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uno sguardo d'insieme - CSV Marche

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Seconda parte Volontariato e… motivazioni<br />

Nella sezione dedicata ai dirigenti, abbiamo esposto le opinioni della ex-presidente e di quella attuale<br />

(da poco tempo), le quali convergono in modo piuttosto netto su questo punto, dandoci l’impressione<br />

che in questa OdV la formazione venga intesa non solo e non tanto come acquisizione di competenze,<br />

ma soprattutto come strumento per formare e rafforzare un’impronta omogenea, un impianto ideale,<br />

che si desidera uniforme, che deve sottendere e informare l’azione volontaria.<br />

Per questo motivo, entrambe puntualizzano che della formazione ci si occupa internamente, o al più<br />

si invitano persone che si ha già avuto modo di ascoltare e di cui si conosce l’impostazione, la forma<br />

mentis.<br />

Una volontaria che ha recentemente aderito a questa associazione ci racconta invece di essere entrata<br />

in questa OdV senza particolari difficoltà, anche perché conosceva già alcune delle persone che vi si<br />

attivavano. Ci spiega, quindi, di non avere svolto corsi formativi perché le attività che si trova a<br />

svolgere sono attinenti con il suo percorso di studi universitario, e perché le competenze si<br />

arricchiscono mano a mano, con l’esperienza. Precisa, però, che la formazione sarebbe importante se<br />

ad occuparsene fossero persone esterne all’OdV in questione, perché in questo modo ci sarebbe la<br />

possibilità di incontro e di confronto tra esperienze ed approcci diversi…<br />

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“Secondo me è importante anche una formazione fatta da persone esterne, in quanto c’è sempre<br />

un confronto con nuove esperienze.” (intervista 48, Loredana, 25 anni)<br />

Tra gli altri volontari nuovi che ci hanno parlato della loro accoglienza e formazione, vorremmo<br />

ancora presentare una ragazza che ci racconta che il suo ingresso nell’associazione è stato<br />

leggermente ostacolato dalla compattezza del gruppo stesso. Nulla di grave: Luana ha un carattere<br />

molto aperto, estroverso, e dopo due mesi aveva già stretto amicizie profonde. Nel passo seguente ci<br />

racconta come è entrata, poco per volta, dentro l’associazione:<br />

“Io perché ho un carattere estremamente aperto, quindi non ho difficoltà ad inserirmi, però<br />

comunque era già un gruppo formato, e all’inizio ho avuto un po’ di difficoltà… però comunque<br />

l’obiettivo era quello e sono andata avanti comunque… però adesso sono diventata molto amica<br />

di L., la presidente, e degli altri ragazzi… Dopo un paio di mesi…. Perché prima c’era un po’ un<br />

muro, però adesso tutto ok. (…)<br />

Quando sono entrata io abbiamo fatto una piccola riunione tutti insieme, e così mi hanno un po’<br />

spiegato di P., così mi hanno semplicemente raccontato cos’è P., perché all’inizio magari non<br />

sapevi di preciso, e poi mi hanno spiegato i criteri principali dell’associazione, e poi… si<br />

accolgono stando insieme, magari con una semplice cena che ogn<strong>uno</strong> porta qualcosa… e poi<br />

piano piano viene da sé.” (intervista 22, Luana, 19 anni)<br />

Nell’associazione si fa qualche corso di formazione, ma viene privilegiato un modo alternativo di<br />

trasmettere conoscenze, infondere motivazioni e al tempo stesso creare affiatamento: quello<br />

dell’organizzazione di rappresentazioni teatrali, di cui ci ha parlato una collega, solo attiva da un po’<br />

più di tempo di questa ragazza, nella stessa OdV.<br />

La nuova volontaria ci spiega di essere un po’ scettica verso le modalità convenzionali in cui si<br />

svolgono i corsi di formazione, e di preferire appunto forme alternative, che privilegino la dialettica<br />

del confronto a quella della distanza e distinzione tra discente e “alunni”. Quella del teatro è una<br />

possibile modalità, a cui l’intervistata riconosce un ruolo, anche, formativo.<br />

“Io corsi di formazione non li ho fatti e onestamente non ci credo neanche tanto, nel senso che<br />

molta gente (…) per il semplice fatto di lavorare in qualche associazione debba fare un corso di<br />

formazione, non è che ci creda poi tanto. Non mi piace proprio l’idea: il corso di formazione<br />

(…)… e poi ce ne sono, ma comunque io non li ho mai fatti. Magari però incontri, in cui si può<br />

stare insieme, in cui si può conoscere, parlandone, magari viene fuori quello che è<br />

l’associazione, allora magari lì è diverso. Però invece corsi di formazione non li avrei mai<br />

fatti.” (intervista 22, Luana, 19 anni)

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