uno sguardo d'insieme - CSV Marche
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Seconda parte Volontariato e… motivazioni<br />
in contatto, infatti, significa avere una maggiore circolazione di notizie, una maggiore autonomia, una<br />
capacità di azione sul territorio più mirata e completa.<br />
Tra le difficoltà che i dirigenti segnalano con una frequenza maggiore, le più rilevanti sembrano<br />
quelle riguardanti le infrastrutture fisiche di cui necessitano (sedi, strumenti informatici) e il<br />
reperimento delle informazioni di cui hanno bisogno per poter gestire e far crescere l’associazione di<br />
cui sono responsabili.<br />
I volontari di lunga data<br />
I volontari di lungo corso tendono a indicare meno problemi rispetto a quelli indicati dai dirigenti...<br />
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“Secondo me non ci sono difficoltà particolari…chiaramente bisogna insistere continuamente per<br />
ottenere…” (intervista 3, Giovanni, 66 anni)<br />
Così come i dirigenti, anche alcuni volontari di lungo corso indicano nella mancanza di una sede <strong>uno</strong><br />
dei problemi principali e del disagio che provano nell’utilizzare uffici di altri: è vissuto un po’ come<br />
un’invasione dello spazio altrui e la sensazione di essere degli ospiti non li abbandona.<br />
Alcune OdV sembrano mostrare invece dei problemi legati proprio agli enti locali presenti sul<br />
territorio. Questo è più tipico di associazioni che si occupano di materie non socio-sanitarie e che<br />
quindi non hanno un diretto interesse operativo per le amministrazioni locali.<br />
“…Con le istituzioni locali i rapporti sono pessimi nel senso che se ne fregano altamente di noi.<br />
Ci sono ogni anno delle promesse sui locali ma alla fine veniamo snobbati. Forse perché riterrà<br />
che non siamo importanti anche se dal nostro punto di vista viene l’amministrazione, il comune<br />
viene pubblicizzato, fatto conoscere al di fuori grazie anche al nostro lavoro, alle nostre uscite.<br />
Però fino ad adesso sono stati molto, molto latitanti.” (intervista 25, Agostino, 38 anni)<br />
Il rischio, quando le associazioni di volontariato vengono trattate in modo diseguale, è quello<br />
espresso dal volontario nel continuo del nostro dialogo con lui…<br />
“… Nel caso nostro c’è <strong>uno</strong> scarso riconoscimento. La nostra associazione in particolare è poco<br />
riconosciuta, forse vengono riconosciute più altre associazioni perché sono più meritevoli oppure<br />
perché hanno dei santi in paradiso.” (intervista 25, Agostino, 38 anni)<br />
Il dubbio di trattamenti diseguali che nascono da “conoscenze” che più o meno direttamente<br />
influiscono sulla distribuzione dei fondi e sul prestigio delle OdV può avere gravi ripercussioni sul<br />
clima di tutto il terzo settore, alimentando rabbia e frustrazione in quanti si sentono esclusi dalla<br />
ripartizione dei beni disponibili.<br />
I volontari nuovi<br />
In questo specifico argomento, il contributo che ci hanno dato i volontari nuovi durante le interviste<br />
che abbiamo raccolto sono vari e soprattutto molto interessanti.<br />
Uno dei primi punti sollevati dai volontari nuovi e che vogliamo toccare è quello relativo al ruolo del<br />
volontariato nel suo senso più lato; nella missione, che a volte sembra veramente difficile, di creare<br />
una nuova sensibilità diffusa nei riguardi di tematiche specifiche.<br />
“…Difficoltà sono appunto di riuscire a dare una vera sensibilizzazione alla gente perché<br />
comunque è un processo lento (…) s’incontra molta diffidenza, a volte anche giustificata perché