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uno sguardo d'insieme - CSV Marche

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Terza parte Volontariato e … bisogni, opportunità, territorio<br />

4.3 - Pluri-utenza e mono-utenza<br />

Una ulteriore caratteristica di molte organizzazioni è inoltre quella di intervenire a favore di una<br />

molteplicità di utenti: il fenomeno della pluri-utenza è infatti relativamente diffuso.<br />

Circa il 58% delle organizzazioni marchigiane si caratterizza infatti per intervenire almeno su due<br />

utenze: oltre un terzo (38%) ha come destinatari della propria azione come minimo tre differenti tipi<br />

di soggetti.<br />

Il settore di intervento è un buon indicatore del grado più o meno alto di specializzazione: in<br />

particolare è nell’area dei servizi socio-assistenziali che si registra la presenza maggioritaria di<br />

realtà ‘generaliste’, ovvero intervenenti a favore di una molteplicità di utenze (54%), mentre<br />

all’opposto in campo ambientale, culturale o di protezione civile le organizzazioni tendono ad essere<br />

molto più specializzate. In una situazione intermedia fra le precedenti vengono a trovarsi le<br />

organizzazioni che operano in campo socio-sanitario.<br />

Tabella 16 - Il livello di specializzazione per tipo di utenza da parte delle organizzazioni di volontariato<br />

marchigiane<br />

Settore Una sola utenza<br />

Multiutenza<br />

Due utenze Almeno tre utenze<br />

Socio-assistenziale 29% 17% 54%<br />

Socio-sanitario 43% 29% 28%<br />

Altro (ambiente, cultura, etc.) 100% - -<br />

Totale 42% 21% 38%<br />

4.4 - Volontariato e destinatari: le criticità per il futuro<br />

Molteplice, plurale, differenziato, professionale, in crescita: questi cinque aspetti sembrano ben<br />

definire lo stato del volontariato oggi nelle <strong>Marche</strong> e la sua capacità di rispondere alle esigenze di<br />

una molteplicità di destinatari e di bisogni.<br />

All’interno di questo quadro si pongono però alcuni aspetti problematici, emersi sia nel corso dei<br />

focus group che dei questionari rivolti alle associazioni.<br />

La tabella 2 sintetizza bene alcuni delle principali dimensioni critiche con cui il successo del<br />

volontariato marchigiano di questi anni deve confrontarsi in merito ai destinatari.<br />

4.5 - Quali destinatari? La politica<br />

La storia del volontariato in Italia e all’estero ha mostrato come spesso una ‘semplice’ azione di<br />

assistenza non sia sufficiente per cercare di promuovere diritti di cittadinanza per individui e gruppi<br />

in difficoltà. Buona parte delle realtà oggi presenti si muove infatti in una doppia ottica di intervento<br />

diretto con i destinatari finali (persone povere, immigrate, malate, etc.) che con destinatari più ampi<br />

(la pubblica opinione, i decisori pubblici). L’esigenza di continuare lungo questa strada è sentita da<br />

molte organizzazioni: ne sono una prova le risposte offerte in tal senso dalle realtà di volontariato<br />

intervistate, anche se si possono notare alcuni segni quasi contraddittori. Se, da un lato, vi è un<br />

accordo molto forte in merito al potenziamento delle attività di promozione e di sensibilizzazione,<br />

così come a quelle di denuncia e di promozione della tutela dei diritti, dall’altro, le organizzazioni<br />

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