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uno sguardo d'insieme - CSV Marche

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Centro di Servizio per il Volontariato – Associazione Volontariato <strong>Marche</strong><br />

Tabella 11 - In base alle sue conoscenze, quali sono i bisogni maggiori delle organizzazioni di volontariato<br />

presenti sul territorio in cui lei è residente?<br />

Settore Num Perc.<br />

Contributi economici 265 16,4%<br />

Contributi economici per progetti 150 9,3%<br />

Maggiore collaborazione con le altre realtà territorio 136 8,4%<br />

Migliore organizzazione delle attività 124 7,7%<br />

Più volontari 302 18,7%<br />

Promozione delle attività 113 7,0%<br />

Sedi, strumenti e attrezzature 211 13,1%<br />

Volontari più preparati 242 15,0%<br />

Non risponde 69 4,3%<br />

Totale 1.612 100,0%<br />

Campione: 618 persone; era possibile esprimere più risposte<br />

Sia nelle rappresentazioni dei cittadini marchigiani sia in quelle delle associazioni le componenti<br />

hard (contributi economici, sedi, strumenti, attrezzature) e quelle soft (maggiore collaborazione,<br />

migliore organizzazione, maggiori risorse umane, formazione) sostanzialmente si equivalgono.<br />

Si potrebbe avanzare l'ipotesi che sia in atto un processo di consapevolezza circa la natura del<br />

volontariato come "bene relazionale", all'interno di una società civile intesa come "insieme delle<br />

relazioni sociali" che scaturiscono "non perché siano imposte per comando [...], né perché siano<br />

mosse da motivazioni puramente strumentali [...], ma per esigenze che stanno nella relazionalità<br />

stessa del sociale, se e in quanto "sociale" significhi esigenza di rapportarsi ad altro da sé, e quindi si<br />

ponga fuori dalla sfera strettamente particolaristica dell'individuo privato" (P. Donati, La società<br />

civile in Italia, Mondadori, Milano 1997). La maturazione del volontariato marchigiano può essere<br />

sufficientemente motivata, soprattutto tenendo conto che già nella rilevazione Fivol del 2001 si<br />

rilevava come "le risorse umane e materiali delle organizzazioni sono per lo più limitate, a<br />

cominciare dalla sede. Solo il 15% di esse ha risolto il problema della sede di operatività per esserne<br />

proprietario o affittuario, mentre le risorse economiche, per quanto complessivamente crescenti come<br />

i finanziamenti pubblici, sono da dividere con una platea sempre più folta di organizzazioni di<br />

volontariato e di altre realtà di Terzo settore. Così il budget su cui ha potuto contare la maggioranza<br />

delle organizzazioni di volontariato marchigiane nel 2000 è stato inferiore ai 10 milioni [...] La<br />

risorsa prima e più importante delle unità solidaristiche, vale a dire i volontari votati alla gratuità e<br />

continuità, non è affatto abbondante. L'organizzazione tipica ha le caratteristiche del piccolo gruppo:<br />

pressoché 7 su 10 non superano la soglia dei 10 militanti". Poiché in questi ultimi anni non sono<br />

intervenuti fatti che possano motivare un drastico cambiamento delle condizioni organizzative delle<br />

associazioni era lecito aspettarsi un maggiore stress per le componenti hard; riscontrare invece una<br />

larga attenzione alle componenti soft può consentire di avanzare, con cautela ma con qualche grado di<br />

fondatezza, l'ipotesi di un volontariato maggiormente orientato ad assumere una logica di "società<br />

civile".<br />

In questo senso è possibile riconoscere il grande contributo di chi in questi anni si è impegnato nel<br />

Centro servizi per il volontariato, soprattutto nell'accompagnare le associazioni meno strutturate nella<br />

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