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Università degli Studi di Ferrara

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Cap. 4 Guado San Nicola 1<br />

percussione <strong>di</strong>retta con percussore duro ad una tecnica <strong>di</strong> percussione <strong>di</strong>retta con<br />

percussore tenero, soprattutto nella fase <strong>di</strong> ritocco dei margini (Arzarello et al., 2009).<br />

Ottenuti con qualsiasi tipo <strong>di</strong> materia prima, locale e alloctona, hanno <strong>di</strong>mensioni che<br />

variano dai 10 ai 25 cm. Il supporto utilizzato più frequentemente è la lastrina, spesso <strong>di</strong><br />

conformazione triangolare o quadrangolare, ma si rinvengono anche bifacciali su<br />

scheggia. L’azione <strong>di</strong> façonnage è spesso limitata a pochi stacchi finalizzati alla<br />

fabbricazione della punta, che risulta sempre <strong>di</strong> ottima fattura, mentre le basi vengono<br />

lasciate non lavorate (Arzarello et al., 2009). Le schegge <strong>di</strong> façonnage rinvenute risultano<br />

irregolari, invadenti e sottili; nel caso <strong>di</strong> prodotti ottenuti con percussione <strong>di</strong>retta con<br />

percussore tenero, presentano tallone lineare, bulbo <strong>di</strong>ffuso e labbro pronunciato<br />

(Arzarello et al., 2009).<br />

4.4 L’ANALISI DEGLI ERRORI DI SCHEGGIATURA<br />

Il campione preso in esame proviene dalle prime tre campagne <strong>di</strong> scavo (2008 –<br />

2010) e consiste in 5500 manufatti con attribuzione stratigrafica, per 1909 dei quali si è<br />

in possesso anche <strong>di</strong> coor<strong>di</strong>nate spaziali.<br />

I manufatti con coor<strong>di</strong>nate spaziali (1909) sono stati trattati separatamente dagli<br />

altri (3591) in quanto in quest’ultimo insieme sono presenti molti débris e molte schegge<br />

<strong>di</strong> <strong>di</strong>mensioni massime inferiori a 20 mm, nonché numerosi nuclei e schegge per i quali è<br />

stata decisa l’esclusione dalla selezione e dalla classificazione: si tratta <strong>di</strong> lastrine <strong>di</strong><br />

materia prima <strong>di</strong> cattiva qualità, ricca <strong>di</strong> fessurazioni e inclusi, dalle quali è stata ricavata<br />

una sola grande scheggia irregolare, molto spessa e non funzionale. Potrebbe trattarsi <strong>di</strong><br />

un “test” della materia prima, subito abbandonata perché poco efficiente<br />

all’ottenimento <strong>di</strong> prodotti regolari e funzionali, tantomeno alla prosecuzione <strong>di</strong> un<br />

débitage, predeterminato o opportunistico che sia. Questo comportamento ricorda<br />

quello adottato dall’uomo preistorico nell’insieme litico <strong>di</strong> Monte Poggiolo, dove nel<br />

momento in cui viene scelto un blocco <strong>di</strong> materia prima grezzo che presenti molti <strong>di</strong>fetti<br />

e fessurazioni interne, viene subito abbandonato.<br />

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