uno sguardo d'insieme - CSV Marche
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Seconda parte Volontariato e… motivazioni<br />
2. Svolgere un’attività in un’associazione di<br />
volontariato<br />
2.1 - I processi decisionali<br />
La sfera dei processi decisionali e l’organizzazione che si danno le Organizzazioni di Volontariato<br />
appaiono di cruciale importanza per capire le modalità di relazionarsi che queste adottano con<br />
l’esterno e come questa relazione viene filtrata verso l’interno.<br />
Nelle interviste che abbiamo raccolto, appare abbastanza chiaro come i rapporti tra la dirigenza e i<br />
volontari siano piuttosto formalizzati nella realtà marchigiana indagata.<br />
Infatti, se i responsabili intervistati nel corso di questa indagine lamentano una mancanza di ricambio<br />
e un generale disinteresse dei volontari verso responsabilità o ruoli di tipo dirigenziale, dall’altra<br />
parte i volontari, sia di lunga data che nuovi, tendono a “mitizzare” le figure dirigenziali,<br />
riconoscendo loro una serie di capacità che appaiono per lo più irraggiungibili e inimitabili. Questo<br />
può comportare diversi problemi, nel medio e lungo termine, in quanto, esaurita questa generazione<br />
di dirigenti, le OdV dovranno far fronte a un ricambio non preparato e non gestito che rischia di avere<br />
effetti indesiderati di notevole proporzione.<br />
Ma vediamo con ordine di analizzare i processi decisionali negli occhi delle quattro tipologie<br />
intervistate.<br />
I dirigenti<br />
I dirigenti sono, in un certo senso, i primi fautori e contemporaneamente le prime “vittime” dei<br />
sistemi organizzativi delle organizzazioni di volontariato. Infatti, sono eletti dagli organi che sono<br />
previsti dai diversi statuti e spesso finiscono per interpretare, oltre che rappresentare, il proprio ruolo<br />
in modo molto forte.<br />
Le associazioni intervistate presentano una strutturazione piuttosto rigida e spesso contano su almeno<br />
3 tipi di organi decisionali che hanno diverse competenze. Per esempio, questo dirigente illustra così<br />
l’organizzazione della sua OdV:<br />
146<br />
“C’è un atto costitutivo, <strong>uno</strong> statuto con la disciplina, le elezioni si fanno ogni tre anni, è<br />
l’assemblea che decide, in base ai candidati che si presentano (…) la sera stessa viene data la<br />
possibilità a chiunque di candidarsi, poi si raccolgono le adesioni, si contano i voti e i primi 9<br />
eletti vanno a fare parte del Consiglio Direttivo All’interno di questi 9, loro stessi scelgono il<br />
Presidente e le varie cariche sociali, il segretario e il tesoriere, e poi i vari responsabili.<br />
Le responsabilità principali sono, a parte il presidente che ha tutte le funzioni di rappresentanza,<br />
gestioni di rapporti con l’A., con l’esterno, rappresentanza legale dell’ente, c’è, la funzione e la<br />
gestione delle risorse umane, la promozione della formazione che rivesto io, la gestione delle<br />
risorse umane la fa D. Poi abbiamo chi si occupa delle urgenze, mentre io faccio il<br />
programmato e gestisco i volontari. Poi un’altra carica importante è quella della gestione delle