uno sguardo d'insieme - CSV Marche
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Seconda parte Volontariato e… motivazioni<br />
I presidenti, cioè, sono per lo più amati, talvolta quasi mitizzati; vengono loro riconosciute qualità<br />
straordinarie: tanto straordinarie, quanto irraggiungibili. Ma oltre alle grandi capacità dei dirigenti, si<br />
è spaventati dalla grandissima dedizione che questi sembrano investire nel loro impegno, che esula<br />
dalla presenza di forti motivazioni.<br />
Ma questo specifico aspetto del sovraccarico di impegno che investe i dirigenti sembra, a sua volta,<br />
essere legato ad altri processi che interessano il mondo del volontariato, quali la<br />
professionalizzazione e la forte interpenetrazione tra volontariato e servizi pubblici (toccheremo in<br />
modo specifico quest’ultimo aspetto più avanti).<br />
Professionalizzazione del volontariato?<br />
Quando, infatti, abbiamo concentrato la nostra attenzione sul processo di professionalizzazione,<br />
abbiamo potuto notare atteggiamenti contrastanti. Da una parte, c’è chi esclude completamente il<br />
ricorso a personale retribuito perché questo potrebbe portare ad una “mercificazione” e infine perdita<br />
delle motivazioni e alla nascita di conflitti; dall’altra, in alcune OdV si ricorre invece a professionisti<br />
o non lo si fa solo perché non ci sono risorse sufficienti.<br />
Ma, complessivamente, sembra emergere una contrarietà unanime verso il ricorso a personale<br />
retribuito che si affianca ai volontari, svolgendo lo stesso lavoro di questi ultimi; mentre è visto con<br />
favore l’apporto di professionisti nel caso in cui questi sollevino i dirigenti stessi dalle parti più<br />
gravose del proprio impegno, quelle che spesso richiedono più tempo anche perché implicano tutto<br />
un lavoro di documentazione e di acquisizione di specifiche competenze. Così, spesso troviamo<br />
opinioni favorevoli verso la possibilità di ricorrere a professionisti che si occupino di lavori di<br />
segreteria, degli aspetti burocratici e contabili, della comunicazione con gli enti e con le altre<br />
associazione; o che si occupino della progettazione, aspetto ormai tanto fondamentale quanto<br />
gravoso. Oppure, vengono visti con favore i professionisti che possano rendersi utili nella costruzione<br />
di un clima collaborativo tra i volontari o nel rafforzamento delle motivazioni.<br />
Insomma, i professionisti vengono visti con favore se e nella misura in cui sollevino i dirigenti dai<br />
compiti più gravosi del proprio ruolo e, quindi, nella misura in cui permettono ai volontari di fare i<br />
volontari.<br />
Alcune ragioni che ci aiutano a capire il perché di questo sovraccarico di lavoro che investe i dirigenti<br />
le troviamo trattando la quarta parte, quella sui rapporti tra il volontariato ed il suo ambiente.<br />
5.3 - Uscire da un’associazione di volontariato<br />
In questa parte del rapporto di ricerca, abbiamo voluto occuparci delle prospettive future delle nostre<br />
OdV-campione, concentrandoci sulla proiezione nel tempo dell’impegno dei nostri intervistati;<br />
abbiamo, infatti, chiesto loro se pensano di rimanere attivi nell’associazione ancora a lungo e se ci<br />
sono dei fattori, delle condizioni da cui potrebbe dipendere la decisione di abbandonare l’OdV.<br />
La proiezione dell’impegno nel tempo<br />
Per quanto la maggior parte dei nostri intervistati sembri piuttosto determinata nel volere portare<br />
avanti l’impegno, emergono differenze soprattutto nella convinzione che viene manifestata.<br />
Ci sono, cioè, persone che fanno precedere alla propria volontà di rimanere il soddisfacimento di<br />
alcune precise condizioni: “se le condizioni A, B… vengono soddisfatte, allora rimarrò”.<br />
Queste condizioni possono concernere sia l’associazione – finché ci sarà questo clima, finché si<br />
continua ad andare sul campo…. – che i propri impegni – finché avrò tempo, finché studio e così via.<br />
Altri invece, prendono in considerazione l’emergere di alcune difficoltà ma mostrano maggiore<br />
determinazione nel volere cercare di superarle e di mettere così al riparo la propria adesione. Anche<br />
qualora si dovessero verificare difficoltà che poi sono dello stesso tipo – se non dovessi avere più<br />
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