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uno sguardo d'insieme - CSV Marche

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Centro di Servizio per il Volontariato – Associazione Volontariato <strong>Marche</strong><br />

“Fare volontariato significa anche stare con gli altri, venire qui passare il pomeriggio qui.<br />

Quindi se ti trovi bene con le persone che stanno qui dentro… io personalmente mi sono<br />

trovato, faccio volontariato però tra virgolette, vado a trovare gli amici una volta a settimana<br />

(…) Sì, il fatto che mi trovo bene, che sto bene, mi piace farlo, mi piace aiutar le persone.”<br />

(intervista 36, Salvatore, 23 anni)<br />

“I motivi che mi spingono a rimanere sono molto semplici: che mi sono trovato sempre molto<br />

bene, ho sempre giudicato utile quel poco che faccio per l’associazione e comunque si fanno<br />

piccoli sacrifici ma con piacere” (intervista 51, Marco, 19 anni)<br />

Altre volte, si sottolinea proprio il senso di vicinanza con le altre persone, il piacere della<br />

condivisione di momenti significativi con persone animate dalle stesse passioni e motivazioni<br />

proprie.<br />

“Mi piace starci perché tutti quelli che sono qua dentro sono come me, sono persone che gli<br />

piace fare quello che stanno facendo e non lo fanno neanche per una forzatura, cioè non ci<br />

stanno perché li ha comandati il capo dicendo “devi stare lì e devi fare quello” no,<br />

assolutamente. Io ho visto noi siamo stati a M. (…) e ci siamo svegliati la mattina alle 6, anzi<br />

alle 5.30, la sera eravamo andati a dormire a mezzanotte perché dovevamo sorvegliare, (…) e<br />

noi eravamo 12 volontari di (città) e siamo stati tutti e 12 dalla mattina alle 6 alla sera alle 4,<br />

sempre lì, sotto il sole che scottava e ness<strong>uno</strong> che ha detto “vo a casa”, perché comunque è una<br />

passione e tutta quella gente lì, ce ne saranno state una cosa infinita di persone che sono cascate<br />

giù, che si sono sentite male ce ne sono stati tanti. È stata una esperienza nuova e da lì si vede<br />

che il gruppo è unito, che comunque c’è gente che ha voglia di fare e che lo fa perché lo sente.”<br />

(intervista 23, Roberto, 21 anni)<br />

“Un po’ tutto…il socializzare con gli altri…facciamo delle riunioni, stiamo sempre insieme,<br />

organizziamo dei pranzi… Stiamo sempre insieme, sia nella buona che nella cattiva sorte: sia<br />

quando c’è da lavorare, sia quando c’è da divertirsi… Spesso organizziamo queste cose, stiamo<br />

anche molto insieme…abbiamo organizzato un congresso e ci siamo trovati a fare le fotocopie in<br />

quattro. Però è stata un’esperienza bella: eravamo tutti e quattro lì, insieme, parlavamo,<br />

ridevamo, anche se in realtà era una cavolatina, potevamo andare <strong>uno</strong> alla volta, distribuirci i<br />

tempi, gli orari… è una collaborazione, e dopo è anche un aiutarsi nella propria vita, perché<br />

<strong>uno</strong> fa un mestiere, <strong>uno</strong> ne fa un altro, <strong>uno</strong> ha bisogno dell’altro…è come tutta una grande<br />

famiglia qua dentro!” (intervista 10, Clara, 36 anni)<br />

Questi toni così entusiasti, che contraddistinguono quest’ultima testimonianza, non sono dovuti solo<br />

al senso di comunanza e condivisione descritto nel passo appena visto.<br />

A parlare è Clara, un’intervistata sulla cui esperienza ci siamo soffermati nel capitolo iniziale sulle<br />

motivazioni. Avevamo, infatti, riportato un altro passo dell’intervista, in cui ci diceva che le<br />

motivazioni erano nate durante la prima esperienza, intrapresa per caso, di impegno volontario.<br />

Quando ci spiegava come mai suo marito, che pure fa parte dell’associazione, non riesce ancora a<br />

capire cosa, nel volontariato, può motivare e gratificare, ci raccontava di episodi anche molto<br />

semplici dove una persona compieva un gesto altruista, in modo disinteressato, verso un’altra<br />

persona.<br />

E, allora, avevamo visto in questo racconto una delle testimonianze più significative di una dinamica<br />

che sembra ripresentarsi in più d’un caso: il contatto e la pratica del volontariato diventano fonte o<br />

rafforzamento di motivazione perché attraverso il volontariato si entra in contatto con un sistema di<br />

valori diversi e, forse, contrapposti a quelli che sono percepiti come dominanti; il volontariato, cioè,<br />

viene visto come un regno dominato dall’altruismo, dalla gratuità, dalla solidarietà disinteressata, e<br />

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