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uno sguardo d'insieme - CSV Marche

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Seconda parte Volontariato e… motivazioni<br />

qualcosa che “sporca” la purezza dell’azione volontaria, che per definizione deve essere gratuita e<br />

non quantificata in denaro. Per non rischiare pericolose sovrapposizioni, spesso i dirigenti tendono ad<br />

escludere delle questioni monetarie legate alle azioni volontarie.<br />

Altri dirigenti, tuttavia, sembrano non avere una visione così negativa dei rimborsi spese, tanto da<br />

considerarli parte di una serie di azioni che possono, e devono, se è nelle possibilità dell’associazione,<br />

essere messi in campo per stimolare i volontari a rimanere all’interno di quella specifica associazione.<br />

184<br />

“… Inoltre penso che sia doveroso garantirgli dei rimborsi spese perché anche questo si tende a<br />

non farlo, mi spiego ad es. telefonate, i ragazzi di oggi hanno sempre il cellulare scarico, ripeto<br />

questo è solo un piccolo accorgimento che non è <strong>uno</strong> stipendio perché non si può, non si deve,<br />

perché il volontariato è una scelta, però credo che se una persona ci mette del proprio non si<br />

deve in qualche modo “perdere”, poi sono ragazzi che vengono anche da fuori quindi anche sai,<br />

la benzina per il motorino, quindi io direi di essere attenti alle loro idee e ai rimborsi spese che<br />

secondo me sono d’obbligo…queste cose in associazione io cerco di farle succedere, adesso dire<br />

succedono è troppo…poi dipende anche dal tipo d’iniziative che si fanno (…) non facciamo un<br />

lavoro quotidiano (…), ma lavoriamo su progetto, per iniziative, poi magari ci sono mesi che ci si<br />

vede una volta al mese e poi ci sono mesi che ci si vede 12 ore al giorno e lì diventa veramente un<br />

lavoro e allora almeno un’attenzione ai rimborsi spese ci dovrebbe essere.” (intervista 5,<br />

Amelia, 33 anni)<br />

In questa prospettiva, i soldi non appaiono un rimborso tout court, che può essere confuso con un<br />

corrispettivo per il lavoro svolto, ma sono semplicemente un mezzo per rendere meno “costoso” il<br />

volontariato al volontario, un mezzo come un altro per trattenere i volontari presso le associazioni.<br />

Infatti, se da un lato è vero che la prima risorsa scarsa da mettere in campo per fare volontariato è il<br />

proprio tempo, dall’altro ci sono anche dei costi monetari che si sostengono per farlo, una volta che si<br />

è destinato il tempo: costi per la benzina, per le telefonate… Nell’utilizzo del mezzo monetario sono<br />

probabilmente insiti dei rischi e delle confusioni, come rilevato precedentemente; d’altra parte, per<br />

chi ha un’attività di tipo discontinuo, può essere <strong>uno</strong> strumento efficace per rendere più appetibile le<br />

attività. In questo senso, corrispondere un rimborso spese ai volontari, specialmente se giovani e privi<br />

di stipendio, sembra una sorta di investimento: un modo per dire al volontario: “serve solo il tuo<br />

tempo e il tuo impegno, niente di più.”.<br />

La maggior parte dei dirigenti, tuttavia, come già detto, non sembra considerare i soldi un buon<br />

mezzo per fornire motivazioni e incentivi alla permanenza dei volontari nella loro associazione. Più<br />

spesso, invece, ciò che mostrano di offrire i dirigenti nelle loro OdV, sono incentivi di tipo<br />

immateriale: un gruppo di amici con cui si condivide un impegno, innanzitutto, ma con cui si può<br />

condividere anche serate e uscite spensierate; un ambiente simpatico e tranquillo in cui lavorare e<br />

crescere, ma anche divertirsi.<br />

Non meno importanti sembrano gli incentivi di tipo formativo: corsi che servono per svolgere sempre<br />

meglio le proprie azioni volontarie, fanno crescere i volontari e aumentano la loro professionalità.<br />

Abbiamo già visto come sia stato messo in azione un gruppo di sostegno contro il turnover tra i<br />

volontari. La stessa iniziativa ci sembra utile anche per motivare e sostenere i volontari,<br />

accompagnandoli nel loro lavoro, tenendo sempre aperto il dialogo e ricercando occasioni conviviali<br />

e formative che vadano al di là dell’azione strettamente volontaria. Sembra quasi che il volontariato<br />

non basti al volontariato. Come se le motivazioni che hanno portato il volontario a fare volontariato<br />

poi non fossero sufficienti a continuare.<br />

“Abbiamo questo gruppo di sostegno, cerchiamo di avviare i nuovi volontari, quindi quando loro<br />

arrivano gli spieghiamo come funziona, li affianchiamo a qualc<strong>uno</strong> che già ha esperienza; poi<br />

durante l’anno facciamo delle esperienze di confronto sulle esperienze; oppure formazione,

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