uno sguardo d'insieme - CSV Marche
uno sguardo d'insieme - CSV Marche
uno sguardo d'insieme - CSV Marche
Create successful ePaper yourself
Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.
Terza parte Volontariato e … bisogni, opportunità, territorio<br />
Sostanzialmente il volontariato ha accolto favorevolmente l’impianto legislativo della 328 /2000 così<br />
come quello del Piano Sociale Regionale, ma sulla capacità successiva del volontariato di essere<br />
dentro ai processi e sulle modalità dei coordinatori di Ambito di attivare adeguate misure concertative<br />
finalizzate alla costruzione Partecipata del Piano di Zona, le perplessità sono molte.<br />
Le stesse perplessità che vengono messe in evidenza dal fatto che la maggior parte delle adv hanno<br />
ricevuto le informazioni prevalentemente dal Centro Servizi del Volontariato e solo in un secondo<br />
momento dai Coordinatori di Ambito o dal loro Staff.<br />
3.5 - Conclusioni<br />
Lo schema concettuale del programma sociale della 328 /2000 (che cosa si vuole ottenere) e le<br />
strategie che devono messere messe in campo per far si che tale sistema si realizzi è chiaro e in gran<br />
parte condiviso dalle odv: si sviluppa in un percorso che supera la logica assistenziale e verticale;<br />
vuole ampliare l’area dei bisogni presi in considerazione per progettare e realizzare un sistema di<br />
servizi allargato alle diverse esclusioni sociali.<br />
E’ un programma politico che ha bisogno, per essere tale, di ottimizzare e sperimentare metodi e<br />
pratiche di lavoro sociale complessi: professionalità; staff amministrativi e politici; investimento<br />
economico; partecipazione; reti ; governance, dove questi diventano, per la stessa natura della<br />
politica, strumentali all’obiettivo e prodotti essi stessi in quanto generatori di processi.<br />
Concertazione, rete, integrazione, innovazione: termini con i quali la sociologia sempre più si imbatte<br />
oggi, ma che più che rappresentare sistemi di implementazione e soluzioni di fatto, rischiano di<br />
assumere un valore metaforico di buon prodotto: i tavoli di concertazione si stanno realizzando, le<br />
associazioni sono state informate e chiamate…ma cosa sono in grado di dire oggi? Chi<br />
rappresentano? Come saranno prese le decisioni?<br />
Quali possibilità continuano ad avere le associazioni di tutelare i “diversi”, gli emarginati non solo<br />
dal punto di vista della pratica ma anche della politica?<br />
Dai dati che abbiamo letto e commentato il rischio di un appiattimento delle potenzialità del<br />
volontariato su un ottica della prestazione di servizio è evidente. Le molte perplessità espresse dagli<br />
intervistati sulla capacità di essere dentro a dei processi definiti da altri sui quali il volontariato<br />
“arranca”, non sono da prendere solo come una difficoltà nel processo organizzativo delle stesse. Il<br />
rischio che si corre è quello che la ricerca dell’efficacia e dell’efficienza, dei finanziamenti, delle<br />
strutture omologhi le adv ad altre organizzazioni di settore, rafforzi la componente competitiva e<br />
indebolisca quella di tutela e denuncia. Si hanno pochi elementi ad oggi per dire se le potenzialità<br />
riconosciute dal volontariato all’ambito sociale di produrre reti e governance, possano essere un<br />
modo di gestire la frammentarietà degli interventi, senza appiattire ruoli e funzioni e siano capaci di<br />
sviluppare risposte creative ed innovative.<br />
Di certo la richiesta di competenze partecipative e rappresentative ha creato una volontariato a due<br />
facce: quello che è dentro al processo e quello che resta più in disparte, continuando a fare e<br />
aspettando di vedere cosa succede.<br />
Un secondo rischio che si è osservato è quello di <strong>uno</strong> scollamento intraorganizzativo tra chi gestisce<br />
prevalentemente il front istituzionale e chi tiene l’ancoraggio alla base territoriale di chi ha bisogno.<br />
L’impegno dell’associazione nei tavoli di concertazione, nelle politiche di ambito, riescono a<br />
rappresentare gli obiettivi associativi per i volontari tali da mantenere alto il coinvolgimento<br />
motivazionale?<br />
Di certo i dati raccolti non sono statici ma fotografano un momento di passaggio che coglie tendenze<br />
e orientamenti descrittivi di un fenomeno in evoluzione nel rapporto tra volontariato e territorio. Le<br />
chiavi di lettura proposte sono parziali ma speriamo possano essere state utili per sviluppare<br />
conclusioni più ampie.<br />
300