uno sguardo d'insieme - CSV Marche
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Seconda parte Volontariato e… motivazioni<br />
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anni fa, 14-15 dipendenti che pochi alla volta sono passati tutti quanti alle dipendenze di (…)<br />
Quindi molti dei volontari, in cerca di lavoro, speravano di subentrare a questi signori che se ne<br />
erano andati. C’era la speranza di trovare lavoro…poi altri motivi…(…) Siccome tu non mi hai<br />
preso, io vado via, è successo parecchie volte. Almeno nel periodo in cui io ero responsabile<br />
(…), ci sono stati diversi casi.” (intervista 26, Daniele, 56 anni)<br />
“Chi se ne è andato, forse, non si aspettava un lavoro così, si aspettava un lavoro diverso,<br />
oppure cercava un tipo di volontariato con lo stipendio…oppure si aspettava di fare un lavoro<br />
“semplice”…con orari fissi…” (intervista 44, Tamara, 34 anni)<br />
“ I motivi principali risiedono nel fatto che le attività svolte non sono appunto retribuite quindi<br />
le persone che entrano a farne parte devono impiegare denaro e insieme il tempo libero da<br />
dedicare al volontariato: in quanto noi richiediamo costanza, professionalità, serietà.”<br />
(intervista 28, Domenico, 36 anni)<br />
La delusione, infine, può anche scaturire dalla speranza, disattesa, di conseguire un incarico di<br />
responsabilità all’interno dell’OdV; ritorna, ma, è necessario precisare, davvero raramente, il punto<br />
già sollevato, quello della visibilità sociale di alcune associazioni: esserne un responsabile in vista<br />
significa riconoscimento, prestigio sociale…<br />
“Uno di questi ha abbandonato l’associazione perché era molto attivo e non è stato eletto nel<br />
consiglio e di conseguenza l’ha presa male…Anzi, ce l’ha con l’associazione e – non riusciamo<br />
a capire bene il perché - ne parla anche male. (…) Non era entrato nel consiglio direttivo circa 3<br />
anni prima, invece questa volta voleva entrarci e non è stato eletto e l’ha presa male.”<br />
(intervista 1, Moreno, 47 anni)<br />
I motivi della defezione per gli ex-volontari<br />
Quali sono, invece, i motivi che hanno ispirato la decisione di abbandonare l’associazione per coloro,<br />
tra i nostri intervistati, che hanno vissuto in prima persona l’esperienza della defezione?<br />
Le undici persone che abbiamo intervistato in quanto ex-volontari offrono <strong>uno</strong> spettro piuttosto<br />
ampio delle possibili motivazioni che possono indurre all’abbandono.<br />
Si potrebbero sintetizzare individuando diversi filoni:<br />
a) prima di tutto, l’emergere di nuovi impegni familiari oppure lavorativi che hanno intaccato<br />
quella risorsa preziosissima che è il tempo – si tratta, effettivamente, della motivazione che<br />
ricorre più sovente;<br />
b) la delusione, l’insoddisfazione che concerne <strong>uno</strong> o più aspetti dell’OdV;<br />
c) la volontà di proseguire il proprio impegno in una realtà associativa più vicina ai propri<br />
interessi e passioni.<br />
Spesso tuttavia la decisione è presa sulla spinta di più d’<strong>uno</strong> di questi fattori.<br />
I fattori legati alle OdV<br />
Per quanto riguarda le motivazioni legate all’OdV, è possibile ripercorrerle leggendole in relazione –<br />
e in contrapposizione - agli incentivi che portano altre persone a perseverare nel proprio impegno<br />
dentro l’OdV. Ci sembra interessante, cioè, fare il processo inverso rispetto a quello che abbiamo<br />
compiuto nel capitolo 2.5: cercheremo di capire cosa non ha funzionato nel rapporto che queste<br />
persone intrattenevano con le associazioni in cui erano impegnati, usando le loro esperienze come<br />
interessanti proprio in quanto finite.<br />
Uno dei dati che emergevano nel corso della trattazione precedente era questo bisogno di contatto con<br />
gli altri volontari che esprimevano i “nuovi volontari”, bisogno che trovava conforto