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uno sguardo d'insieme - CSV Marche

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Centro di Servizio per il Volontariato – Associazione Volontariato <strong>Marche</strong><br />

“La diffidenza che c’era 20 anni fa è sicuramente diminuita: quando all’inizio entravamo negli<br />

ospedali, gli infermieri, ad esempio pensavano che si volesse correggere il loro operato, mentre<br />

oggi viene riconosciuto quasi da tutti il ruolo del volontariato.” (intervista 30, Marta, 64 anni)<br />

Con il tempo, come racconta Marta, è cambiato anche l’atteggiamento di chi si trovava a lavorare le<br />

prime volte con il terzo settore: da un iniziale sospetto, legato al timore del confronto tra i due tipi di<br />

lavoro che svolgevano le due istituzioni affiancate, si è passati ad un riconoscimento della differenza<br />

sostanziale tra i due. Da una parte, il lavoro dello stato; dall’altra, la passione e la vocazione del<br />

volontariato.<br />

L’importanza del ruolo che il volontariato sembra rivestire nella società e nel contesto in cui è<br />

inserito, si ricollega non solo alle attività concrete che questo attua, ma riguarda anche e soprattutto<br />

una diversa concezione della società.<br />

“…Io ritengo che sia una ricchezza e un aiuto inverosimile, anche perché insegna che cosa è la<br />

solidarietà, che è una cosa che non è che viene insegnata tanto facilmente, anzi oggi direi che c’è<br />

una visione filosofica totalmente opposta, no? Perché la funzione primaria è quella di fare<br />

carriera, dell’avere soldi, dell’avere, del possedere quindi…, è tutto mio e via discorrendo… il<br />

dare, il concedere… è una politica che non si adatta a questo inizio di millennio, il volontariato<br />

invece è una scuola straordinaria.” (intervista 16, Virginia, 43 anni)<br />

In conclusione, le parole di Virginia ci sembrano di notevole importanza per sottolineare come il<br />

ruolo del volontariato vada oltre le azioni del volontariato stesso.<br />

L’azione gratuita rivolta verso gli altri, infatti, viene descritta anche come appartenente ad un mondo<br />

diverso e distinto da quello propugnato dalla società esterna. Il volontariato, in questo senso, sembra<br />

divenire foriero di valori importanti che contribuiscono ad impedire il disgregamento sociale.<br />

In sintesi, abbiamo visto come il posizionamento del mondo del volontariato sia particolarmente<br />

problematico, in quanto si tende a lavorare in una sorta di “zona grigia”.<br />

Un’area, cioè, in cui l’impresa non ha interesse ad investire per mancanza di mercato o di margini di<br />

guadagno interessanti. Un’area da cui lo stato si ritira progressivamente a causa di un crescente<br />

problema di bilancio. Il volontariato, in questo contesto, sembra rimanere in bilico, tra la sostituzione<br />

e l’affiancamento.<br />

Oltre a questa funzione di supplenza/supporto rispetto alle istituzioni pubbliche, il volontariato,<br />

secondo i suoi dirigenti, sembra anche essere portatore di valori e istanze che contribuiscono a far<br />

crescere la società esterna. Per questo, le azioni non sembrano doversi limitare agli interventi diretti<br />

sul disagio, ma le OdV dovrebbero attuare anche un’azione di lobbying sugli enti locali e nazionali<br />

affinché si facciano carico delle nuove istanze che la società civile avanza.<br />

I volontari di lungo corso<br />

I volontari di lungo termine, nell’identificare il ruolo che il volontariato riveste nel loro contesto<br />

socio-territoriale, ci offrono una prospettiva particolare data dalla lunga esperienza che li caratterizza.<br />

La questione che i volontari “esperti” mettono in luce con chiarezza, è il significato simbolico del<br />

volontariato, che va oltre l’azione volontaria che l’associazione può esprimere ma che riguarda invece<br />

la stessa presenza dell’OdV. L’esistenza stessa di un’associazione di volontariato, infatti, è la<br />

rappresentazione, fisicamente visibile, di un problema non risolto dalla società, di una mancanza a cui<br />

si cerca di porre rimedio. In questo senso, non è il riempimento di un vuoto: è il vuoto stesso che si dà<br />

una forma per riempirsi.<br />

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