uno sguardo d'insieme - CSV Marche
uno sguardo d'insieme - CSV Marche
uno sguardo d'insieme - CSV Marche
You also want an ePaper? Increase the reach of your titles
YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.
Seconda parte Volontariato e… motivazioni<br />
3.2 - Perché si abbandonano le OdV?<br />
Esploriamo, in questo capitolo, le ragioni che spingono i volontari a porre fine al proprio impegno in<br />
un’associazione di volontariato.<br />
Per disegnare un quadro sufficientemente completo, abbiamo pensato di esporre, prima, i motivi per<br />
cui avvengono le defezioni secondo quanto hanno potuto osservare, nel corso della propria<br />
esperienza, i dirigenti ed i volontari delle OdV; quindi, di passare ad esaminare le motivazioni che<br />
hanno spinto alla defezione chi, tra i nostri intervistati, è effettivamente uscito da un’associazione.<br />
Ci concentreremo, nel passare in rassegna i “perché” degli abbandoni secondo chi li ha potuti<br />
osservare, soprattutto sui racconti dei dirigenti e dei volontari “di lungo corso”; chi è entrato solo<br />
recentemente in un’OdV, infatti, tende a darci risposte che gli sembrano plausibili in base<br />
all’ambiente che si respira nell’OdV, ma non può basarsi su quanto effettivamente è successo.<br />
Tende, così, a risponderci che non saprebbe dire, perché non gli è capitato di sapere di qualc<strong>uno</strong> che<br />
ha preso questa decisione; ma, ammesso che si sia verificato, allora tende ad attribuire le motivazioni<br />
a problemi di natura personale (lavoro, impegni familiari, salute) o alla scarsa convinzione con cui<br />
presumibilmente la persona aveva fatto il suo ingresso nell’associazione.<br />
Perché le persone mettono fine al proprio impegno in un’OdV, secondo i dirigenti ed i volontari di<br />
lungo corso<br />
Tra i racconti dei presidenti e di chi è attivo da più tempo, invece, troviamo più spunti, che spesso<br />
poggiano su esperienze realmente osservate.<br />
Tra i fattori principali, comunque, troviamo proprio quelli personali: la salute o l’età, gli impegni o<br />
gli spostamenti lavorativi, e quelli familiari come la nascita di figli e nipoti che sottrae il tempo per il<br />
volontariato.<br />
Si tratta di problemi particolarmente sentiti in quanto un buon numero di OdV si basa sul contributo<br />
di giovani e di pensionati; quindi, queste associazioni sono molto esposte al rischio di defezione in<br />
quanto presto i giovani devono confrontarsi con l’esperienza lavorativa, che cambia profondamente la<br />
loro giornata rispetto all’impegno di studio nelle scuole superiori e nell’Università; e i pensionati<br />
molto spesso devono smettere quando i propri genitori hanno bisogno della loro assistenza.<br />
Particolarmente sentito è poi il problema del trasferimento per lavoro in quelle associazioni che<br />
operano nelle città dove una forte componente della popolazione è quella universitaria:<br />
206<br />
“Ma io penso prevalentemente che molte ragazze l’hanno fatto perché sono studentesse, per<br />
motivi di studio o per motivi di lavoro, anche per pagarsi gli affitti sono costrette ad andare via<br />
da (città) a cercare lavoro altrove; sono persone che sono restate qui a (città) il tempo degli<br />
studi, quei tre, quattro anni, poi erano costrette, causa forza maggiore ad andare a cercare<br />
lavoro fuori.” (intervista 2, Milena, 31 anni)<br />
A volte, però, queste ragioni sono all’origine di allontanamenti momentanei piuttosto che di reali<br />
defezioni (ritroveremo una qualche conferma di questo carattere non-definitivo della defezione anche<br />
parlando degli ex-volontari).<br />
“Non c’è una vera e propria defezione… diciamo che c’è un allontanamento per mancanza di<br />
tempo, ci si sposa, sia hanno i figli, si hanno altri impegni, però, come ideali, come aiuto, se ci<br />
fosse bisogno… ci sarebbe sempre (…) è una defezione momentanea, dovuta a un cambiamento<br />
di status… magari entrano ragazzi che sono ancora studenti, e quindi hanno ancora un po’ di<br />
tempo e di disponibilità per fare volontariato e poi si cresce, si inizia a lavorare e il tempo da<br />
dedicare all’Associazione non c’è più come prima…(intervista 45, Barbara, 37 anni)