peso<br />
assunto da motivi di natura “strumentale”.<br />
In altri termini: il volontariato oltre a un’occasione di impegno diventa anche un luogo di lavoro. Così<br />
che diventa importante, per molte persone e soprattutto per molti giovani, la prospettiva di fare<br />
dell’impegno volontario il proprio futuro professionale. Di trasformare un’attività del “tempo libero”<br />
in un’attività a “tempo pieno”. Di coniugare, in certi casi, competenza professionale già posseduta e<br />
impegno sociale. Per una sicurezza personale, ma anche per dare un senso diverso al proprio lavoro.<br />
Partecipazione e istituzione<br />
Dunque, l’associazionismo diventa meccanismo di integrazione pubblica, risorsa di capitale sociale,<br />
gettando ponti tra realtà diverse della società. Tra le istituzioni e il territorio, tra le organizzazioni<br />
associative e situazioni problematiche del sociale, tra persone impegnate e soggetti bisognosi di aiuto.<br />
Ma il volontariato, comunque, resta un canale importante di diffusione di valori “pubblici”.<br />
Attraverso il volontariato, infatti, si moltiplicano le relazioni interpersonali – la socialità viene sempre<br />
collocata al centro della esperienza associativa dagli intervistati - si trasmettono valori, norme,<br />
significati, modelli culturali improntati al senso civico, al rispetto degli altri, all’interesse verso il<br />
bene comune.<br />
La solidarietà, la sussidiarietà, l’integrazione e la lealtà nei confronti degli altri sono principi che<br />
l’associazionismo propone al suo interno, facendone elemento di vita quotidiana intrecciato con<br />
l’azione volontaria. Per cui è stretto il legame fra associazione, integrazione e partecipazione.<br />
D’altronde, in una fase di bassa mobilitazione sul fronte dell’impegno politico, come gli anni<br />
Novanta, l’associazionismo volontario costituisce un’opportunità di partecipazione. Riflette la<br />
domanda di coinvolgimento dei cittadini. Soddisfa il bisogno di una componente della società di<br />
sentirsi parte di un sistema di solidarietà e di valori condivisi, quindi di prendere parte; di interagire<br />
con problematiche sociali che interessano la questione della cittadinanza. Questi tratti, che hanno<br />
accompagnato negli anni l’evoluzione del fenomeno associativo, si ritrovano nelle esperienze e nelle<br />
rappresentazioni fornite dagli intervistati di oggi.<br />
Le stesse istituzioni, nel corso degli anni novanta, valorizzano l’associazionismo come risorsa per<br />
ricostruire il consenso in tempi di sfiducia verso il pubblico e verso la politica. Le associazioni<br />
diventano così un attore privilegiato nelle dinamiche dello sviluppo locale, nel quadro dei processi di<br />
governance, all’interno di formule dal carattere concertativo per la programmazione e l’intervento sul<br />
territorio.<br />
La ricerca, infatti, rivela come il legame delle associazioni con le istituzioni, gli enti locali e gli attori<br />
della politica locale sia molto stretto. A volte fin troppo, tanto che affiora l’idea di un legame vissuto<br />
in modo obbligato e dal carattere asimmetrico. L’iniziativa volontaria ha infatti necessariamente<br />
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