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Università degli Studi di Ferrara

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Cap. 7 Riparo Tagliente<br />

Si tratta <strong>di</strong> “amas de rejets spécifiques et techniques de taille” (Liagre, 2005),<br />

cumuli <strong>di</strong> rifiuti specifici e tecnici della scheggiatura: quest’area sarebbe stata utilizzata<br />

come un vero e proprio “spazio rifiuti” nel quale venivano gettati scarti <strong>di</strong> attività che si<br />

svolgevano in altre aree del sito. In una seconda fase i gruppi epigravettiani hanno<br />

chiuso l’area già delimitata da grossi blocchi <strong>di</strong> crollo della volta me<strong>di</strong>ante l’apporto<br />

antropico <strong>di</strong> pietre, rivelando una forma <strong>di</strong> gestione razionale dello spazio domestico.<br />

7.3.3 LE MATERIE PRIME<br />

La materia prima utilizzata durante l’occupazione musteriana proviene da 4<br />

<strong>di</strong>verse formazioni: Formazione del Tenno, del Biancone, della Scaglia Rossa e della<br />

Scaglia Variegata. I primi due tipi sono ubiquitari e generalmente abbondanti, i secon<strong>di</strong><br />

risultano, invece, sempre ubiquitari ma più rari (Bertola, 2001).<br />

La selce non veniva raccolta in posizione primaria, se non in rarissimi casi attestati<br />

per i livelli superiori, ma piuttosto all’interno del Progno <strong>di</strong> Valpantena che scorre a<br />

pochi metri dal riparo, o in formazioni detritiche, alluvioni torrentizie o suoli. La selce più<br />

utilizzata è il Biancone/Maiolica, seguita nell’or<strong>di</strong>ne da quella del Tenno, della Scaglia<br />

Variegata e della Scaglia Rossa; le percentuali relative <strong>di</strong> ciascun tipo corrispondono a<br />

quelle oggi riscontrabili all’interno del Progno. Tutti i tipi <strong>di</strong> selce utilizzati per la<br />

scheggiatura sono generalmente <strong>di</strong> ottima qualità e non presentano molte impurità o<br />

fessure (Arzarello, 2004).<br />

La Formazione del Tenno (fig. 7.10) fa parte delle associazioni calcaree attestanti il<br />

Giurassico; è costituita, dal basso verso l’alto, da marne e calcari marnosi e da unità<br />

sabbiose. Questa varietà <strong>di</strong> selce è piuttosto frequente e si presenta come noduli opachi<br />

<strong>di</strong> colore variabile da grigio-nerastro a bruno ruggine (Bertola, 2001).<br />

Le altre tre varietà – Biancone, Scaglia Variegata e Scaglia Rossa - sono invece<br />

formazioni rappresentanti il Cretaceo.<br />

La Formazione del Biancone, ora definita Formazione della Maiolica in seguito alla<br />

revisione stratigrafica realizzata durante la creazione della carta geologica d’Italia<br />

1:50.000 (Barbieri & Grandesso, 2007), è costituita da terreni del Cretaceo inferiore e<br />

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