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Università degli Studi di Ferrara

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Cap. 5 Payre 142<br />

Fig. 5.25 : nucleo D3, N5 n.1. Si notano i negativi <strong>di</strong> schegge molto invadenti, riflesse, le stimmate <strong>di</strong> colpi<br />

reiterati su parte del nucleo, e il negativo <strong>di</strong> una scheggia dal profilo irregolare con onde marcate.<br />

Fig. 5.26: D, K7 n.40. Nucleo su frammento <strong>di</strong> grossa scheggia. Si notano i negativi <strong>di</strong> schegge corte,<br />

riflesse e irregolari e dei colpi reiterati.<br />

Le fratture contemporanee al débitage, così come quelle <strong>di</strong> Siret (fig. 5.27), sono<br />

molto frequenti e si rinvengono in più della metà delle schegge (53,3%); si <strong>di</strong>stinguono<br />

le fratture nette perpen<strong>di</strong>colari all’asse <strong>di</strong> débitage (54,6%), le fratture sinuose (31,1%) e<br />

le fratture oblique all’asse <strong>di</strong> débitage (13,4%); solo in 4 casi abbiamo la frattura a<br />

languette (fig. 5.28) e si tratta <strong>di</strong> schegge laminari, ovvero schegge maggiormente<br />

soggette a questo tipo <strong>di</strong> errore. Le fratture nette inoltre sono in un terzo dei casi<br />

doppie. I frammenti prossimali, <strong>di</strong>stali, mesiali e laterali sono tutti presenti in eguale<br />

misura (20% ca.) (fig. 5.29).<br />

Durante la revisione dell’intero record archeologico del livello D sono state<br />

registrate molte fratture post-deposizionali, non analizzate in quanto non considerabili<br />

errori.

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