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Università degli Studi di Ferrara

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Cap. 8 Considerazioni conclusive 214<br />

Stessa cosa accade per Monte Poggiolo, dove i ciottoli vengono raccolti interi, per<br />

cui risulta <strong>di</strong>fficile valutarne la qualità senza prima aver effettuato un test. Nel momento<br />

in cui il test riveli una materia prima ricca <strong>di</strong> <strong>di</strong>fetti e fessurazioni interne il ciottolo viene<br />

subito scartato, gesto che rivela un’ottima conoscenza della materia prima e delle sue<br />

potenzialità <strong>di</strong> utilizzo.<br />

Il caso <strong>di</strong> Guado San Nicola si caratterizza, al contrario, per lo sfruttamento<br />

ottimale <strong>di</strong> una materia prima che si contrad<strong>di</strong>stingue per la cattiva qualità e per le<br />

numerose fessurazioni interne e dunque per la sua scarsa attitu<strong>di</strong>ne alla scheggiatura;<br />

pertanto si osserva un’ottima manualità e gestione del supporto con l’ottenimento <strong>di</strong><br />

prodotti regolari, soprattutto per quanto riguarda i bifacciali.<br />

In tutti i siti è possibile riscontrare le stimmate causate da un’eccessiva forza posta<br />

nel colpire il nucleo (fig. 8.1), specialmente a Guado San Nicola, Payre e, per le onde<br />

marcate, Monte Poggiolo. Questi sono anche i siti in cui è stata riscontrata la<br />

percentuale più alta <strong>di</strong> errori (13,4% Monte Poggiolo, 17,5% Guado San Nicola, 12,9%<br />

Payre), pertanto è possibile concludere che una delle cause maggiori che portano<br />

all’insorgere <strong>di</strong> errori siano proprio i colpi inferti con troppa energia. Spesso il nucleo<br />

viene colpito in posizione troppo arretrata, causando più facilmente debordamenti e<br />

riflessioni, o troppo marginale, portando alla creazione <strong>di</strong> fratture incipienti e schegge<br />

parassite. Tutti questi errori sono dunque <strong>di</strong>rettamente connessi ad una manualità più<br />

grossolana, soprattutto per quanto riguarda i prodotti <strong>di</strong> Guado San Nicola. Nel caso <strong>di</strong><br />

Monte Poggiolo, invece, sono causati essenzialmente da un uso eccessivo della forza in<br />

ragione della <strong>di</strong>fficoltà <strong>di</strong> sfruttamento <strong>di</strong> ciottoli <strong>di</strong> piccole <strong>di</strong>mensioni come supporto.<br />

I colpi reiterati sono un chiaro esempio <strong>di</strong> incertezza nel colpire il nucleo, cosa che<br />

accade soprattutto agli scheggiatori principianti a causa dell’imprecisione che<br />

accompagna la mancanza <strong>di</strong> conoscenze teorico-pratiche. Le stimmate causate da colpi<br />

reiterati, osservabili su schegge e nuclei, sono presenti in maggior numero nei siti <strong>di</strong><br />

Guado San Nicola e Payre (fig. 8.2). Proprio in questi siti si riscontra una <strong>di</strong>fferenziazione<br />

dell’insieme litico che fa presupporre l’esistenza <strong>di</strong> due gruppi <strong>di</strong> scheggiatori con <strong>di</strong>versa<br />

esperienza: nel caso <strong>di</strong> Guado San Nicola l’errore dovuto ai colpi reiterati è osservabile<br />

su prodotti irregolari, mentre nel caso <strong>di</strong> Payre questi prodotti irregolari vengono spesso<br />

ripresi dagli scheggiatori più esperti, come già visto anche nel caso dei colpi troppo<br />

energici.

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