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Università degli Studi di Ferrara

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La quarzite è stata oggetto <strong>di</strong> 2 tipi <strong>di</strong>versi <strong>di</strong> sfruttamento:<br />

Cap. 5 Payre 132<br />

schegge <strong>di</strong> me<strong>di</strong>e e gran<strong>di</strong> <strong>di</strong>mensioni (dai 10 ai 70mm) con margini<br />

taglienti (coltelli naturali) portate in situ, “grezze” o già ritoccate, che<br />

mostrano un débitage unipolare ricorrente;<br />

riciclaggio <strong>di</strong> strumenti bifacciali me<strong>di</strong>ante ritocco dei margini con gestione<br />

centripeta (fig. 5. 14).<br />

Fig. 5.13: materiale litico in quarzo : 1) raschiatoio, livello F; 2–3) strumenti convergenti, livello D; 4)<br />

denticolato, livello F; 5) scheggia, livello D; 6) Nucleo <strong>di</strong>scoide, livello G; 7) scheggia, livello F (da Moncel et<br />

al., 2008).<br />

Inoltre si rinvengono grossi manufatti in quarzite, quali chopper, bifacciali,<br />

hachereaux e pics.<br />

A <strong>di</strong>fferenza del quarzo, la quantità <strong>degli</strong> strumenti in quarzite <strong>di</strong>minuisce dal<br />

livello più antico fino ad arrivare a poche unità nel livello più recente.<br />

Sono presenti, inoltre, elementi in basalto e calcare, sfruttati per l’ottenimento <strong>di</strong><br />

grosse schegge dal margine tagliente o utilizzati grezzi, non scheggiati, come percussori<br />

(che si rinvengono interi o fratturati) (Moncel & Patou-Mathis, 2003).

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