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Università degli Studi di Ferrara

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Cap. 8 Considerazioni conclusive 224<br />

Nel corso della sperimentazione ha potuto osservare come man mano che gli<br />

scheggiatori <strong>di</strong>ventino più esperti, il suo ruolo fosse sempre meno importante. Inoltre le<br />

punte <strong>di</strong> freccia ottenute dal gruppo seguito da Ferguson presentano caratteristiche<br />

morfologiche non da “novice” ma da “skilled”. Al contrario i prodotti ottenuti dal gruppo<br />

a cui erano state solamente spiegate a voce le <strong>di</strong>rettive da seguire sono totalmente<br />

<strong>di</strong>versi: fratturati, morfologicamente non assimilabili ad una punta <strong>di</strong> freccia.<br />

Il caso <strong>di</strong> Riparo Tagliente, che presenta una percentuale bassissima <strong>di</strong> prodotti<br />

con errori, ad<strong>di</strong>rittura <strong>di</strong> molto inferiore rispetto agli altri siti, potrebbe ricondursi ad un<br />

caso in cui è possibile l’esistenza <strong>di</strong> uno “scaffol<strong>di</strong>ng”. La rappresentazione dello<br />

scaffol<strong>di</strong>ng sta nella buona materia prima facilmente reperibile nelle imme<strong>di</strong>ate<br />

vicinanze del sito, o piuttosto in un vero e proprio insegnamento dei criteri della<br />

scheggiatura ai principianti, passo per passo, da parte dei più esperti.<br />

Anche nel materiale sperimentale analizzato nel presente lavoro si manifesta<br />

l’importanza <strong>di</strong> uno scaffol<strong>di</strong>ng nella maggiore o minore rappresentatività <strong>degli</strong> errori,<br />

soprattutto nel caso <strong>degli</strong> scheggiatori dell’IP <strong>di</strong> Isernia. E’ stato osservato come i<br />

prodotti ottenuti abbiano subito un miglioramento nelle 2 settimane <strong>di</strong> corso, non solo<br />

per un’acquisizione graduale <strong>di</strong> esperienza manuale, ma anche per un confronto <strong>di</strong>retto<br />

con scheggiatori più esperti e tra loro stessi.<br />

In risposta poi alla domanda sul dove cercare la manifestazione <strong>degli</strong> “unskilled”<br />

nel record archeologico, Ferguson <strong>di</strong>ce che una risposta potrebbe essere data dalla<br />

variabilità interna all’insieme litico, ma che questa è comunque <strong>di</strong>fficile da relazionare<br />

alla “skill” ed è facile ai frainten<strong>di</strong>menti.<br />

La soluzione sta quin<strong>di</strong> nel considerare, caso per caso, la presenza o meno <strong>di</strong> tutti i<br />

fattori su citati e considerare la loro importanza a seconda dell’insieme litico analizzato.<br />

Solo in questo modo la descrizione <strong>degli</strong> errori prescinde da una loro constatazione<br />

puramente quantitativa caricandosi dell’aspetto qualitativo: un bulbo <strong>di</strong>edro è un errore<br />

dovuto a troppa forza nel colpire il nucleo su un prodotto <strong>di</strong> Monte Poggiolo, ad<br />

esempio, ma rappresenta una buona gestione della scheggiatura nel caso <strong>di</strong> Payre,<br />

attuata per adeguarsi alla materia prima e alla morfologia <strong>di</strong> partenza del supporto.

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