uno sguardo d'insieme - CSV Marche
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Centro di Servizio per il Volontariato – Associazione Volontariato <strong>Marche</strong><br />
tempo, se nascessero screzi con gli altri volontari, eccetera – combatterebbero molto per rimanere<br />
comunque dentro l’OdV.<br />
Ancora una volta, abbiamo interpretato questa differenza in termini di motivazioni: abbiamo cioè<br />
trovato nelle motivazioni, e soprattutto nel percorso che esse hanno compiuto una chiave più<br />
convincente, nello spiegare la volontà di rimanere dentro l’OdV superando anche eventuali difficoltà,<br />
rispetto ad altre.<br />
Quando cioè nel fare volontariato si scoprono, si approfondiscono, si radicano dentro di sé le ragioni<br />
per portare avanti il proprio impegno, questo induce ad una determinazione nell’andare avanti che<br />
altre variabili - quali la disponibilità di tempo, l’età, la durata del proprio percorso di volontari, le<br />
stesse motivazioni iniziali – non sembrano sufficienti ad infondere.<br />
Abbiamo interpretato questa differenza suggerendo che quando il volontariato rimane, nel tempo,<br />
un’attività a cui si dedica parte del proprio tempo, essa continua ad essere un’attività tra le altre, per<br />
quanto gratificante, e la sua prosecuzione dipende anche dal tempo che le altre attività lasciano libero;<br />
quando, e nella misura in cui, cessa di essere un’attività per diventare una (ri)scoperta di valori e<br />
significati su cui si ricalca una parte della propria identità, acquista un peso non-commensurabile<br />
rispetto alle contingenze, e tende a dipendere sempre meno da queste.<br />
Perché le persone abbandonano le associazioni di volontariato<br />
Ci siamo poi chiesti perché le persone abbandonano le associazioni di volontariato.<br />
Chi ha potuto osservare le defezioni che sono avvenute all’interno della propria OdV le attribuisce a<br />
diverse ragioni:<br />
- personali, in primo luogo, ovvero coincidenti con l’emergere di nuovi impegni familiari o<br />
lavorativi che vanno a prendere il tempo che prima si dedicava al volontariato;<br />
- oppure, legate al verificarsi di litigi tra i volontari, o alla stanchezza derivante dal ripetere<br />
nel tempo una certa attività;<br />
- o, ancora, dovute al sentimento di delusione perché magari si avrebbe desiderato portare<br />
avanti attività diverse da quelle su cui l’associazione si è concentrata.<br />
- La delusione, inoltre, viene attribuita, ma in un numero inferiore di casi, al mancato<br />
conseguimento di benefici “selettivi” come l’accesso a posizioni retribuite o a posizioni che<br />
godono di prestigio sociale come il rappresentare un’OdV “in vista”.<br />
Abbiamo anche chiesto, però, i motivi che hanno spinto alla decisione di abbandonare<br />
un’associazione ad alcune persone che hanno effettivamente vissuto in prima persona questa scelta.<br />
Perché i nostri “volontari fuori-usciti” hanno abbandonato l’OdV in cui sono stati attivi?<br />
Le motivazioni che abbiamo raccolto possono essere sintetizzate in tre tipi di percorsi:<br />
- molti l’hanno fatto, effettivamente, per l’insorgere di nuovi impegni familiari o lavorativi<br />
che non hanno più permesso loro di trovare il tempo per l’OdV.<br />
- Alcuni, invece, hanno defezionato soprattutto per il desiderio di investire molto tempo e<br />
molte energie in altre realtà associative - in cui hanno effettivamente assunto incarichi<br />
importanti – che in un dato momento hanno sentito come più vicine alle proprie<br />
preoccupazioni, sensibilità o passioni.<br />
- Altri, infine, hanno “rotto” con l’associazione perché hanno sviluppato atteggiamenti di<br />
critica e contrapposizione, più o meno frontale, verso diversi aspetti dell’OdV. Se queste<br />
tendono molto spesso a ruotare intorno al gruppo dirigente, da cui dipendono un po’ tutti gli<br />
aspetti della loro vita, in questi casi il disaccordo con il vertice ha dato vita ad una più<br />
generale distanza verso il modo di gestire le attività, i volontari, in una parola la vita stessa<br />
dell’associazione.<br />
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