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Università degli Studi di Ferrara

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Cap. 7 Riparo Tagliente<br />

Durante la seconda fase si osserva un incremento delle specie xero-termofile<br />

(Cochlostoma philippianum, Pomatias elegans elegans, Granaria framentum, ecc.) e un<br />

decremento <strong>di</strong> quelle prealpine che evidenziano una fase <strong>di</strong> miglioramento climatico.<br />

La terza fase presenta con<strong>di</strong>zioni meno aride con un aumento delle superfici<br />

boschive in prossimità del riparo e un aumento dell’umi<strong>di</strong>tà all’interno dello stesso. In<br />

quanto alle specie <strong>di</strong> molluschi che hanno permesso <strong>di</strong> riconoscere tali caratteristiche<br />

ambientali, è stato osservato un aumento progressivo delle specie xero-termofile e una<br />

<strong>di</strong>minuzione delle specie prealpine. Le specie meso-igrofile (Renea (Pleuracme) veneta,<br />

Aragna biplicata, Discus rotundus fra altri) e le specie nemorali (Cochlo<strong>di</strong>na comensis<br />

comensis, Clausilia bidentata bidentata) presenti anche nelle primi fasi, in questa fase<br />

arrivano a percentuali maggiori.<br />

Nell’ultima fase (IV) le specie xero-termofile sono dominanti. A partire dal<br />

comportamento delle specie menzionate, si è ricostruita un clima temperato <strong>di</strong> tipo sub-<br />

continentale affine a quello attuale.<br />

In conclusione, sembra che l’ambiente si sia sviluppato a partire da con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong><br />

steppa continentale glaciale (primi strati del livello musteriano) verso una steppa<br />

continentale, con delle oscillazioni, andando alla fine verso un clima più temperato e<br />

umido (strati finali del livello musteriano).<br />

I livelli aurignaziani mostrano un momento <strong>di</strong> cambio riconducibile all’oscillazione<br />

del interglaciale <strong>di</strong> Arcy; mentre gli strati superiori (epigravettiani) si evolvono verso una<br />

steppa <strong>di</strong> montagna e, per finire, a partire del taglio 14 in poi, verso un ambiente <strong>di</strong><br />

prateria alberata a clima temperato.<br />

L’occupazione antropica e i resti scheletrici<br />

Il Riparo Tagliente è stato soggetto ad un’occupazione antropica da parte <strong>di</strong><br />

popolazioni <strong>di</strong> cacciatori-raccoglitori a partire da circa 60.000 anni B.P. fino a circa<br />

40.000 anni B.P. con Homo neanderthalensis.<br />

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